Biografia
regista

Mary Harron
(Bracebridge, Canada, 1953) ha studiato letteratura a Oxford e lavorato come critico musicale, pubblicando per riviste inglesi e americane come «Punk», «New Musical Express» e «Melody Maker». Ha poi realizzato cortometraggi per le serie della BBC The Late how e Edge, oltre che molti documentari per Channel 4, tra cui il film sul Sud Africa, Wind of Change (1994). Nel 1996 ha scritto e diretto il suo primo lungometraggio di finzione, Ho sparato a Andy Warhol, seguito dall’adattamento del romanzo di Bret Easton Ellis American Psycho (2000). Negli ultimi anni ha curato la regia di alcuni episodi di serie TV americane di grande successo come Oz, The L World e Six Feet Under.
FILMOGRAFIA
The Late Show (doc, tv, 1989), Without Walls (doc, tv, 1991), Winds of Change (doc, tv, 1994), I Shot Andy Warhol (Ho sparato a Andy Warhol, 1996), Homicide, Life on the Street (tv, 1998), Oz (tv, 1998), American Psycho (2000), Pasadena (tv, 2002), The L Word (tv, 2004), The Notorious Bettie Page (La scandalosa vita di Bettie Page, 2005), Six Feet Under (tv, 2005), Big Love (tv, 2006), Six Degrees (tv, 2006), The Nine (tv, 2007), Fear Itself (tv, 2008), Holding Fast (cm, 2008) , Sonnet for a Towncar (cm, 2010), The Moth Diaries (2011), Armani (cm, 2012) , Anna Nicole (Anna Nicole – Una vita da playmate, tv, 2013), We the Economy: 20 Short Films You Can't Afford to Miss (doc, 2014) , Constantine (tv, 2015), Graceland (tv, 2015), The Following (tv, 2015), L’altra Grace (tv, 2017), Charlie Says (2018), The Expecting (tv, 2020), Dalíland (2022).
Dichiarazione
regista
«Il film mi è stato proposto da Ed Pressman, che è stato il mio produttore per American Psycho. Inizialmente ero un po’ riluttante ad accettare il progetto perché avevo già fatto un film abbastanza simile su Andy Warhol. Ma mio marito (lo sceneggiatore John C. Walsh ndt) mi ha suggerito di trarne il ritratto di un matrimonio. Quando poi ha scritto la sceneggiatura la sua visione mi ha letteralmente rapita. Il film parla inoltre di Salvador Dalí nei suoi ultimi anni, quando inizia a temere l’invecchiamento la morte e a ripensare alla propria vita in flashback».