Nazione: Italia
Anno: 2022
Durata: 56'
Un artista nel suo studio, immerso nella campagna Salentina, riprende sé stesso e le cose che lo circondano. L’ambiente naturale, i passaggi dalla notte al giorno e dalla luce all’ombra, gli elementi primari in dialogo con l’architettura degli spazi, sono il contesto in cui si svolgono le azioni quotidiane dell’uomo. È il suo occhio a generare le visioni che, rielaborate in fase di montaggio, fanno poi entrare dentro alle cose. Nasce così un diario d’artista che invita a osservare in modo profondo, ad andare oltre l’abitudine, per restituire un nuovo significato a ciò che ci circonda.
Biografia
regista
Michele Sambin
(Padova, 1951), regista, musicista e pittore, fin dai primi anni ’70 lavora con diverse forme d’espressione artistica, tra cinema, musica, video e pittura. Tra il 1968 e il 1975 realizza alcuni film sperimentali, con i quali partecipa a incontri e festival internazionali in Italia, Belgio e Francia. Nel 1978 si diploma in musica elettronica presso il Conservatorio Benedetto Marcello di Venezia e parallelamente comincia a realizzare performance, installazioni e art tape lavorando soprattutto con l’immagine televisiva. Le sue opere sono presentate alla Biennale di Venezia, al Palazzo Reale di Milano, a Londra, Vancouver e Ginevra. Nel 1980 fonda Tam Teatromusica e ne diventa direttore artistico realizzando nel corso degli anni spettacoli multimediali con i quali partecipa a numerose manifestazioni e festival in Italia e all'estero: al Teatro alla Scala di Milano, al Festival d’Automne di Pariga, al Wiener Fest Wochen… Per dieci anni ha insegnato Multimedialità nelle arti performative presso l'Università di Padova e recentemente ha pubblicato una monografia sul proprio lavoro, Michele Sambin: performance tra musica, pittura e video, a cura di Sandra Lischi e Lisa Parolo, oltre a esporre al Maxxi e al Macro di Roma, alla Gam di Torino e al Mart di Trento. Nel 2019 il film Più de la vita di Raffaella Rivi ha raccontato la sua vita e il suo percorso artistico.
FILMOGRAFIA
Anamnesi (cm, 1968), 1e2 (cm, 1969), La La Brum Brum (cm, 1970), Laguna (cm, 1971), Blud’acqua (cm, 1972), Bricola (cm, 1974), Tob&Lia (cm, 1974), Murales (cm, 1974), Scala F interno 19 (cm, 1975), Film a strisce (La petite mort) (cm, 1976), Diogene (cm, 1977), Diogene 1977/2013 (cm, 2013), Presente continuo (cm, 2016), Dentro alle cose (mm, 2022).
Dichiarazione
regista
«Dentro alle cose è un diario visivo che attraverso l’occhio della macchina da presa fissa ciò che vivo quotidianamente nel mio spazio di lavoro immerso nella campagna Salentina, un luogo che mi sono costruito e in cui abito coltivando un dialogo creativo tra natura, arte e vita. Tutto è ridotto all’essenziale, nessun evento straordinario, nessuna storia da raccontare. È l’ordinario, osservato attraverso l’obiettivo, che svela il suo mistero. Notte, giorno, buio illuminato dal fuoco, luce abbacinante, scrosci di pioggia, lampi senza tuoni, apparizioni femminili, il tempo che scorre… La mia costante presenza di osservatore è contemporaneamente dietro la macchina da presa e dentro al film. Girato in pochi giorni e montato in molti mesi di lavoro appassionato, Dentro alle cose è ricerca di se stessi attraverso il cinema. Vale però anche il contrario: per trovare me stesso ho “giocato” con occhi e orecchi aperti, dentro le cose che mi circondano. Dentro alle cose sono, io ma potete essere anche voi – il vostro ascolto, il vostro sguardo».
Cast
& Credits
REGIA, IDEAZIONE, FOTOGRAFIA, MUSICA, SUONO: Michele Sambin. MONTAGGIO: Michele Sambina, con la collaborazione di Elena Bazzolo, Aldo Bisacco, Giovanni Sabattini. CAST: Pierangela Allegro, Isabella Volpe, Olga e Lisa Allegro. PRODUZIONE: FAstoFilm.
