40° TORINO FILM FESTIVAL
FUORI CONCORSO/RITRATTI E PAESAGGI
IL MODERNISSIMO DI BOLOGNA
di Giuseppe Schillaci
Immergendosi nel cinema sotterraneo Modernissimo, scavato nel 1914 nelle viscere di Bologna e poi abbandonato negli anni Duemila, il film racconta la storia di una delle città più emblematiche d’Italia. Gli archivi ufficiali della Bologna del ’900 s’intrecciano con gli archivi personali del protagonista, un padre che parla al figlio scomparso da tempo. Gli dedica questo film fatto a mano. Tra i suoi sogni irrealizzati di rivoluzionario e di cineasta, questo padre ripercorre la storia familiare abitata da fantasmi e invita il figlio a Bologna per la riapertura del Modernissimo, la mitica sala di una vita.
Biografia
regista

Giuseppe Schillaci
(Palermo, 1978) vive a Parigi dove lavora come regista. Ha realizzato diversi film documentari per la televisione, trasmessi in numerosi festival. Scrive per il blog letterario italiano Nazione Indiana, per le riviste francesi «Atelier du Roman» e «La revue Littéraire». Nel 2010 è uscito il suo primo romanzo, L’anno delle ceneri, edito da Nutrimenti Edizioni, candidato al Premio Strega 2010 e finalista al Premio John Fante. Nel 2015 ha pubblicato L’età definitive (LiberAria Editrice). Nel 2009 ha presentato al Torino Film Festival The Cambodian Room - Situations with Antoine D’Agata, diretto con lo stesso Antoine D’Agata.
FILMOGRAFIA
The Cambodian Room - Situations with Antoine D’Agata (coregia con Antoine D’Agata, mm, doc., 2009), Cosmic Energy (mm, doc., 2011), Apolitics Now! Tragicommedia di una campagna elettorale (mm, doc., 2013), Tranzicion - Art et pouvoir en Albanie (mm, doc., 2017), Il Modernissimo di Bologna (mm, doc., 2022).