Italia, futuro prossimo. Le vecchie carceri congestionate e violente sono solo un ricordo: ora i detenuti scontano la pena in uno stato di sonno profondo che li rende inoffensivi. L’ipersonno è un sistema economico ed efficiente, perché ha drasticamente ridotto il tasso di recidiva criminale. Ma non tutto funziona come dovrebbe: un giorno David Damiani, psicologo carcerario, si trova di fronte a un detenuto aggressivo di cui sono andati persi tutti i dati. L’imprevisto innescherà una catena di eventi che costringeranno lo stesso David a confrontarsi con i fantasmi del proprio passato, e con una cospirazione che coinvolgerà anche Viola, l’amore della sua vita, e che lo porterà a scoprire che niente è ciò che sembra.
Biografia
regista

Alberto Mascia
(Vicenza, 1978) si laurea in Comunicazione all’Università di Padova con una tesi dedicata al cinema dei fratelli Coen che in seguito vince il premio Fernaldo Di Giammatteo e viene pubblicata dalla casa editrice Cadmo. Successivamente si diploma in regia al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma. Scrive e dirige diversi cortometraggi che vengono selezionati e vincono premi in festival nazionali e internazionali. Tra questi Un giorno ideale (in concorso al Torino Film Festival) e L’uomo dei sogni (Miglior corto al Rome Independent Film Festival). Negli stessi anni realizza anche documentari, videoreportage e videoclip. Ipersonnia, con cui vince la prima edizione del premio di sceneggiatura Solinas Experimenta, è il suo primo lungometraggio.
FILMOGRAFIA
L’attesa (cm, 2005), L’ospite (cm, 2006), Fantasmi (cm, 2006), Dentro il mercato (cm, 2006), Il coro (ep. La solista, mm, 2007), Un giorno ideale (cm, 2009), La partita, (cm, 2009), Interferenze (cm, 2009), L’uomo dei sogni (cm, 2010), Ipersonnia (2022).
Dichiarazione
regista
«Ipersonnia è un thriller psicologico ambientato in un futuro distopico. Il congegno narrativo del film, frutto di una scrittura lunga e stratificata, ruota intorno a temi che mi affascinano da sempre: l’impossibilità di trascendere i limiti del proprio orizzonte percettivo, l’illusorietà del concetto di realtà, l’impatto silenzioso ma pervasivo che hanno su di noi i condizionamenti più o meno occulti della società in cui viviamo. Ipersonnia ibrida generi diversi: il thriller, il noir, la fantascienza (una fantascienza “morbida”, più concettuale che scenografica, lontana dall’estetica pulita e ipertecnologica della fantascienza mainstream). E, accompagnando lo spettatore in un viaggio vertiginoso tra i meandri dell’inconscio del suo protagonista, ambisce ad offrire al pubblico uno spettacolo sorprendente ed emozionante in un territorio ancora poco esplorato nel panorama del cinema italiano di oggi».