40° TORINO FILM FESTIVAL
NUOVIMONDI

LE MUR DES MORTS

THE WALL OF THE DEAD
di Eugene Green
Nazione: Francia
Anno: 2022
Durata: 51'


Rimasto solo a Parigi per l’estate, lo studente Arnaud passa le giornate nell’inedia, tra momenti d’ansia e altri di pigrizia. Durante una passeggiata scopre il muro del cimitero di Père-Lachaise, dove sono incisi i nomi dei soldati parigini morti durante la Prima guerra mondiale. Turbato dalla lettura dei nomi, Arnaud riceve la visita di uno di quei ragazzi uccisi al fronte, il quale lo invita ad entrare in una dimensione fuori dal tempo per confortare i suoi cari colpiti dal dolore.


Biografia

regista

Eugène Green

(New York, Usa, 1947) si è trasferito nel 1969 a Parigi, dove nel 1977 ha fondato il Théâtre de la Sapience, con cui ha messo in scena diverse pièce barocche e moderne. Ha esordito come regista con Toutes les nuits, Prix Delluc per la miglior opera prima nel 2001. Ha quindi diretto Le nom du feu, presentato a Locarno nel 2002 e distribuito in coppia con Le monde vivant, che ha partecipato nello stesso anno alla Quinzaine des réalisateurs. Con Correspondances si è aggiudicato nel 2007, insieme a Harun Farocki e Pedro Costa, il premio speciale della giuria a Locarno, dove è tornato in concorso nel 2009 con A Religiosa Portuguesa e nel 2014 con La sapienza, girato tra la Svizzera e l'Italia. Nel 2011 il TFF gli ha dedicato una retrospettiva e ha poi in seguito proseguito a programmare diversi suoi film, come il documentario girato nei Paesi Baschi Faire la parole (2015), Le fils de Joseph (2016), presentato in anteprima alla Berlinale, e il film laboratoriale En attendant les Barbares (2017). Nel 2020 è tornato nei Paesi Baschi per girare Atarrabi et Mikelats, presentato a San Sebastian. All'attività di regista affianca inoltre quella di scrittore e poeta.

FILMOGRAFIA

Toutes les nuits (2001), Le nom du feu (cm, 2002), Le monde vivant (2003), Le pont des arts (2004), Les signes (mm, 2006), Digital Sam in Sam Saek 2007: Memories (ep. Corrispondences, mm, 2007), A Religiosa Portuguesa (2009), La sapienza (2014), Faire la parole (doc., 2015), Le fils de Joseph (2016), En attendant les Barbares (2017), Como Fernando Pessoa salvou Portugal (cm, 2017), Lisboa revisitada (cm, 2019). Atarrabi et Mikelats (2020), Le mur des morts (2022).

Dichiarazione

regista

«La miseria del nostro tempo è in gran parte legata all'assenza del presente. Non abbiamo più una memoria collettiva, fingiamo di non vedere l'apocalisse che sta arrivando, causata dalla distruzione della terra e della civiltà, e per strada o in metropolitana le persone sono disconnesse da ciò che sta attorno a loro perché sono “connesse” ai loro dispositivi digitali. La nostra unica speranza è trovare il presente, uno spazio spirituale, cioè, dove saremo necessariamente in contatto con chi ci ha preceduto nello spazio materiale e con chi ci seguirà. Uso ancora oggi lo stile che ho impiegato fin dalla mia prima esperienza di regia perché mi dà quello che cerco e perché non posso usarne altri. Tutti i suoi elementi hanno come obiettivo quello di cogliere una realtà nascosta dietro le apparenze di ciò che vediamo ogni giorno, e di renderla visibile allo spettatore. Uno stile particolarmente adatto a questo film, dove le persone e il mondo materiale partecipano a situazioni che sfuggono alla consueta percezione del tempo e dello spazio».

Cast

& Credits

REGIA, SCENEGGIATURA: Eugène Green. FOTOGRAFIA: Raphaël O’Byrne. MONTAGGIO: Laurence Larre. SCENOGRAFIA: Valentine Sas. SUONO: Jocelyn Robert, Sergio Henriquez, Stéphane Thiebaut. CAST: Saia Hiriart, Edouard Sulpice, Françoise Lebrun, Lola Le Lann, Alex Terrier‐Thiebaux. PRODUZIONE: Le plein de super, Don Quichotte Films, 10:15 Productions !

CONTATTO:
Le Plein de super - Julien Naveau julien.naveau@lepleindesuper.fr
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