40° TORINO FILM FESTIVAL
BACK TO LIFE

MILANO CALIBRO 9

MILANO CALIBRO 9
di Fernando Di Leo
Nazione: Italia
Anno: 1972
Durata: 102'


Appena uscito di prigione, Ugo Piazza, ex corriere della malavita, viene aggredito dagli uomini di Rocco, braccio destro dell’Americano, perché sospettato di aver tenuto per sé una grossa somma di denaro. Riassunto dall’Americano, che spera così di poterlo controllare, ritrova Nelly, la donna che ama, e l’amico Chino e riprende a delinquere nonostante sia pedinato dalla polizia. Dopo una missione finita male, Ugo viene nuovamente accusato di furto e fatto prigioniero dall’Americano, il quale ordina per rappresaglia l’uccisione di Chino. Salvatosi dall’agguato dove però è morto il padre, Chino si reca nella villa dell’Americano e compie una strage, finendo anche lui con l’essere ucciso. Finalmente libero, Ugo cerca di recuperare i soldi rubati anni prima, ma viene arrestato e condotto in questura. Qui è Rocco a scagionarlo inaspettatamente, anche se per Ugo non sarà la prima delle sorprese che lo attendono…

Biografia

regista

Fernando Di Leo

(San Ferdinando di Puglia, Italia, 1932 - Roma, Italia, 2003) inizia a lavorare nel mondo del cinema collaborando alla sceneggiatura di diversi western all'italiana, tra cui Per un pugno di dollari (1964) e Per qualche dollaro in più (1965) di Sergio Leone. A fine anni ‘60 realizza i suoi primi lunghi Rose rosse per il führer (1968) e Brucia ragazzo, brucia (1969) e nel decennio successivo dirige alcuni film come Milano calibro 9 (1972), La mala ordina (1972) e Il boss (1973), che contribuiscono in maniera determinante a delineare i generi noir e poliziesco in chiave italiana. Ritiratosi nella seconda metà degli anni Ottanta, muore a Roma nel 2003. Un anno dopo, la storica retrospettiva della Mostra di Venezia “Italian Kings of the B’s: storia segreta del cinema italiano” contribuisce a rivalutare la sua opera e a darle nuova visibilità.

FILMOGRAFIA

Gli eroi di ieri... oggi... domani (ep.Un posto in paradiso, co-regia Enzo dell'Aquila (1963), Rose rosse per il führer (1968), Brucia ragazzo, brucia (1969), Amarsi male (1969), I ragazzi del massacro (1969), La bestia uccide a sangue freddo (1971), Milano calibro 9 (1972), La mala ordina (1972), Il boss (1973), La seduzione (1973), Il poliziotto è marcio (1974), Colpo in canna (1975), La città sconvolta: caccia spietata ai rapitori (1975), Gli amici di Nick Hezard (1976), I padroni della città (1976),Diamanti sporchi di sangue (1978), Avere vent'anni (1978), Vacanze per un massacro (1980), Razza violenta (1983), Killer contro killers (1985).

Dichiarazione

regista

«Milano calibro 9 non è solo il mio film migliore, è anche il migliore di quelli dello stesso genere girati in Italia ed è tra i migliori fatti in Europa sui “delinquenti” – uso questo termine in senso lato e vago. Nessuno, in Europa, aveva la grinta di taglio americano che avevo io. Nessuno escluso Jean-Pierre Melville, perché lì siamo su un altro pianeta. Il noir è il genere in cui mi sono espresso meglio, il genere che dà un senso alla mia filmografia, un gruppo di film che caratterizza una carriera. Si potrebbero cancellare tutti gli altri film, anche cose buone come Brucia ragazzo brucia o La seduzione, che hanno incassato cifre notevolissime, e valutare solo quei sei o sette film per fare della mia presenza, nel panorama della creatività registica anni 70, una presenza con dei valori e dei significati. […] Quando feci Milano calibro 9, la pubblicistica italiana nemmeno si sognava che Milano potesse essere la capitale del crimine. Quindi, come ho concorso a inventare il genere “western-spaghetti”, così ho concorso a creare il poliziesco d’azione. Lungi dall’assumermi tutti i meriti. Io con altri, io più di altri».

Cast

& Credits

REGIA: Fernando Di Leo. SOGGETTO: liberamente ispirato all’omonima raccolta di racconti di Giorgio Scerbanenco (in particolare Stazione centrale ammazzare subito, Vietato essere felici, La vendetta è il miglior perdono). SCENEGGIATURA: Fernando Di Leo. FOTOGRAFIA: Franco Villa. MONTAGGIO: Amedeo Giomini. MUSICA: Luis Enrique Bacalov, con la partecipazione strumentale degli Osanna e dei New Trolls (brano Concerto Grosso). SCENOGRAFIA, COSTUMI: Francesco Cuppini. CAST: Gastone Moschin, Barbara Bouchet, Philippe Leroy, Mario Adorf, Frank Wolff, Luigi Pistilli, Ivo Garrani, Lionel Stander, Mario Novelli, Ernesto Colli, Giulio Baraghini, Giorgio Trestini, Gastone Pescucci, Fernando Cerulli, Sergio Serafini, Franco Beltrame, Gianni Milito, Edda Tiberio, Rossella Bergamonti, Giuseppe Castellano, Antonio Melli, Bruno Bertocci. PRODUZIONE: Cineproduzioni Daunia 70. 

CONTATTO:
Minerva Pictures info@minervapictures.com

Restaurato in 4k a partire dai negativi scena e colonna messi a disposizione da Minerva Pictures Group S.r.l. Le lavorazioni sono state eseguite presso il CSC Digital Lab. La presente versione è quella voluta dal regista, ovvero sono state recuperate le sovrimpressioni spazio-temporali, presenti nella copia 35mm della Cineteca Nazionale.
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