Appena uscito di prigione, Ugo Piazza, ex corriere della malavita, viene aggredito dagli uomini di Rocco, braccio destro dell’Americano, perché sospettato di aver tenuto per sé una grossa somma di denaro. Riassunto dall’Americano, che spera così di poterlo controllare, ritrova Nelly, la donna che ama, e l’amico Chino e riprende a delinquere nonostante sia pedinato dalla polizia. Dopo una missione finita male, Ugo viene nuovamente accusato di furto e fatto prigioniero dall’Americano, il quale ordina per rappresaglia l’uccisione di Chino. Salvatosi dall’agguato dove però è morto il padre, Chino si reca nella villa dell’Americano e compie una strage, finendo anche lui con l’essere ucciso. Finalmente libero, Ugo cerca di recuperare i soldi rubati anni prima, ma viene arrestato e condotto in questura. Qui è Rocco a scagionarlo inaspettatamente, anche se per Ugo non sarà la prima delle sorprese che lo attendono…
Biografia
regista

Fernando Di Leo
FILMOGRAFIA
Dichiarazione
regista
«Milano calibro 9 non è solo il mio film migliore, è anche il migliore di quelli dello stesso genere girati in Italia ed è tra i migliori fatti in Europa sui “delinquenti” – uso questo termine in senso lato e vago. Nessuno, in Europa, aveva la grinta di taglio americano che avevo io. Nessuno escluso Jean-Pierre Melville, perché lì siamo su un altro pianeta. Il noir è il genere in cui mi sono espresso meglio, il genere che dà un senso alla mia filmografia, un gruppo di film che caratterizza una carriera. Si potrebbero cancellare tutti gli altri film, anche cose buone come Brucia ragazzo brucia o La seduzione, che hanno incassato cifre notevolissime, e valutare solo quei sei o sette film per fare della mia presenza, nel panorama della creatività registica anni 70, una presenza con dei valori e dei significati. […] Quando feci Milano calibro 9, la pubblicistica italiana nemmeno si sognava che Milano potesse essere la capitale del crimine. Quindi, come ho concorso a inventare il genere “western-spaghetti”, così ho concorso a creare il poliziesco d’azione. Lungi dall’assumermi tutti i meriti. Io con altri, io più di altri».