40° TORINO FILM FESTIVAL
FUORI CONCORSO/RITRATTI E PAESAGGI

NOI CE LA SIAMO CAVATA

NOI CE LA SIAMO CAVATA
di Giuseppe Marco Albano
Nazione: Italia
Anno: 2022
Durata: 72'


DIRECTOR: Giuseppe Marco Albano. SCREENPLAY: Giuseppe Marco Albano, Andrej Longo, Adriano Pantaleo. CINEMATOGRAPHY: Francesco Domenico D’Auria. FILM EDITING: Dario Incerti. MUSIC: Roberto G. Pellegrino. SOUND: Antonio Caspariello, Marco Affinito. CAST: Adriano Pantaleo, Lina Wertmüller, Ciro Esposito, Isa Danieli, Paolo Bonacelli, Gigio Morra, Ciro Ippolito, Maria Rosaria Caracciolo, Stefano Amatucci, Pietro Bontempi, Riccardo De Luca, Andrej Longo. PRODUCERS: Francesco Lattarulo, Angelo Troiano, Alex Marano, Francesco Di Leva, Adriano Pantaleo e Giuseppe Marco Albano. PRODUCTION: Mediterraneo Cinematografica e Terranera.


CONTACT:
Lo scrittoio - Cinzia Masotina masotinac@scrittoio.net

Biografia

regista

Giuseppe Marco Albano

(Cisternino, Bari, 1985), regista sceneggiatore e produttore. Tra i suoi lavori, i cortometraggi Il cappellino (2008), Xie Zi (2009) e Stand by Me (2011), presentati in diversi festival cinematografici. Nel 2012 ha fatto il suo esordio nel lungometraggio con Una domenica notte e l’anno successivo ha presenta a Venezia il corto AnnA, seguito nel 2014 da Thriller, presentato al Giffoni Film Festival. Nel 2015 ha ricevuto il Premio Rodolfo Valentino come giovane talento del cinema italiano. Nel 2020 ha diretto il cortometraggio Klod, anch’esso presentato in anteprima al Giffoni.

FILMOGRAFIA

Il cappellino (cm, 2008), Xie Zi (cm, 2009), Stand by Me (cm, 2011), Una domenica notte (2012), AnnA (cm, 2013), Thriller (cm, 2014), Comme tous les jours (cm, 2018), Klod (cm, 2020), Noi ce la siamo cavata (doc, 2022).

Dichiarazione

regista

«Mi hanno sempre affascinato i bambini attori, fin da piccolo, quando li osservavo al cinema, sul grande schermo oppure a casa in tv, e vedevo recitare dei coetanei in un grande film, al fianco di interpreti famosi. Che sogni può avere un bambino che fa l’attore? Quando si diventa personaggi riconosciuti già da piccoli, in una fase della vita in cui non si è formato, come ci si rapporta con il mondo esterno? Sono queste le domande che mi sono posto ogni volta che vedevo film in cui erano protagonisti dei bambini con la mia stessa età. Uno di questi, che è diventato anche uno dei miei film preferiti, era proprio Io speriamo che me la cavo, della grande Lina Wertmüller. Oggi raccontiamo una storia nuova, che ha però radici salde in quel film che tutti conosciamo quasi a memoria. Insieme ad Adriano Pantaleo, uno dei piccoli protagonisti di allora, abbiamo immaginato di raccontare a distanza di trent’anni dall’uscita un cammino in particolare: quello di Vincenzino il gelataio, oggi un uomo di 38 anni che decide di rintracciare i suoi vecchi compagni di set e farsi raccontare come se la sono cavata».

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