Nazione: Libano, USA, Qatar
Anno: 2021
Durata: 65'


Un regista arriva a Beirut per lavorare al suo nuovo film e si trova di fronte a un'esplosione colossale che cambia la sua vita e ciò che può fare per sé stesso e la sua città. Octopus nasce da un trauma, all'indomani della catastrofica esplosione del porto di Beirut. Il film naviga silenziosamente in ambienti devastati, dando spazio alle infinite domande nate dall'enormità dell’evento. Domande sul mondo, la sua sofferenza e il suo significato, il suo scopo. E poi altri sparsi tra le macerie. Cosa stiamo dicendo quando non diciamo nulla?

Biografia

regista

Karim Kassem

(Beirut, Libano) lavora principalmente tra gli Stati Uniti e il Libano realizzando film, video musicali e spot pubblicitari. Dopo aver cominciato a lavorare con la musica, ha scoperto la fotografia e dopo essersi trasferito a New York nel 2012 ha cominciato a realizzare cortometraggi ed arrivato a girare nel 2020 il suo primo lungometraggio, Only the Winds, presentato al festival di Rotterdam e al Visions du Reel di Nyon. Sopravvissuto all’esplosione del porto di Beirut, a partire da quella terribile esperienza ha realizzato il suo secondo lungometraggio Octopus (2021), che ha vinto il premio come miglior film all'IDFA e una menzione speciale della giuria allo ZagrebDox 2022. Il film è stato sostenuto dal the Doha Film Institute e dal Red Sea Film Fund. Attualmente sta lavorando al suo terzo lungometraggio, Thiiird, che ha ricevuto una borsa di studio dall'AFAC e chiude una trilogia.

FILMOGRAFIA

Time to Go (cm, doc, 2017), The Awakening (cm, doc, 2017), Father (cm, doc, 2017), Third (cm, doc, 2018), Sad Bags (cm, doc, 2018), Mr Wool (cm, doc, 2018), Magda (cm, doc, 2018), Only the Winds (doc, 2012), Octopus (doc, 2021), Thiiird (doc, 2022).

Dichiarazione

regista

«Beirut, una città in subbuglio politico ed economico, è il luogo in cui coesistono opportunità, vendetta, speranza e disperazione. La sua gente ha da poco subito la terza esplosione più grande della storia, tra le pressioni dei paesi stranieri e la corruzione interna. Il paese in generale è in qualche modo analogo a un pallone gonfiato che raggiunge il limite, scoppia e stranamente si gonfia di nuovo per diventare più grande ogni volta per esplodere ancora… Raramente ci sono parole rimaste per definire quella grandezza dello svolgersi, quindi dobbiamo ricorrere a metafore che non si avvicinano nemmeno lontanamente alla realtà. La narrazione si è così radicata in costruzioni narrative e astrazioni fittizie attraverso paradigmi culturali evidentemente perniciosi. Tutto quello che dobbiamo fare è guardarci intorno per renderci conto delle minacce alla nostra specie. La causa non è più un problema, ma la soluzione temporanea. Qualunque cosa accada, le domande principali rimangono quelle su chi siamo e su cosa ci facciamo qui. L'inevitabile mistero in cui siamo avvolti è forse ciò che ci fa andare avanti, indipendentemente dalla sofferenza che ne deriva».

Cast

& Credits

REGIA, SCENEGGIATURA: Karim Kassem. MONTAGGIO: Alex Bakri. MUSICA: 4lienetic. PRODUTTORE: Johan Matton, Linnea Larsdotter.

CONTATTO:
Karim Kassem kassem.karim6@gmail.com
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