Nazione: Italia
Anno: 2022
Durata: 43'


Sei ettari di rovine e sei di vegetazione incontrollata, un polo industriale abbandonato dal 1989 osservato per due anni, mentre avviene un radicale processo di trasformazione. Alcuni speleologi esplorano l’oscurità sotterranea alla ricerca del deposito di munizioni e dei rifugi antiaerei. Due naturalisti censiscono le specie invasive da eradicare; un geologo dirige i carotaggi per la bonifica degli inquinanti sversati in un secolo di attività. Ex operai si aggirano tra quel che resta del loro mondo. Una gigantesca Paulownia pertinace dirocca le architetture. Pappagalli garriscono tra le palme. Tra archeologia industriale e rinaturalizzazione tropicale, Post-Prod indaga un caso paradigmatico dell’oblio dell’industria meccanica occidentale. Il libero sviluppo della vegetazione tropicale si contrappone alla morte della struttura produttiva, e ci invita a riconsiderare il nostro concetto di natura.

Biografia

regista

Lorenzo Casali

lavora prevalentemente in progetti site-specific, che prendono avvio dall’analisi della rete di relazioni esistenti in un dato luogo: stratificazioni culturali, sociali, politiche ed economiche. Dai primi anni Duemila partecipa a concorsi, festival, esposizioni e residenze in Italia e all’estero. Dal 2010 fa parte nel duo artistico Casali+Roubini e dal 2019 è membro del collettivo artistico Museo Wunderkammer. Alla ricerca artistica affianca l’attività didattica, attualmente presso l’Accademia di belle arti di Roma e Bergamo.

FILMOGRAFIA

Echi di abitazioni (cm, 2002), 4 frammenti (cm, 2002), Nyàr utca (cm, 2003), Nebulosa – ò utca (cm, 2003-2005), Hungària Fürdò (cm, 2003), Scansione (cm, 2006), Pulsar (cm, 2007), Nero (cm, 2007), Permanence#1 (cm, 2008), Permanence#2 (cm, 2010), Persistence: blank (cm, 2010), Post-Prod (mm, 2022).

Dichiarazione

regista

«Post-Prod è un documentario sperimentale di ascolto di un luogo sviluppato nell'arco di due anni. Pur essendo concepito e forgiato sulle diverse caratteristiche del contesto specifico preso in esame, il lavoro tende verso uno stato delle cose universale: l'Isotta Fraschini di Saronno come caso-studio delle questioni ambientali che la dismissione industriale del secolo scorso ha posto. La lacuna, il frammento e l’ambiguità della memoria modellano concettualmente il soggetto e la forma del film, ne influenzano la metodologia di ripresa e di montaggio. La camera è quasi esclusivamente fissa, lasciando che il movimento si sviluppi con il proprio tempo all’interno dell’inquadratura, o nel fuoricampo, oppure nella tensione tra i due».

Cast

& Credits

REGIA: Lorenzo Casali. SOGGETTO, FOTOGRAFIA, MONTAGGIO: Lorenzo Casali, Gianluca Angioi. MUSICA: The Selva, Ricardo Jacinto, Gonçalo Almeida, Nuno Morão. SUONO: Vittorio Mazzola. CAST: Ricardo Jacinto, Gonçalo Almeida, Nuno Morão. PRODUTTORI: Lorenzo Casali, Gianluca Angioi.

CONTATTO:
Lorenzo Casali lorecasali@yahoo.it
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