Nazione: USA, Germania, Francia
Anno: 2022
Durata: 76'


Haas ha 18 anni ed è stata cresciuta dal padre in Missouri, nel Midwest rurale degli Stati Uniti. Quando improvvisamente suo padre muore, Haas fa di tutto per realizzare la volontà dell’uomo di essere sepolto nella città in cui è nato. Qui la ragazza incontra un giovane di nome Will, un ragazzo che lavora per mantenere la sua famiglia a casa. Will ha un'anima artistica, condizionata però dalla dura realtà che vive. Will è attratto da Haas e Haas è attratta da Will, e grazie a questa amicizia la ragazza comincerà ad accettare la perdita del padre e la nascita di un amore.

Biografia

regista

Marian Mathias

(Chicago, Usa, 1988) si è laureata presso la NYU Tisch School of the Arts e ha poi diretto i cortometraggi Two Tomatoes (2012) e Palisades (2016). Il suo progetto di tesi, il corto Give Up The Ghost (2017), è stato proiettato al Festival di Cannes, nel programma della Cinéfondation. Runner, il suo primo lungometraggio, è stato selezionato per la residenza della Cinéfondation di Cannes, il Torino FeatureLab, dove ha vinto il Creative Europe Media Prize, e il Venice Production Bridge. Presentato in anteprima a Toronto, ha partecipato in concorso a San Sebastián, dove ha vinto il Premio speciale della giuria.

FILMOGRAFIA

Two Tomatoes (cm, 2012), Palisades (cm, 2016), Give Up the Ghost (cm, 2017), Runner (2022).

Dichiarazione

regista

«Runner è il mio primo lungometraggio ed è anche la storia di un primo amore. Racconta di due giovani, entrambi messi a dura prova dalla vita, che si incontrano e si danno forza a vicenda. Sono affascinata dai paesaggi vasti e spesso trascurati del Midwest americano. Alla base di tutto, del resto, c’è una domanda a cui ho provato a dare forma: come si può essere vicini quando si è così distanti? Il mio obiettivo era quello creare un grande divario fisico ed emotivo tra i personaggi e fare in modo che questa distanza venisse colmata dalla voglia di entrambi di stare insieme, di entrare in relazione. La mia formazione è pittorica, in un’arte dove tocca all’immagine unica e statica coinvolgere lo spettatore: come se fossero dipinti o fermo-immagine, cerco di vedere i singoli fotogrammi allo stesso modo, delle opportunità o idee. Oggi con la tecnologia possiamo fare grandi cose, ma le immagini possano essere ugualmente belle se usate con moderazione. Nel film ho voluto presentare le immagini come ritratti in cui ogni personaggio condiziona il paesaggio emotivo. Lungo tutta la durata c'è un continuo confronto tra oscurità e luce, morte e vita. Ho usato la gioia per indagare il dolore, e viceversa, provando a fare crescere l’amore da qualche parte lì nel mezzo».

Cast

& Credits

REGIA, SCENEGGIATURA: Marian Mathias. FOTOGRAFIA: Jomo Fray. MONTAGGIO: Marian Mathias. MUSICA: Para One. SUONO: Dana Mroczek. CAST: Hannah Schiller, Darren Houle, Jonathan Eisley, Gene Jones. PRODUZIONE: Killjoy Films, Easy Riders Films.

CONTATTO: Heretic - Tajana Kosor festivals@heretic.gr
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