La storia dell’inchiesta con cui le giornaliste del New York Times Megan Twohey e Jodi Kantor rivelarono decenni di abusi e aggressioni sessuali a Hollywood ai danni di giovani donne, aspiranti attrici e modelle. Seguendo il lavoro delle due protagoniste e dei loro colleghi al giornale, il film svela come grazie alle testimonianze di vittime e testimoni, a partire da un articolo pubblicato il 5 ottobre 2017, vennero rivelate le molteplici aggressioni sessuali perpetrate da Harvey Weinstein e il silenzio complice che le aveva accompagnate. Il lavoro di Twohey e Kantor sarà poi all’origine del movimento #MeToo e di un cambiamento collettivo rispetto a un tema a lungo considerato tabù e rimasto sotto silenzio.
Biografia
regista

Maria Schrader
(Hannover, Germania, 1965) ha diretto e co-sceneggiato la sceneggiatura del pluripremiato film Love Life (2007). Inoltre, ha diretto Vor der Morgenröte (2016) e la miniserie di Netflix Unorthodox (2020), vincitrice di un Emmy Award per la miglior regia di una miniserie. Nel 2021 ha presentato in concorso alla Berlinale la commedia I’m Your Man, grazie alla quale la protagonista Maren Eggert ha vinto il premio per la miglior interpretazione. Come attrice è nota per aver recitato in diverse produzioni tedesche, come Keiner liebt mich di Doris Dörrie (1994), Aimée & Jaguar di Max Färberböck (1999), Meschugge (1998), di cui ha curato la regia con Dani Levy, ex compagno con il quale ha lavorato a lungo, e le serie Deutschland 83 (2015), Deutschland 86 (2018) e Deutschland 89 (2020).
FILMOGRAFIA
Meschugge (coregia Dani Levy, 1998), Liebesleben (Love Life, 2007), Vor der Morgenröte (2016), Unorthodox (serie TV, 2020), Ich bin dein Mensch (I’m Your Man, 2021), She Said (Anche io, 2022).
Dichiarazione
regista
«Sono rimasto sbalordita dalla sceneggiatura: la sua complessità, la sua intelligenza, le sue scelte audaci nel seguire scrupolosamente i passaggi del giornalismo investigativo e i singoli contributi dei personaggi che entrano un po’ alla volta nella storia. La sceneggiatrice Rebecca Corbett ha detto che questo film non parla principalmente di Weinstein, ma dei giornalisti e di tutte le donne che si sono alzate per raccontare le loro storie. Qualcosa di molto più grande di Hollywood».