Nazione: Colombia, Francia, Olanda, Germania
Anno: 2022
Durata: 82'


Carlos vive in un centro d’accoglienza per giovani nel centro di Bogotá, un rifugio pensato per aiutare quelli come lui a condurre una vita meno dura e violenta. È Natale e Carlos desidera passare la giornata con la sua famiglia. Uscito dal centro, Carlos si confronta con la brutalità del suo quartiere, governato dalla legge del più forte e da una cultura machista. Carlos deve dimostrare di essere anche lui un maschio alfa, pur rifiutando qualsiasi espressione di mascolinità e vivendo un conflitto interiore sempre più lacerante, tra l’espressione della propria identità e la necessità di sopravvivere.

Biografia

regista

Fabian Hernández

(Bogotá, Colombia) ha fondato nel 2015 la compagnia Níquel Films, con la quale ha scritto, diretto e prodotto i suoi primi cortometraggi. Oltre a lavorare come regista, ha tenuto corsi di sceneggiatura e cinema nelle scuole pubbliche di Bogotá ed è stato assistente alla regia sul set di diverse produzioni cinematografiche colombiane. Un varón, suo primo lungometraggio, è stato presentato alla Quinzaine des réalisateurs di Cannes. Al momento sta sviluppando il suo nuovo lungometraggio, The Birds.

FILMOGRAFIA

Mala Maña (cm, 2015), Tras la Montaña (cm, 2016), Golpe y Censura (cm, 2020), Un varón (2022).

Dichiarazione

regista

«Il film si ispira alla mia esperienza personale, ad eventi della mia adolescenza. Sono cresciuto in una società patriarcale e maschilista, in compagnia di “uomini veri”. La vulnerabilità e la paura erano considerate prerogative femminili e la mancanza di virilità un difetto. Pertanto, per molto tempo mi sono rifiutato di esprimere i miei sentimenti e di esplorare i miei desideri sessuali. A un certo punto ho anche iniziato a detestare la poesia e l’arte da cui mi sentivo attratto. Disprezzavo qualsiasi forma di sensibilità. Un varón parla di questo conflitto: la vulnerabilità di uomini spinti ad adottare una tipo di mascolinità stereotipata e bianca rivela la vera natura dell'individuo. Con il film volevo far vedere che esistono vie d'uscita a questi preconcetti, anche in ambienti difficile come le strade di Bogotá. Cambiare è possibile: liberarsi di un'identità imposta e sopravvivere. In fondo è proprio la ribellione al maschilismo che fa crescere il protagonista del film».

Cast

& Credits

REGIA, SCENEGGIATURA: Fabian Hernández. FOTOGRAFIA: Sofia Oggioni. MONTAGGIO: Esteban Muñoz. COSTUMI: Catherine Rodríguez. CAST: Felipe Ramirez. PRODUTTORI: Louise Bellicaud, Claire Charles-Gervais, Christoph Hahnheiser, Josune Hahnheiser, Ilse Hughan, Manuel Ruiz Montealegre, Hector Ulloque Franco. PRODUZIONE: Black Forest Films, Fortuna Films, In Vivo Films, Medio de Contención Producciones, RTVC Play.

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