Nazione: Svizzera
Anno: 2022
Durata: 93'


Nel XIX secolo, la routine di una città svizzera specializzata nel produrre orologi è sconvolta dall’emergere delle nuove tecnologie. La giovane operaia Josephine è l’addetta alla costruzione del bilanciere (in tedesco unrueh), una ruota che oscilla avanti e indietro in modo calibrato e rappresenta il cuore meccanico di un orologio. Esposta come tutta la classe operaia ai nuovi modi di organizzare il tempo, il lavoro, e dunque il denaro, da parte dei padroni, Josephine entra nel movimento locale degli orologiai anarchici, dove incontra il cartografo russo Pyotr Kropotkin. A una lotteria che raccoglie fondi per lo sciopero anarchico internazionale, entrambi vincono un premio per un ritratto fotografico. Quando la fotografa locale mette in vendita le rispettive foto, il loro incontro si trasforma in una storia d’amore…

Biografia

regista

Cyril Amon Schaublin

(Zurigo, Svizzera, 1984) ha studiato etnologia, storia e sinologia all’Università di Zurigo tra il 2003 e il 2005, per poi frequentare un anno all’Accademia del cinema di Pechino. Nel 2003 ha esordito con il cortometraggio Das Licht der Maschine, seguito nel 2005 da Qiao e Zhinanzhen, entrambi girati col sostegno dell’Accademia del cinema di Pechino. Dal 2006 al 2012 frequenta la Deutsche Film und Fernsehakademie di Berlino, dove è stato allievo di Lav Diaz e James Benning e presso la quale ha diretto i corti Mein Bruder, der Rabe, Stromausfall, Party Animals e Lenny, quest'ultimo selezione al TFF nel 2009. Il suo primo lungometraggio, Those Who Are Fine, è stato presentato a Locarno nel 2017. Unrest, in concorso nella sezione Encounter della Berlinale 2022, è il suo secondo lungometraggio.

FILMOGRAFIA

Das Licht der Maschine (cm, 2003), Qiao (cm, 2005), Zhinanzhen (cm, 2005), Mein Bruder, der Rabe (cm, 2006), Stromausfall (cm, 2007), Party Animals (cm, 2008), Lenny (cm, 2009), Portrait (cm, 2011), Stampede (cm, 2012), Modern Times (cm, 2013), Public Library (cm, 2013), I de Schwiis (cm, 2014), Dene wos guet geit (Those Who Are Fine, 2017), Kropotkin (cm, 2018), Il faut fabriquer ses cadeaux (cm, 2021), Unrueh (Unrest, 2022).

Dichiarazione

regista

«Basato sugli eventi storici che nella seconda metà del XIX secolo hanno reso la valle di Saint-Imier, nella Svizzera nordoccidentale, da sempre specializzata nell’orologeria, l’epicentro politico del movimento anarchico internazionale, il film ricostruisce gli eventi degli anni '70 dell’Ottocento. Racconta inoltre l’incontro tra Josephine Gräbli, operaia in una fabbrica d'orologi addetta alla costruzione dei bilancieri, e Pyotr Kropotkin, viaggiatore e cartografo russo. Il personaggio di Pyotr si ispira al vero Pyotr Kropotkin (1842-1921). Il suo libro Memorie di un rivoluzionario, che racconta il tempo trascorso in Svizzera dove divenne anarchico, è stato una fonte essenziale per il film. […] Le definizioni di tempo e lavoro, sviluppate e stabilite dal capitalismo industriale, sono forse delle semplici finzioni? In che modo le grandi narrazioni (penso ad esempio all’idea di nazione) e le altre invenzioni del XIX secolo contribuiscono ancora oggi a definire i modi in cui lavoriamo e organizziamo il tempo? C’è una sorta di “mitologia capitalista” che manipola in modo sottile la nostra vita quotidiana? Quali sono i suoi racconti, le sue fiabe? E quali altre forme di racconto sarebbero possibili?»

Cast

& Credits

REGIA, SCENEGGIATURA, MONTAGGIO: Cyril Schäublin. FOTOGRAFIA: Silvan Hillmann. SCENOGRAFIA: Sara B. Weingart. COSTUMI: Linda Harper. MUSICA: Li Tavor. SUONO: Roland Widmer, Miguel Moraes Cabral. CAST: Clara Gostynski, Alexei Evstratov, Monika Stalder, Hélio Thiémard, Li Tavor, Valentin Merz, Laurence Bretignier, Laurent Ferrero, Mayo Irion, Daniel Stähli. PRODUTTORI: Linda Vogel, Michela Pini. PRODUZIONE: Seeland Filmproduktion. COPRODUZIONE: Cinédokké Savosa.

CONTATTO:
Alpha Violet - Fiorella Aguayo festivals@alphaviolet.com
Menu