A partire dal ritorno di Koffi nella sua città natale, al termine dall’ostracismo imposto dalla sua stessa famiglia, un mosaico formato da quattro storie e altrettanti personaggi accusati di stregoneria, che si danno vicendevole supporto sullo sfondo delle illusioni e delle fantasmagorie dell’Africa.
Biografia
regista

Baloji .
(Lubumbashi, Repubblica Democratica del Congo, 1978) è un artista pluripremiato, musicista e regista. Lavora anche come direttore artistico e designer di costumi per la moda e altre forme di espressione visiva. Nel 2023 ha realizzato il suo primo lungometraggio, Augure, che è stato presentato in anteprima al Certain regard di Cannes. Il progetto è anche corredato da un’installazione itinerante che presenta i disegni dei costumi e le foto del progetto. Come musicista, ha pubblicato due acclamati album e due EP, l’ultimo dei quali, Avenue Kaniama, è uscito per la Bella Union Records.
FILMOGRAFIA
Peau de Chagrin/Bleu de Nuit (cm, 2018), Kaniama Show (cm, 2018), Zombies (cm, 2019), Augure (Omen, 2023).
Dichiarazione
regista
«In swahili, il mio nome, Baloji, significa “stregone” o addirittura “stregone che può prendere i poteri di tutti gli altri stregoni”. È davvero un nome terribile, è come essere chiamato “diavolo” o “demonio” in Belgio. Quindi, siccome le persone mi etichettavano come uno stregone per via del mio nome, sono sempre stato affascinato dalla stregoneria e dalle persone considerate diverse. Ecco perché Koffi, il protagonista del film, ha una macchia vino sul viso: volevo visualizzare il peso di quella superstizione».