41° TORINO FILM FESTIVAL
FUORI CONCORSO/RITRATTI E PAESAGGI
GIANNI VERSACE, L'IMPERATORE DEI SOGNI
di Mimmo Calopresti
Il viaggio di Gianni Versace inizia nel 1971, quando da Reggio Calabria parte per Milano portandosi dietro il fratello Santo e la sorella Donatella, che diventeranno i suoi più importanti collaboratori. Lasciandosi alle spalle gli anni di formazione, lo studio, gli affetti famigliari e soprattutto la leggendaria sartoria della madre, Gianni sale al nord e un po’ alla volta crea il suo inconfondibile stile, trendy, innovati, esteticamente audace, al tempo stesso soft e impalpabile. Milano è il luogo perfetto per cominciare una rivoluzione fino a quel momento sognata e prefigurare un nuovo uomo e nuova donna: gli eroi delle nuove metropoli. Metropoli che si assomigliavano tra di loro, dove le persone non hanno tempo da dedicare alla contemplazione, ma solo alla produzione e al lavoro.
Biografia
regista
Mimmo Calopresti
Dichiarazione
regista
«Il film non è un documentario sulla moda. E non è l’agiografia acritica (quella che oggi si chiama elegantemente biopic) di chi, venuto dal niente, ha costruito un impero. Versace non è l’emigrante di successo che con rabbia rosicchia un posto a tavola tra i vip. No, il nome Versace è stato un punto di svolta nel costume e nel modo di pensare del secolo scorso che ha saputo sopravvivere al suo fondatore e affermarsi in modo unico anche nel primo ventennio del nuovo millennio. Versace ha rivoluzionato il maschio, facendolo uscire da convenzioni e stereotipi ormai sedimentati nell’immaginario collettivo: gli ha tolto la cravatta, lo ha ricoperto di metalli e materiali bizzarri, lo ha fatto giocare con il suo lato femmineo e al tempo stesso gli ha dato un’aura da guerriero. Fragilità e mascolinità, personalità e fluidità, neoclassico e futuro immaginifico».