Jan è in fuga da sé stesso dopo che suo padre ha abusato sessualmente di lui. Vive in Groenlandia con la sua piccola famiglia e nutre il desiderio di essere parte della cultura aperta e collettivistica del luogo, diventando così, da danese, un Kalak, ovvero uno «sporco groenlandese».
Biografia
regista

Isabella Eklöf
(Stoccolma, Svezia, 1978) dopo essersi laureata nel 2011 ha ricevuto il Premio Bisballe per il film di laurea Notes from Underground. Il suo esordio cinematografico Holiday è stato presentato in anteprima al Sundance nel 2018 e ha poi viaggiato attraverso il circuito dei festival, vincendo il Grand Prix al New Horizons FF e quattro premi all'Associazione dei critici cinematografici danesi Bodil Prize, tra cui il premio come miglior film. Nel 2018 ha collaborato alla sceneggiatura di Border - Creature di confine di Ali Abbasi, che ha vinto Un Certain Regard a Cannes. Nel 2019 ha ricevuto il prestigioso Premio Carl Th. Dreyer per il suo lavoro. Nel 2020 ha diretto due episodi della serie Apple TV Servant, creata da M. Night Shyamalan. Nel 2021 ha diretto quattro episodi della serie HBO Industry. Kalak, presentato a San Sebastián, è il suo secondo lungometraggio.
FILMOGRAFIA
Wilkommen in Barbaristan (cm, 2009), Noter fra kælderen (Notes form Underground, cm, 2011), Holiday (2018), The Servant (Servant, serie tv, due ep., 2020), Industry (id., serie tv, quattro ep. 2021), Kalak (2023).
Dichiarazione
regista
«Jan vuole essere un vero Kalak, desidera mangiare tutto il grasso di foca e il fegato crudo che può, bere la birra danese economica e far parte della famiglia allargata creata dalla cultura collettivista. Con lui c’è la sua piccola famiglia, e in fondo questo è in qualche modo un dramma familiare: parla infatti di padri, e di come il trauma venga tramandato attraverso le generazioni».