41° TORINO FILM FESTIVAL
FUORI CONCORSO

ROBOT DREAMS

ROBOT DREAMS
di Pablo Berger
Nazione: Spagna, Francia
Anno: 2023
Durata: 102'


Dog vive a Manhattan ed è stanco di stare da solo. Un giorno decide di costruirsi un robot e farne il suo nuovo compagno. L’amicizia tra i due sboccia fino a farli diventare inseparabili, nella splendente New York degli anni 80. Una notte d’estate, con grande tristezza Dog è costretto ad abbandonare Robot in spiaggia. Avranno ancora modo di incontrarsi? Una storia sull’amicizia, la sua importanza, la sua fragilità. E una lettera d’amore alla Grande Mela.

Biografia

regista

Pablo Berger

(Bilbao, Spagna, 1963) nel 1988 ha diretto il suo primo cortometraggio, Mama, grazie al quale ha ottenuto una borsa di studio del governo basco per frequentare l’Università di New York, dove ha conseguito un master in belle arti. Ha poi tenuto corsi di cinema nei principali atenei internazionali, come Cambridge, Princeton, Yale e La Sorbonne, prima di debuttare nel lungometraggio con Torremolinos 73, presentato in numerosi festival internazionali e nazionali, tra cui quello di Malaga, dove ha ricevuto il premio per la miglior regia. Nel 2012 con il film muto e in bianco e nero Blancanieves, presentato anche al Torino Film Festival, ha ottenuto uno straordinario successo di pubblico e critica, oltreché dieci premi Goya, tra cui quello per il miglior film. Nel 2017 ha poi diretto Abracadabra. Robot Dreams è stato presentato in anteprima al Festival di Cannes.

FILMOGRAFIA

Mama (cm, 1988), Torremolinos 73 (2003), Blancanieves (2012), Abracadabra (2017), Robot Dreams (anim., 2023).

Dichiarazione

regista

«Lo stile sia della graphic novel sia del film deriva dalla tecnica ligne claire, nata nella scuola franco-belga e ancora oggi con Hergé, l’autore di Tintin, come massimo esponente. È caratterizzato da un uso di linee continue e pulite, colori piatti e ombre limitate. Uno shock visivo, nonostante la sua apparente dolcezza, che ebbe una rinnovata popolarità proprio negli anni ‘80, grazie ai fumetti di Serge Clerc, Yves Chaland e Floc’h. In Spagna a portare avanti la tradizione di questo stile era soprattutto la rivista “Cairo” e il suo più grande rappresentante, Daniel Torres. Uno stile, la ligne claire, che oggi è di nuovo molto presente nel mondo dei fumetti, grazie ad Adrian Tomine o Chris Ware. Gran parte del mio amore per il cinema, del resto, deriva dai fumetti. Robot Dreams è stato pensato come un fumetto trasformato in disegni animati e per raggiungere questo obiettivo abbiamo utilizzato le caratteristiche tipiche di entrambe le forme espressive e la tecnica deep focus, cioè curare tutti gli elementi in ogni scatto».

Cast

& Credits

REGIA, SCENEGGIATURA: Pablo Berger. SOGGETTO: dal graphic novel di Sara Varon. ANIMAZIONE: Benoit Féroumont. MONTAGGIO: Fernando Franco. MUSICA: Alfonso de Vilallonga. SUONO: Fabiola Ordoyo. PRODUTTORI: Pablo Berger, Ibon Cormenzana, Ignasi Estapé, Sandra Tapia, Jérôme Vidal, Sylvie Pialat. PRODUZIONE: Arcadia Motion Pictures, Lokiz Films, Noodles Production, Les Films du Worso. 

CONTATTO: I Wonder Pictures distribution@iwonderpictures.it
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