In una Roma torrida inondata da rifiuti e monopattini elettrici, Al è un sognatore seriale che sente di essere destinato al successo. Quando assiste impotente allo sgretolamento del suo sogno di sfondare con la sua rock band, il destino gli indica una seconda strada: un telefono in cui ci sono le prove di un delitto. Con la conoscenza dei noir dalla sua, Al si convince di poter risolvere il caso. Appena inizia le indagini incontra Betty, una giovane outsider amante dell'avventura, tramite un’app di incontri. Entrambi in cerca di un posto nel mondo, si addentrano in un mistero che presto si rivelerà oltre la loro portata.
Biografia
regista

Gianluca Manzetti
(Roma, 1990), laureatosi in Storia e critica del cinema al Dams di Roma Tre, ha lavorato come assistente alla regia per Stefano Sollima, Ferzan Özpetek, Sergio Castellitto, Giovanni Veronesi e Simon West, mentre si è formato come sceneggiatore collaborando con Luca Vendruscolo e seguendo i laboratori di Lidia Ravera, Ivan Cotroneo e Robert McKee. Nel 2016 il suo cortometraggio Pastarelle è stato selezionato da Rai Cinema Channel, mentre Insetti (2017) da Mediaset Premium. Entrambi hanno ottenuto importanti riconoscimenti nazionali e internazionali. Ha inoltre lavorato in pubblicità e nella moda e nel 2019 ha vinto il premio TOYP (Ten Outstanding Young Persons of the World) da parte della Junior Chamber International. Nel 2020 ha diretto la seconda unità del cinecomic internazionale Dampyr e nel 2023 ha realizzato il suo primo lungometraggio, Roma Blues.
FILMOGRAFIA
Pastarelle (cm, 2016), Insetti (cm, 2017), Roma Blues (2023).
Dichiarazione
regista
«Roma Blues è un coming of age dal sapore noir e indie. Il film prende forma dalla volontà di raccontare come vedo la Roma di oggi, città in cui sono nato. Una capitale infuocata, criminale, immobile, che nonostante tutto può ancora essere un luogo capace di generare amore. Da sempre sono attratto dagli outsider, dagli eccentrici che vivono fuori dagli schemi, non si curano del giudizio altrui e cercano modelli al di fuori di quelli imperanti. Sono questi gli umani che mi interessa raccontare».