Un racconto poetico dedicato a una delle più grandi personalità del teatro e della cultura italiana dal dopoguerra a oggi: Carmelo Bene. Un flashback onirico del grande attore e regista, che in punto di morte rivive alcuni momenti poetici della sua adolescenza in Salento e vi ritrova i tratti, le immagini, le icone, i colori che caratterizzeranno l’intero suo corpus poetico. E anche un “falso documentario” realizzato con i filmati amatoriali in Super8 che negli anni ‘70 hanno caratterizzato l’archivio familiare delle persone.
Biografia
regista

Fabio Morgan
fino al 2017 è stato direttore artistico del Teatro dell’Orologio e fino al 2020 direttore della produzione teatrale Progetto Goldstein. Fondatore della casa di produzione cinematografica Velvet Movie, ha creato inoltre la start-up Oniride, con la quale ha realizzato lo spettacolo Walking on the Moon. Ideatore e direttore artistico fin dal 2017 di La città ideale, festival multidisciplinare di progetti per spazi urbani, ha sviluppato allestimenti e progetti di storytelling urbano. Autore del format Teatro negli ATER, ha adattato Accattone di Pasolini con lo spettacolo Un giorno tutto questo niente sarà tuo. Nel 2022 realizzato l’opera lirica Fitzcarraldo, in collaborazione con il Teatro dell’Opera di Roma.
FILMOGRAFIA
Sono apparso alla Madonna (cm, 2023).
Dichiarazione
regista
«Il corto è stato pensato e strutturato come un racconto fantasmagorico e immaginifico della possibile possibili infanzia del bambino Carmelo Bene: una sorta di “falso documentario” ricostruito a partire dal ritrovamento immaginario di dieci rulli in pellicola Super8. Tra i campi assolati del “sud del sud dei santi” del Salento, tra le prime rappresentazioni sacre inscenate nel paese natale Campi Salentina, le zie pazze, le prime allucinazioni dei futuri personaggi del suo teatro e i primi struggimenti d’amore per un Madonna poco più che bambina, si dipana una storia che omaggia ed esalta ossessioni, iconografie, paesaggi, colori, retaggi culturali, religiosi e antropologici del mondo di Carmelo Bene».