Nel giugno 2022, mentre il regista lavora alla narrazione del suo incontro con Patrizia Cavalli, del tempo trascorso assieme e degli sguardi prima attenti e poi svuotati dalla malattia, la poetessa muore. Dell’autrice rimangono poche immagini: l’unico gesto possibile è raccontare attraverso la metafora, con immagini di archivio e un testo che, tra dichiarazione d'amore e ultimo saluto, si alterna alle poesie recitate dall'autrice. Un sincero gesto d’amore nei confronti della grande poetessa Patrizia Cavalli, in cui l’autore dialoga con le sue poesie e con le immagini d’archivio che la ritraggono, restituendone l’universo poetico e la condizione umana attraverso uno sguardo molto personale.
Biografia
regista

Lorenzo Spinelli
(Roma, 1994) dopo essersi laureato in antropologia si è trasferito a Palermo, dove si è laureato in regia di documentari presso il Centro Sperimentale di Cinematografia. Un respiro parziale ma intero è il suo primo cortometraggio.
FILMOGRAFIA
Un respiro parziale ma intero (doc, cm, 2023).
Dichiarazione
regista
«Nel 2018 ho assistito a una lettura di Patrizia Cavalli. Conoscevo le sue opere, ma era la prima volta che le ascoltavo dalla voce e il ritmo originale del poeta. Aveva da poco sconfitto un tumore al cervello, ma iniziava il suo declino verso l’oblio. Tra una poesia e l’altra sentivo qualcosa muoversi nello stomaco: quella signora con i bianchi capelli scompigliati, le spalle ricurve verso l’interno, indifesa, perdeva il filo dei pensieri e pur non ritrovandolo si lasciava andare ad una nuova poesia. Come poteva coincidere oblio e sublime? Dopo lo spettacolo mi chiese di accompagnarla a casa. Da lì ha avuto inizio il viaggio che mi ha portato a questo film».