41° TORINO FILM FESTIVAL
BACK TO LIFE

VORREI CHE VOLO

VORREI CHE VOLO
di Ettore Scola
Nazione: Italia
Anno: 1982
Durata: 69'


Documentario su Torino dieci anni dopo Trevico-Torino - Viaggio nel Fiat-Nam, con la guida di Diego Novelli, all’epoca sindaco della città. Commissionato a Scola da PCI, il film fa parte della serie Un autore una città.

Biografia

regista

Ettore Scola

Ettore Scola (Trevico, Avellino, 1931 - Roma, 2016), dopo aver collaborato con Age e Scarpelli sulle sceneggiature di importanti film, ha esordito nel 1964 con Se permette parliamo di donne, interpretato da Vittorio Gassman, uno dei suoi attori prediletti con Nino Manfredi e Marcello Mastroianni. Tra la fine degli anni Sessanta e tutti gli anni Settanta si è affermato come uno dei maestri del cinema italiano, sempre sulla strada della commedia ma trovando accenti malinconici e drammatici nei suoi capolavori. Nel 2013, a dieci anni dal suo ultimo film, ha diretto l’omaggio a Fellini Che strano chiamarsi Federico. Nel 2012 il Festival gli ha consegnato il Gran Premio TFF.

FILMOGRAFIA

Se permettete parliamo di donne (1964), La congiuntura (1964), L’arcidiavolo (1965), Riusciranno i nostri eroi a ritrovare l’amico misteriosamente scomparso in Africa? (1968), Il commissario Pepe (1969), Dramma della gelosia. Tutti i particolari in cronaca (1970), Permette? Rocco Papaleo (1971), La più bella serata della mia vita (1972), Trevico-Torino - Viaggio nel Fiat-Nam (1973), C’eravamo tanto amati (1974), Brutti, sporchi e cattivi (1976), Signore e signori, buonanotte (coregia/codirector Cooperativa 15 maggio, 1976), Una giornata particolare (1977), I nuovi mostri (coregia/codirectors Mario Monicelli, Dino Risi, 1977), La terrazza (1979), Vorrei che volo (doc, 1982), Il mondo nuovo (1982), Ballando ballando (1983), Maccheroni (1985), La famiglia (1987), Splendor (1989), Che ora è? (1989), Il viaggio di Capitan Fracassa (1990), Mario, Maria e Mario (1993), Romanzo di un giovane povero (1995), La cena (1998), Concorrenza sleale (2001), Gente di Roma (2003), Che strano chiamarsi Federico (2013).

Dichiarazione

regista

«Nel suo film inchiesta Scola mette a fuoco il procedere dell’integrazione degli immigrati meridionali a Torino quando ormai, siamo nel 1980, il grande flusso migratorio dei decenni precedenti dal Mezzogiorno si è esaurito: da una parte ci sono gli operai che l’esperienza della fabbrica e l’impegno nelle organizzazioni del movimento operaio ha trasformato a tutti gli effetti in nuovi torinesi, partecipi e responsabili; dall’altra rimangono ampie sacche di marginalità, che producono forme di piccola criminalità o si materializzano nelle figure del drogato, del ragazzo che si prostituisce, della ragazza madre abbandonata a se stessa, del dropout che dorme all’aperto». (Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza, 2008).

Cast

& Credits

REGIA, SCENEGGIATURA: Ettore Scola. FOTOGRAFIA: Claudio Ragona. MONTAGGIO: Raimondo Crociani. PRODUZIONE: Unitelefilm.
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