Il ventenne Johan vive con la madre in un fatiscente parco di coccodrilli. Il padre di Johan è assente, ma la sua presenza aleggia ovunque e la madre ha chiamato un coccodrillo bianco con il suo nome… La donna considera il parco come una sorta di santuario e protegge il figlio da tutto ciò che sta fuori. Per questo, quando dall’esterno arriva la giovane Arumi l’equilibrio della relazione si spezza: Johan instaura un rapporto con la ragazza e sua madre comincia a comportarsi in maniera imprevedibile.
Biografia
regista

Tumpal Tampubolon
(Tarakan Island, Indonesia, 1979), laureato in matematica al Bandung Institute of Technology, nel 2005 ha vinto il concorso per lo sviluppo di sceneggiature del Festival di Jakarta per il corto The Last Believer. Da allora ha scritto e diretto cortometraggi proiettati in festival nazionali e internazionali. Nel 2007 è stato selezionato dall'Asian Young Filmmakers Forum del Festival di Jeonju, in Corea del Sud, dove ha realizzato il cortometraggio Drum Lesson. Nel 2009 ha frequentato il Berlinale Talent Campus e l’anno successivo l'Asian Film Academy di Busan. Ha poi partecipato come regista al film collettivo Belkibolang, proiettato a Rotterdam, Hong Kong, Jeonju e al Far East di Udine. Nel 2014 ha vinto il premio Citra (il più prestigioso del cinema indonesiano) per la sceneggiatura di Tabula rasa. Nel 2017 ha poi partecipato alla scrittura di 212 Warrior, adattamento di una serie di libri d’arti marziali bestseller in Indonesia. Crocodile Tears è il suo primo lungometraggio da regista.
FILMOGRAFIA
The Last Believer (cm, 2006), Drum Lesson (cm, 2008), Belkibolang (ep., Mamalia, aa. vv. 2010), Soleram (cm, 2011), Laut Memanggilku (The Sea Calls for Me, cm, 2021), Piknik Pesona (ep, serie tv, 2022), Air Mata Buaya (Crocodile Tears, 2024).
Dichiarazione
regista
«Qualche anno fa ho visto in tv un documentario sui coccodrilli. In una scena, una femmina di coccodrillo cercava di salvare il suo cucciolo da un predatore riparandolo tra le sue fauci. In quell’immagine c’era qualcosa di terrificante e insieme di tenero che mi ha ricordato mia madre. Dopo la morte di nostro padre in un incidente, fu lei a crescere me e le mie due sorelle, anche se l’incidente ebbe ripercussioni sul suo stato mentale. A causa però dello stigma sociale che ancora oggi in Indonesia circonda la malattia mentale, ci è voluto del tempo prima che mia madre ricevesse una diagnosi. E gli sforzi fatti per nascondere le sue difficoltà non hanno fatto altro che esacerbare la situazione. In Crocodile Tears metto in discussione le idee di cura e di amore, cercando di capire la cura possa trasformarsi in peso e l’amore diventare soffocante. Sì, tutti aspiriamo a essere buoni figli e buoni genitori, ma cosa significa incarnare veramente questi ruoli?»
Cast
& Credits
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