42° TORINO FILM FESTIVAL
ZIBALDONE

EIGHT POSTCARDS FROM UTOPIA

EIGHT POSTCARDS FROM UTOPIA
di Radu Jude, Christian Ferencz-Flatz
Nazione: Romania
Anno: 2024
Durata: 71'


Un documentario realizzato assemblando materiale d’archivio tratto esclusivamente da pubblicità rumene post-rivoluzione, dopo la fine del socialismo. Attingendo dalla produzione e dall’immiginario del lungo periodo di transizione della Romania, il film parla di amore e di morte, del corpo umano e della sua fragilità, del naturale e del soprannaturale, ovviamente, di socialismo e di capitalismo. Tra poesia e spirito enciclopedico, tra arte spazzatura e Summa Theologiae, per l’occasione Radu Jude ha collaborato con il filosofo Christian Ferencz-Flatz realizzando una nuova satira esilarante e spietata della mitologia meta-capitalista.

Biografia

regista

Radu Jude

(Bucarest, Romania, 1977), laureato in cinema nel 2003, ha diretto il primo cortometraggio per il cinema nel 2006 e nel 2009 ha esordito nel lungo con The Happiest Girl in the World, presentato e premiato al Forum della Berlinale come il successivo Everybody in Our Family (2012). Ha poi partecipato alla Quinzaine des réalisateurs con i corti Shadow of a Cloud (2013) e It Can Pass Through the Wall (2014) e nel 2015 è approdato al concorso della Berlinale con Aferim!, vincendo l'Orso d’argento per la miglior regia. Con Scarred Hearts (2016) ha partecipato al concorso di Locarno, festival dove l’anno successivo ha presentato il documentario sullo sterminio degli ebrei nella Romania degli anni '30 e '30, The Dead Nation e nel 2023 è tornato in concorso proprio con Don't Expect too Much from the End of the World, vincitore del premio della giuria. Il Torino Film Festival ha nel frattempo presentato nel 2018 I Do Not Care If We Go Down in History as Barbarians, incursione a metà tra finzione, documentario, cinema e performance, a cui sono seguiti Tipografic majuscul (2020) e soprattutto Sesso sfortunato o Follie porno (2021), Orso d'oro a Berlino.

FILMOGRAFIA

In familie (serie tv, 2002), Lampa cu caciula (The Tube with a Hat, cm, 2006), Alexandra (cm, 2006), Dimineata (In the Morning, cm, 2007), Cea mai fericitã fatã din lume (The Happiest Girl in the World, 2009), Film pentru prieteni (A Film for Friends, 2011), Toata lumea din familia noastra (Everybody in Our Family, 2012), O umbra de nor (Shadow of a Cloud, cm, 2013), Trece si prin perete (It Can Pass Through the Wall, cm, 2014), Scurt/4: Istorii de inimã neagrã (coregia Andrei Cretulescu, Luiza Parvu, Iulia Rugina, 2014), Aferim! (2015), Inimi cicatrizate (Scarred Hearts, 2016), Tara moarta (The Dead Nation, doc., 2017), Îmi este indiferent daca în istorie vom intra ca barbari (I Do Not Care If We Go Down in History as Barbarians, 2018), O fabula (cm, 2020), Nu stiu (cm, 2020), Stimati oameni de cultura (cm, 2020), Sesso sfortunato o follie porno (Babardeala cu bucluc sau porno balamuc, 2021), Caricaturana (cm, 2021), Plastic Semiotic (cm, 2021), Amintiri de pe Frontul de Est (cm, 2022), Potemkinistii (The Potemkinists, cm, 2022), Nu astepta prea mult de la sfârsitul lumii (Don't Expect too Much from the End of the World, 2023), Opt ilustrate din lumea ideală (Eight Postcards from Utopia, coregia Christian Ferencz-Flatz, cm, doc, 2024).

Christian Ferencz-Flatz

(Francia), addottoratosi nel 2008 presso l’Università di Bucarest e abilitatosi nel 2020 presso l’Università Babeș-Bolyai di Cluj-Napoca, sempre in Romania, insegna presso l’Università nazionale di teatro e Cinema I.L. Caragiale di Bucarest e redattore della rivista «Studia Phaenomenologica». È stato ricercatore della Fondazione Alexander von Humboldt presso l’Università di Colonia (2016-2017), dell’Istituto di ricerca in discipline umanistiche (Università di Bucarest 2015) e del New Europe College (2008-2009). È stato ricercatore principale nei seguenti progetti di ricerca: Habitus, Memory, Sediment: Facets of a Phenomenological Approach to Tradition (2010-2013) e Continental Philosophy as a Rigorous Science. Elements of Empirical Research in Early Phenomenology and Critical Theory (2018-2020). La sua ricerca riguarda la fenomenologia, la teoria critica, la filosofia della storia, le teorie del cinema e dei media.

FILMOGRAFIA

Eight Postcards from Utopia (2024),

Dichiarazione

regista

«La struttura del film episodica, con brevi capitoli dedicati ad alcuni aspetto specifici del mondo utopico pubblicizzato. Il primo capitolo ripercorre la storia della Romania dalle origini ai giorni nostri utilizzando le sue rappresentazioni nelle pubblicità post-socialiste. Il secondo è dedicato al denaro, linfa vitale dell’economia capitalista ma anche oggetto di fascinazione sempre presente nelle pubblicità. Il terzo raccoglie immagini di laboratori e di scienziati e spiegazioni scientifiche per mettere a nudo la pretesa di razionalità della pubblicità. Il quarto esplora l’infatuazione delle pubblicità per il soprannaturale. Il quinto segue una biografia umana, dalla nascita alla morte, come rappresentata negli annunci. Il sesto è dedicato ai giochi linguistici, mentre il settimo si occupa del linguaggio del corpo e dei gesti, ovviamente sempre in vari spot. L’ottavo affronta le rappresentazioni di genere e la loro reciproca relazione. L’epilogo, infine, utilizza immagini della natura tratte da spot per esprimere preoccupazioni ecologiche e riflettere sull’apocalisse imminente».

Cast

& Credits

REGIA, SCENEGGIATURA: Radu Jude, Christian Ferencz-Flatz. MONTAGGIO: Cătălin Cristuțiu. SUONO: Ștefan Ruxandra. PRODUZIONE: Alexandru Teodorescu per Saga Film

CONTATTO: Heretic festivals@heretic.gr

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