Dopo Il potere deve essere bianconero (1978), corto in cui incontrava alla periferia di Torino e presso lo stadio comunale il gruppo organizzato di tifosi della Juventus Fighters, nel 1980 Daniele Segre riprende il materiale girato (oltre alle fotografie scattate per l’omonimo libro fotografico edito nel 1976) e lo amplia per realizzare una delle primissime indagini sul fenomeno degli ultras, non solo di fede bianconera ma anche di quella granata. Recandosi allo stadio per due anni, alle partite della Juventus come a quelle del Torino, racconta senza pregiudizi un fenomeno sociale all’epoca emergente e già marginalizzato. La voce è lasciata direttamente agli intervistati i quali, sollecitati dalle domande del regista e dallo sguardo indagatore della macchina da presa, restituiscono il senso della loro esperienza collettiva e fanno emergere implicitamente le grandi questioni sociali, economiche, politiche e storiche dell’Italia dell’epoca: dalla crisi della classe operaia al degrado delle periferie, dalla violenza come linguaggio quotidiano al lento ma definitivo passaggio verso una società depoliticizzata. Un film epocale, a cui sarebbe seguito poi Ragazzi di stadio, quarant’anni dopo.
Biografia
regista

Daniele Segre
(Alessandria, 1952 - Torino, 2024) ha iniziato la sua carriera come fotografo, prima di esordire nella regia con il documentario Perché droga nel 1976. Ha quindi pubblicato il libro fotografico Ragazzi di stadio, da cui nel 1980 trarrà l'omonimo film, e fondato la casa di produzione I Cammelli. Nel 1983 ha diretto il lungometraggio di finzione Testadura, presentato in concorso a Venezia, a cui sono seguiti, tra gli altri film, Manila Paloma Blanca, Vecchie, Mitraglia e il verme, Conversazione a Porto, Morire di lavoro, Lisetta Carmi - Un’anima in cammino, presentato a Venezia nel 2010, e Sic Fiat Italia, presentato al Torino Film Festival 2011, dove nel 2014 ha portato Il viaggio di Carlo, ritratto dell’attore Carlo Colnaghi e nel 2015 Morituri. Nel 2018 ha presentato al Festival, Ragazzi di stadio, quarant’anni dopo, ritorno ai temi e alle facce di uno dei suoi lavori più significativi.
FILMOGRAFIA
Perché droga (coregia/codirector Franco Barbaro, mm, doc., 1976), Il potere deve essere bianconero (cm, doc, 1978), Ragazzi di stadio (mm, doc., 1980), Testadura (1983), Vite di ballatoio (mm, doc., 1984), Manila Paloma Blanca (1992), Come prima, più di prima, t’amerò (mm, doc., 1995), Sto lavorando? (mm, doc., 1998), Via due macelli, Italia - Sinistra senza unità (2000), Volti - Viaggio nel futuro d’Italia (tv, doc., 2002), Vecchie (2002), Mitraglia e il verme (2004), Conversazione a Porto (doc., 2006), Morire di lavoro (doc., 2008), Lisetta Carmi - Un’anima in cammino (mm, doc., 2010), Je m’appelle Morando - Alfabeto Morandini (mm, doc., 2010), Sic Fiat Italia (doc., 2011), Il viaggio di Carlo (cm, doc., 2014), Morituri (2015), Nome di battaglia donna (doc., 2016), Ragazzi di stadio, quarant’anni dopo (doc., 2018), Tonino De Bernardi, un tempo, un incontro (doc, 2023), Bruno Segre, l’uomo che non si arrende (doc, 2024).
Dichiarazione
regista
«Questa ricerca sul mondo della tifoseria giovanile è nata da una scritta che ho letto su un muro a Torino e che diceva “Il potere deve essere bianconero”. lo, che avevo seguito anche come fotografo della realtà le situazioni politiche sviluppatesi dopo il Sessantotto, ero rimasto colpito da quella scritta che trasportava dal linguaggio politico a quello sportivo lo slogan sessantottino “ll potere deve essere operaio”. Era una trasposizione di linguaggi che mi incuriosiva a tal punto da decidere di andare per la prima volta allo stadio con una macchina fotografica…»
Cast
& Credits
CONTATTO: I Cammelli emanuele@icammelli.com