Vincent è un ex criminale che desidera più di ogni altra cosa una vita normale e tranquilla. Insieme con la moglie Sandy e il figlio DJ, ormai prossimo al college, ha costruito una famiglia amorevole e con loro sta trascorrendo le vacanze invernali in una baita di montagna. Il caos si scatena quando l’ex moglie di Vincent, Ruth, il suo figlio rinnegato, Rocco, e la fidanzata di quest’ultimo, Marina, si presentano all’improvviso per rovinare la vacanza e soprattutto per dare loro una notizia: i gangster Leftie e Lonnie stanno per venire a prenderli…
Biografia
regista

Dito Montiel
(New York, 1965) è un autore, sceneggiatore e regista americano di origini nicaraguensi. Cresciuto nel Queens, da adolescente ha girato il paese in una band hardcore/punk e si è poi dedicato alla scrittura. Nel 2006 per il suo esordio alla regia ha adattato il suo libro più venduto, Guida per riconoscere i tuoi santi: interpreato da Robert Downey e Channing Tatum, il film ha vinto il premio alla regia al Sundance e il premio della critica a Venezia. Da allora ha diretto diversi altri film, lavorando con interpreti acclamati come Robin Williams in Boulevard (2014), Dwayne Johnson in Empire State (2013) e Shia LaBeouf in Man Down (2015).
FILMOGRAFIA
A Guide to Recognizing Your Saints (Guida per riconoscere i tuoi santi, 2006), Fighting (id., 2009), The Son of No One (2011), Empire State (2013), Boulevard (2014), Man Down (2015), The Clapper (2017), Riff Raff (2024).
Dichiarazione
regista
«Quando ho letto Riff Raff per la prima volta ho pensato di essermi imbattuto in un’opera di Mamet che nessuno aveva mai letto. Parole un po’ grosse, ma ero certo che una versione cinematografica sarebbe stata all’altezza e che il lavoro sul testo originale del pluripremiato drammaturgo John Pollono sarebbe stato tanto. La storia è violenta, tragica, davvero divertente (anche se su questo i protagonisti potrebbe non essere d’accordo…), a volte anche straziante, e tutta incentrata su segreti e mezze verità. I personaggi complessi, le disfunzioni familiari e la mascolinità tossica fanno da sempre parte del mio lavoro e questa storia era un’opportunità per combinare il puro divertimento all’eccitazione della violenza, come avviene in Quei bravi ragazzi, Non è un paese per vecchi, Le iene o ancora Velluto blu o History of Violence…».
Cast
& Credits
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