Il campo di battaglia è l’identità di genere. Monika Donner è un soldato d’élite transgender, un simbolo della lotta per i diritti di genere e un’autrice apprezzata dall’estrema destra. In breve, colei che era un uomo diventa una guerriera solitaria intrappolata tra fronti ideologici. Il film si pone come una sorta di registrazione dello spettro psicogrammatico di una persona impossibile, realizzato come un intenso collage cinematografico e che ricorre anche a sequenze di fiction per approfondire ulteriormente la strana mente di Monika.
Biografia
regista

Paul Poet
(Arabia Saudita, 1971), cresciuto tra il Medio Oriente, l’Europa e l’Africa, dopo essere entrato a far parte della scena punk ed elettronica viennese, ha studiato giornalismo e filosofia e si è poi avvicinato al cinema a metà anni ‘90. Nel 2013 il suo primo documentario Foreigners Out! Schlingensiefs Container (2002) è stato selezionato dalla Biennale di Istanbul e successivamente proiettato al MoMA di New York, all’IFF di Istanbul e al Doc Aviv in Israele. Tra gli altri suoi lavori di rilievo, Empire Me (2011) e My Talk with Florence (2015). Lavora inoltre come curatore e programmatore per il Filmarchiv Austria, i Festival Viennale e Diagonale.
FILMOGRAFIA
Hoch Zeit (cm, doc, 1996), Triphopping in the Planet Drug (cm, doc, 1999), Ausländer raus! Schlingensiefs Container (Foreigners Out! Schlingensiefs Container, doc, 2002), Empire Me - Der Staat bin ich! (Empire Me, doc, 2011), Follow the Sun (cm, doc, 2011), My Talk with Florence (doc, 2015), Church of Fear - Loops I-V (doc, 2020), Theatre the Hard Way: Schlingensief does Jelinek (cm, doc, 2021), Der Soldat Monika (Soldier Monika, doc, 2024).
Dichiarazione
regista
«In quanto attivista di sinistra, ho pianificato a lungo un film sulla deriva europea verso l’estrema destra e sul perché ciò sembrasse incontrare l’approvazione di molte persone alle quali mai avrei pensato d’interessarmi. La maggior parte di coloro sui quali mi sono soffermato si è rivelata essere composta da sprovveduti nazisti e completi idioti. Con Monika Donner ho trovato una persona singolare, con maggiore profondità d’animo, con una sua storia e una sua complessità. Qualcuno a cui potermi avvicinare su un piano di amicizia, una persona con cui poter riflettere sul cambiamento politico in termini intimi e personali, ma anche confrontare l’ottusità conservatrice e la superficialità morale presuntuosa degli anni 2020».
Cast
& Credits
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