42° TORINO FILM FESTIVAL
FUORI CONCORSO

WENT UP THE HILL

WENT UP THE HILL
di Samuel Van Grinsven
Nazione: Nuova Zelanda, Australia
Anno: 2024
Durata: 100'


Jack si reca nella remota Nuova Zelanda per partecipare al funerale della madre Elizabeth, che l’ha abbandonato da bambino e che lui non ha mai conosciuto. Qui incontra la vedova di Elizabeth, Jill, che ha anche lei dei conti con la donna. Nelle notti che seguono, il fantasma della morta possiede sia il figlio sia la moglie per dare le risposte che entrambi si aspettano da lei: perché si è suicidata? Perché ha abbandonato Jack da bambino? Un dramma psicologico ispirato ai ricordi del regista che diventa un’esplorazione del dolore e della difficoltà di lasciarsi il passato alle spalle. Grande prova di Vicky Krieps e Dacre Montgomery, entrambi coinvolti in una duplice parte.

Biografia

regista

Samuel Van Grinsven

(Nuova Zelanda) è uno scrittore e regista australiano nato in Nuova Zelanda. Il suo lungometraggio d’esordio e film di diploma Sequin in a Blue Room è stato presentato in anteprima al Sydney Film Festival nel 2019 (dove ha vinto il Premio del Pubblico per il miglior lungometraggio), selezionato in festival di tutto il mondo (Palm Springs, TIFF Next Wave, BFI Flare e Melbourne International Film Festival), nominato per un Australian Academy Award e proiettato nelle sale in Australia, Germania e Inghilterra. I suoi corti precedenti sono stati selezionati in festival nazionali e internazionali. Went Up the Hill è il suo secondo lungometraggio.

FILMOGRAFIA

Loved (cm, 2017), Sequin in a Blue Room (2019), Went Up the Hill (2024).

Dichiarazione

regista

«Il tema dell’abuso emerge dalle ombre del film, come un riflesso dell’ossessione per il controllo della madre e moglie protagonista. Partendo da esperienze reali, il film affronta l'abuso all'interno di una relazione omosessuale e al tempo stesso esplora il modo in cui l'inclusione di un corpo maschile all'interno di una dinamica preesistente possa cambiare le cose. Mi interessava soprattutto approfondire la condizione emotiva delle persone. Il controllo delle informazioni che una persona fornisce agli altri e la manipolazione del senso di colpa possono diventare ugualmente pericolosi rispetto alla manifestazione fisica della violenza».

Cast

& Credits

REGIA: Samuel Van Grinsven. SCENEGGIATURA: Samuel Van Grinsven, Jory Anast. FOTOGRAFIA: Tyson Perkins. MONTAGGIO: Dany Cooper Ase. SCENOGRAFIA: Sherree Philips. COSTUMI: Kirsty Cameron. MUSICA: Hanan Townshend. SUONO: Robert Mackenzie. CAST: Vicky Krieps, Dacre Montgomery, Sarah Peirse. PRODUZIONE: Vicky Pope, Samantha Jennings, Kristina Ceyton.

CONTATTO: Bankside Films films@bankside-films.com

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