Nazione: Italia
Anno: 1986
Durata: 26'


L'uomo entra in contatto con l'Aleph. Da quel momento la sua mente è un infinito magazzino attivo di immagini ed emozioni. In quel piccolo istante vede tutto, sa tutto. Ma a quale costo? L'uomo assume su di sé il marchio del sacrificio divino, simbolo che avr` funzione di trasferimento ad una nuova dimensione. L'uomo è alla ricerca di se stesso, si annulla e diventa probabilmente parte dell'aleph e del tutto. "O Dio, potrei essere racchiuso in un guscio di noce e contemporaneamente considerarmi un re degli spazi infiniti" (Hamlet, II, 2). Con queste parole si apre il racconto di Borges ed è inutile sottolineare l'intenzione di soffermarsi col pensiero sul concetto dell'infinitamente piccolo posto accanto all'infinitamente grande. Concetto di difficile sviluppo, ma che in questo film trova sbocco nei meandri della memoria. La risoluzione finale è data dalla stessa genesi del concetto, e il tutto potrebbe anche durare un secondo del nostro tempo." (Angelo Finamore)

Biografia

regista

Angelo Finamore

Angelo Finamore, nato nel 1959, ha conseguito nel 1986 il Diploma dell'Accademia di Belle Arti di Venezia, corso di Scenografia. Aleph è la sua opera prima.

Cast

& Credits

Regia, sceneggiatura e scenografia: Angelo Finamore.
Musica: Krzysztof Penderecki, Larry Fast.
Suono: Albert e Victor Cerullo.
Montaggio: Angelo Finamore, Albert Cerullo.
Interpreti: Aldo Aliprandi, Beatrice Burati, Hetsuko Nakayama, Francesco Monico, Giorgio Polato.
Produzione e distribuzione: Angelo Finamore, Viale San Marco 66/0, Mestre.
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