Nazione: Israele
Anno: 1986
Durata: 92'


Ambientato in Tunisia nel 1954, Terre brulante è la storia di un agiato proprietario terriero di origine e fede ebraica e dei suoi tentativi di mantenere unita la propria famiglia alla vigilia del l'indipendenza della Tunisia dalla Francia. L'uomo vive nel villaggio dove si trovano i suoi uliveti da cui produce olio. Profondamente legato alla terra in cui vive e lavora, egli si sente parte del mondo che lo circonda e non nutre alcun dubbio a riguardo delle buone relazioni che lo legano ai vicini musulmani e ai suoi dipendenti arabi. È orgoglioso delle proprie origini ebraiche e fedele a tutte le sue tradizioni. Pensa che non esista nessun ostacolo al poter vivere in mezzo a gente che professa un credo diverso. È sufficiente il reciproco rispetto. Ma che a lui piaccia o meno, i tempi stanno cambiando, (a gente sta cambiando, dentro la sua famiglia, come nell'intera Tunisia. Uno dei suoi figli ha sposato una francese ed è pronto ad andarsene in Francia dove potr` insegnare; un altro si è sposato in citt` e all'agricoltura ha preferito il commercio; il terzo, un meccanico, vive in famiglia, ma solo perché non si è ancora sposato. Che ne sar` dell'eredit` della famiglia, delle sue tradizioni, della terra che è stata sua per così tanti anni? A queste domande non esiste risposta. Anche i vicini, con i quali in passato ha intrattenuto ottime relazioni, stanno mutando. Essi vorrebbero vedere gli ebrei andarsene, così da poter espropriare le loro terre per farne un cimitero musulmano. La stessa famiglia ebraica, per quanto si consideri parte della popolazione locale, non può impedire, ma disapprova, la relazione che il figlio più giovane instaura con la ragazza araba che fa le pulizie in casa. Poi ci sono anche i teppisti cui non basta che un pretesto per entrare in azione e sfogare la loro rabbia repressa. I rappresentanti delle forze di occupazione, i francesi, si prendono cura dei propri compatrioti, ignorando la difficile situazione di tutti coloro che non sono affidati alla loro protezione. Questa rovinosa distruzione di un modo di vita stabilitosi lungo più generazioni è registrato da Ankri con evidente simpatia e comprensione per l'uomo più anziano, e con un certo sguardo critico nei confronti dei figli, a dispetto del fatto che alla fine questi dimostrino di avere ragione: la presenza degli ebrei nel villaggio tunisino è diventata sgradita, essi non potranno che andarsene.

"Realizzare un'opera prima è sempre motto difficile; ma fare in Israele un film in francese con una storia ambientata in Tunisia è certamente una sfida. Ho voluto fare il film in francese per dare ad esso maggiore autenticit` e così dovevo trovare degli attori che parlassero la lingua. Fortunatamente ciò è possibile in Israele dove per molti immigrati dal Nord Africa il francese è la lingua madre. E francese è la loro educazione. Così ho trovato gli attori che cercavo in Meir Suissa, Dahlia Malka, Jacques Ovadia e Gérard Benhamou. Il film potrebbe sollevare alcune discussioni di ordine politico, ma io posso dire con tutta franchezza che esso non è legato a nessuna particolare ideologia politica. Si tratta di un dramma umano e tutto ciò che accade a questa famiglia ebraico-tunisina è abbastanza universale da poter riguardare anche una famiglia cinese o una polacca.
Se è vero che un film esiste sotto forme differenti prima, durante e dopo le riprese, allora adesso quando rivedo Terre brulante mi sembra d'averlo fatto essenzialmente per parlare del tempo perduto e ritrovato. Come ogni primo film esiste soprattutto per esorcizzare i fantasmi che hanno popolato la mia infanzia tunisina e per ridar loro vita nel volgere di novanta brevi minuti. Come ogni primo film tenta di trovare e di creare un ritmo originale che gli sia proprio, qui un ritmo mediterraneo che gioca sul fascino della lentezza. Come ogni primo film politico cerca di parlare dei problemi più attuali e scottanti, qui il sionismo, il razzismo, la spartizione delle terre. Ma tutti questi problemi mi sembrano essere effimeri a fianco del problema centrale che il film affronta. Quello del tempo che ha fatto sì che il popolo ebreo, oppresso e cacciato da sempre dalle sue terre, sia diventato, quando vi ha fatto ritorno, quello che opprime e caccia dalle sue terre un altro popolo." (Serge Ankri)

Biografia

regista

Serge Ankri

Serge Ankri è nato in Tunisia nel 1949. All'età di nove anni emigra in Francia. Studia letteratura francese all'Università di Nizza e si laurea con una tesi su Artaud. Lavora al Teatro di Nizza e nel 1973 emigra in Israele. Studia cinema all'Università di Tel Aviv e lavora alla televisione come cameraman e reporter. Realizza due film di finzione e otto documentari per diversi organismi israeliani. È critico cinematografico della rivista "Réalites d'Israel". È capo dipartimento di una scuola di cinema e video: "Camera Obscura".

FILMOGRAFIA

Amour et footbal (cm, 1980), Acher ou la grève est finie (mm, 1981), Terre brulante (1987).

Cast

& Credits

Regia e sceneggiatura: Serge Ankri.
Fotografia: Yaacov Eizenman.
Scenografia: Michelle Belin, Oded Kurtis.
Montaggio: Nelly Guilad, Ben Kimron.
Suono: Yaacov Goldstein, David Liss.
Musica: Gerard Pullicino.
Interpreti e personaggi: Jacques Ovadia (il nonno), Myriam Nataf (la nonna), Gérard Benhamou (Daniel), France Goeze (Irène), Meir Suissa (André), Dahlia Malka (Yashima), Isaac Goren (René), Laurence Sendrowitz (Anette), Alexis Dupont (Gérard), Aviva Greenberg (Corinne).
Direttore di produzione: Yeud Levanon, Doron Eran.
Produzione: Doron Eran Production.
Vendita all'estero: Jay Koller, Marathon Pictures, P.O.B. 6077, Tel Aviv 61060, Israele Tel.: 031661566661310 Telex: 341418 (Anat Tel Aviv)
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