CAMÉRA ARABE

Per più di quarant'anni la produzione cinematografica nel mondo arabo è stata limitata a un solo paese, l'Egitto. I celebri melodrammi di questo paese, con i loro motivi e le danze del ventre nello scenario dei palazzi dei pasci` facevano volare il pubblico arabo su un fantastico tappeto volante ed alimentavano uno specifico sistema economico e commerciale. Dopo l'indipendenza dei paesi del Maghreb e in seguito agli sviluppi politici nel vicino Oriente, è sorto, a partire dal 1967, un cinema arabo nuovo, con un'estetica e tematiche proprie. Questo nuovo cinema arabo è formato da registi indipendenti, autentici battitori liberi dell'arte cinematografica, sparsi da un capo all'altro del mondo arabo, dal Marocco all'Iraq, e talvolta anche residenti in Europa, accomunati da un medesimo intento: mostrare la realt` del mondo arabo attraverso il mezzo cinematografico, eludendo ogni mistificazione commerciale e propagandistica; rappresentare cioè questa realt` in modo diverso dal solito. Caméra Arabe racconta per la prima volta la storia di questo cinema nuovo, che ormai ha gi` più di vent'anni. Esso fa una rassegna degli autori, mostrando molte sequenze dei loro film più significativi; evidenzia anche molto chiaramente i legami talvolta nascosti che sussistono tra questi lavori e gli avvenimenti che hanno sconvolto i vari paesi e poi tutto il resto del mondo: la "Guerra dei sei giorni" tra Israele e i paesi arabi, la visita del Presidente Sadat a Gerusalemme, la guerra del Libano, avvenimenti che hanno fatto crollare tutti i punti fermi del passato. Questi registi si domandano: chi è oggi l'uomo arabo? Come può egli esprimersi nel cinema?

Regia, fotografia: Ahmed Zaaf
Montaggio: Moufida Tlatli.
Suono: Fauzi Thabet.
Produzione: Férid Boughedir, con la partecipazione di SATPEC / Institut du Monde Arabe / Channel 4 / FR3 Nord / Ministère Tunisien des Affaires Culturelles / Ministères Française de la Culture (FAVI), des Affaires Sociales (FAS) et des Affaires Etrangeres (Direction de la Communication).