DE BRUIT ET DE FUREUR

Un complesso residenziale nella periferia parigina. Due ragazzi, Bruno e Jean-Roger, sono abbandonati a se stessi. Frequentano delle bande, vanno a scuola, e quando la professoressa prende Bruno in simpatia, JeanRoger si ingelosisce.

"All'origine il film è partito da una realtà precisa: quella che ho vissuto per una decina d'anni come insegnante. Sono stato obbligato ad attenuare questa realtà, dato che era ancora più brutale di quella che vedete. In ogni caso non volevo fare un film realistico altrimenti l'avrei fotografato in maniera diversa. Desideravo, partendo da elementi reali che avevo rielaborato e riscritto, costruire una favola che inglobasse i problemi dell'inserimento sociale e, più in generale, l'esperienza della vita. La sceneggiatura del mio film era pronta da dieci anni, ma nessuno voleva produrlo ed è, oggi, vietato ai minori di 18 anni. L'esperienza mi ha insegnato, in questi ultimi quindici anni, che le cose che trattavo scatenavano forti meccanismi di difesa, soprattutto nelle sfere dirigenti, e questo al di là dell'appartenenza politica dei miei interlocutori. Si è pronti ad ammettere tutto quando succede all'estero, ma si è molto più irritati di scoprirlo da noi: nessuno ha voglia di vedere le cose in faccia. Si assiste, allora, a dei rigetti quasi psicologici. Ho dovuto tenere conto di tutto ciò e fare un film a incastro, a più dimensioni, che intriga lo spettatore e lo obbliga a restare fino alla fine.
Il ritratto di Bruno è rigorosamente autentico e tutti i dettagli del film nascono da avvenimenti che ho realmente vissuto. Ciò che mi interessava in Un jeu brutal e in De bruit et de fureur era fare film che toccassero lo spettatore, senza passare per gli standard emozionali tradizionali, fondati grosso modo sull'identificazione totale. In De bruit et de fureur i sentimenti e le emozioni sono costantemente rimessi in discussione e distanziati. Voglio elaborare dei film che spezzino le abitudini emozionali, ma non gratuitamente: i miei film rimandano infatti sempre a problemi ben concreti della nostra società." (Jean-Claude Brisseau)

Regia, sceneggiatura e dialoghi: Jean-Claude Brisseau.
Fotografia: Romain Winding.
Montaggio: Maria Luisa Garcia, JeanClaude Brisseau, Annick Hurst.
Suono: Louis Gimel.
Interpreti e personaggi: Bruno Cremer (Marcel), François Negret (JeanRoger), Vincent Gasperitch (Bruno), Fabienne Babe (la professoressa), Lisa Heredia, Antoine Fontaine, Luc Ponette, lsabelle Hurtin, Thierry Helaine, Sandrine Arnault, Victoire Buff.
Direttore di produzione: Vincent Clave.
Produzione: Les Films du Losange, avenue Pierre I de Serbie, 75116 Paris Tel.: 01447205412.
Distribuzione: Azzurra Film, viale Parioli 55, Roma.