Nazione: Kazakhistan
Anno: 1960
Durata: 92'


Una volta di più Cybulski interpreta un personaggio al quale l'amore viene rifiutato. Nei film precedenti era vittima dei ricordi di guerra. Qui è troppo giovane per aver avuto la possibilit` di combattere. Ma la sconfitta è la stessa. La sua interpretazione è sempre prodigiosa, fatta di gesti discreti e vivi, sguardi furtivi sulla ragazza, tensione trattenuta che d'improvviso esplode in brevi scatti. Cybulski è davvero il miglior giovane attore europeo. Il treno della notte di Kawalerowicz, Ostatni dzien lata (L'ultimo giorno d'estate) di Konwicki, Innocenti perversi di Wajda e ora Arrivederci domani di Morgenstern, pur diversi e personali, appartengono a uno stesso genere. I loro personaggi vivono e soffrono sullo schermo senza che le loro motivazioni e i loro sentimenti vengano spiegati allo spettatore. Questo deve cercare di capire da solo; il regista gli fornisce soltanto alcuni elementi. Tutti questi film danno un'impressione strana: i loro personaggi sono tutti integrati nella realt` sociale e tuttavia i loro rapporti sembrano evolvere nel sogno, nell'immaginazione. Come Lola donna di vita di Demy questi film sembrano testimoniare della rinascita di un realismo onirico avvincente e nello stesso tempo di un romanticismo segreto, di grande potenza emotiva.

Freddy Landry, Au revoir, ` demain, "Image et Son", n. 170171, febbraiomarzo 1964


Morgenstern, che fu allievo di Andrzej Wajda, ha debuttato con un film che sul momento sembrò completamente "nonalla Waida" e solo più tardi, quando Wajda realizzò Ingenui perversi fu possibile riscontrare che, invece, l'ispirazione era comune. Arrivederci domani (1960) è infatti un film che tratta i problemi della gioventù e si ispira, nel modo di affrontare questi problemi, in misura considerevole alla "nouvelle vague" francese. In questo film, soprattutto nella figura di Zbigniew Cybulski, appare la nota della "ribellione" contro gli atteggiamenti conformistici, in nome di valori quali l'amore, la sincerit` e l'arte. Ma nello stile in cui Morgenstern ha realizzato il film è possibile gi` rinvenire una particolare personalit`: allo stile di Wajda, romantico, barocco, pieno di simboli e di connessioni mentali, realizzato con l'aiuto di collegamenti pittorici ha contrapposto uno stile che si mantiene più vicino, nella poetica, a quello che si definisce "nouvelle vague", intendendo però con esso non solo la sua edizione francese. Morgenstern ha saputo rifarsi ad una scuola precisa che non è soltanto una poetica, ma un modo di osservare e di percepire il mondo, inserendovi un suo accento personale per esprimere quella tematica intorno alla quale erano nate le migliori opere della "scuola polacca".

Jacek Fuksiewicz, La nuova ondata dei registi polacchi, "Filmcritica", n. 171, ottobre 1966.

Biografia

regista

Janusz Morgenstern

Regista e sceneggiatore. Nato il 16 settembre 1922 a Mikulince. Nel 1954 si laurea alla Scuola Superiore di Cinema di Lódz. Assistente alla regia di Opowiesc atlantycka (Racconto Atlantico, 1954) di W. Jakubowska, Kanal (I dannati di Varsavia, 1956) di A. Wajda, Prawdziwy koniec wielkiej wojny (La vera fine della grande guerra, 1957), di Kawalerowicz, Popiól i diament (Cenere e diamanti, 1958) e Lotna (1959) di A. Wajda. Dal 1978 direttore artistico del gruppo "Perspektywa". Dal 1967 insegnante alla Scuola di Cinema di Lódz.
Film: 1960: Do widzenia, do jutra (Arrivederci domani); Przygoda w terenie (L'avventura di viaggio) cm.; 1961: Jutro premiera (Domani la prima); Ambulans (Ambulanza), cm. doc.; 1963: Dwa zebra Adama (Le due costole di Adamo); 1964: Zycie raz jeszcze (La vita ancora una volta); Portret Leona Kruczkowskiego (Il ritratto di Leon Kruczkowski), doc. tv; Tadeusz Kulisiewicz (doc. tv); 1965: Potem nastapi cisza (Dopo segue il silenzio); 1965-1968: Stawka wieksza niz zycie (La posta più grande della vita) serie tv; 1967: Jowita; 1970: Kolumbowie (I colombi); 1972: Dama pikowa (La dama di picche) tv; Trzeba zabic te milosc (Bisogna uccidere questo amore); 1974: S.O.S. , serie tv; 1977: Polskie drogi (Le vie polacche), serie tv; 1979: Godzina "W" (L'ora "W"), tv; 1980: Mniejsze niebo (Un cielo minore); 1986: Bialy SMOK (Il drago bianco) co-regia J. Domaradzki.

Cast

& Credits

Regia: Janusz Morgenstern.
Sceneggiatura: Zbigniew Cybulski, Bogumil Kobiela, Wilhelm Mach.
Fotografia: Jan Laskowski.
Scenografia: Roman Mann, Ryszard Potocki.
Musica: Krzysztof KomedaTrzcinski.
Interpreti e personaggi: Teresa Tuszynska (Margueritte), Zbigniew Cybulski (Jacek), Grazyna Muszynska (Joasia), Jacek Fedorowicz (Jurek), Barbara Baranowska (ragazza del bar), Wlodzimierz Bielicki, Roman Polanski, Eleonora Kaluzynska, Romuald Freyer.
Produzione: "Kadr".

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