Nazione: Kazakhistan
Anno: 1957
Durata: 87'


Ecco finalmente un film polacco degno di un Renoir, Eroica, un'opera che mette a fuoco il carattere eroico e l'amara ironia della sorte polacca. Questo film è una vera rivelazione. Si tratta di due racconti, di due parti e di due temi musicali distinti: Scherzo alla polacca e Ostinato lugubre. Il primo tema si snoda attraverso le vicende dell'insurrezione di Varsavia, mentre il secondo si svolge nel disperato clima di un lager di prigionieri di guerra.
I due racconti, indipendenti per la diversit` dei loro personaggi, hanno in comune il periodo e il clima nel quale si svolgono quello dell'ultima guerra.
Il primo episodio mantiene pienamente il carattere di scherzo tanto nel suo "ritmo musicale" che nel susseguirsi delle sequenze ricche di contrasti e di toni diversi.
Il ritratto tragicomico del signor Górkiewicz, prescelto in un certo momento dalla storia nazionale e fatto suo eroe, ricorda nella sua tonalit` cromatica alcuni racconti di guerra di Jerzy Andrzejewski dove una risata amara rimbalza all'improvviso e si sperde fra problemi complessi e decisivi. Ma si tratta solo di una affinit` esteriore, perché nella sua sostanza lo Scherzo rimane pur sempre sul piano di una profonda tragicit`, sottolineata appunto dal violento contrasto dei lampi di comicit` che punteggiano l'opera. [...].
Ecco dunque un eroe niente affatto eroico, un eroe sconosciuto finora alla nostra arte. E per di più, questo personaggio rimane fedele a se stesso fino in fondo: un poco scapestrato, buontempone e razionalista come tanti altri suoi concittadini. Questo suo razionalismo, e soprattutto la sua capacit` di esercitare l'ironia su se stesso sono efficacemente rappresentati su un piano artistico dal regista del film. [...].
Il secondo racconto del film si mantiene invece su un piano di efficace liricit`. I partigiani prigionieri di guerra entrano nel lager, condotti dallo stesso maggiore che aveva preso parte insieme a Górkiewicz alle trattative con le truppe ungheresi. Ma il maggiore scompare subito per lasciare il posto a dei personaggi del tutto nuovi.
Due dei partigiani vengono assegnati alla squadra di ufficiali polacchi fatti prigionieri ancora al tempo della campagna di settembre 1939. La porta viene chiusa ed i due si trovano all'improvviso in un mondo allucinante ed irreale. I disegni tracciati un giorno sulle pareti non interessano più nessuno ed i volti celati fra le brande evitano di guardarsi l'uno con l'altro. E la camerata di gente all'orlo della follia, mentre dietro ai reticolati c'è il mondo normale dove dovrebbe trovarsi della follia, mentre al di l` dei reticolati c'è il tenente Zawistowski l'unico fuggiasco dal campo. La gente semiimpazzita del lager vive di questa leggenda. Ritorna ancora il problema dell'eroismo niente affatto eroico, ma questa volta vi manca il protagonista, perché il sedicente fuggiasco vive nascosto proprio nella soffitta della baracca. Il film di Munk e di Stawinski rappresenta veramente un'opera compiuta, densa di significato e di drammaticit`. Questo film è un chiaro sintomo che il grande cinema polacco è ormai nato, che è sorta una vera scuola cinematografica polacca. [...]

Aleksandr Jackiewicz, Eroica, "Conoscersi", n. 24, maggio 1958

Viene presentato anche l'episodio Con bravura o Zakonnica (La monaca), gi` concepito come prima parte del film, realizzato dal regista e poi non inserito nell'opera. Questo episodio fu mostrato per la prima volta dalla televisione polacca nel 1973.

Biografia

regista

Andrzej Munk

Regista, sceneggiatore e operatore. Cracovia 16 settembre 1921, Lowicz 20 settembre 1961. Studia architettura e legge all'Università di Varsavia. Nel 1950 si laurea alla Scuola Superiore di Cinema di Lódz, Dal 1950 al 1955 lavora come operatore alla Casa di Produzione dei Documentari (WFD), prima per cinegiornali poi per documentari. Dal 1957 al 1961 è insegnante alla Scuola di Cinema di Lódz. Muore in un incidente d'auto.
Film: 1949: Sktuka mlodych (L'arte dei giovani) cm. doc.; 1950: Zaczelo sie w Hiszpanii (È cominciato in Spagna), mm. doc.; 1951: Nauka blizej zycia (La scienza più vicina alla vita), cm. doc.; Kierunek Nowa Huta (Direzione Nowa Huta), cm. doc.; 1952: Poemat symfoniczny "Bajka" Stanislawa Moniuszki. Koncert w klubie fabrycznym Zakladow "Ursus" (Poema sinfonico "La fiaba" di Stanislaw Moniuszko. Concerto nel club di fabbrica degli stabilimenti "Ursus"), cm. doc.; Pamietniki chlopów (Diari di contadini), cm. doc.; 1953: Kolejarskie slowo (Parola di ferroviere), cm. doc.; 1954 Gwiazdy musza plonac (Le stelle devono ardere), mm. doc., co-regia W. Lesiewicz; 1955: Niedzielny poranek (Una domenica mattina), cm. doc.; Blekitny krzyz (La croce azzurra), mm.; 1956: Czlowiek na torze (Un uomo sui binari); 1957: Eroica. Symfonia bohaterska w dwóch czesciach (Eroica. Sinfonia eroica in due parti): I. "Scherzo alla Polacca", II. "Ostinato lugubre" (l'episodio "Con bravura", concepito come prima parte del film, non fu inserito nell'opera e fu mostrato per la prima volta in televisione nel 1973); 1958: Spacerek staromiejski (Passeggiata nella città vecchia), cm. doc.; 1959: Zezowate szczescie (La fortuna strabica); Polska kronika filmowa nr 52 A-B (Cinegiornale n. 52 A-B), cm. doc.; 1961: Pasazerka (La passeggera), interrotto a causa della morte del regista, montato sotto la direzione di W. Lesiewicz, distribuito nel 1963.

Cast

& Credits

Regia: Andrzej Munk.
Sceneggiatura: Jerzy Stefan Stawinski, dal suo racconto "Wegrzy".
Fotografia: Jerzy Wójcik.
Scenografia: Jan Grandys, Zdzilaw Kielanowski.
Musica: Jan Krenz.
Montaggio: Jadwiga Zajicelk e Miroslawa Garlicka.
Interpreti e personaggi: (Prima parte: "Scherzo alla polacca"): Edward Dziewonski (Dzidzius), Barbara Polomska (Zosia, sua moglie), Ignacy Machowski (capitano), Leon Niemczyk (ufficiale ungherese), Kazimierz Opalinski (comandante Mokotowa). (Seconda parte: "Ostinato lugubre"): Kazimierz Rudzki (Turek), Henryk Bak (Krygier), Mariusz Dmochowski (KorwinMakowski), Roman Mosowski (Szpakowski), Bogumil Kobiela (Dabecki), Józef Kosteki (Zak), Tadeusz Lomnicki (Zawistowski), Józef Nowak (Kurzawa), Wojciech Siemion (Marianek).
Produzione: "Kadr"
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