Yan zhi kou

A Hong Kong, nel 1936, una giovane prostituta si sente attratta da un suo cliente abituale, un uomo senza ambizioni che vive sotto l'influenza della sua ricca famiglia. I due si innamorano, ma i loro progetti di matrimonio vanno in fumo per l'opposizione della famiglia del protagonista che viene a conoscenza della professione della ragazza. La famiglia tenta di impedire a tutti i costi la relazione, ma i due innamorati continuano a frequentarsi. L'uomo, a cui vengono tagliati i viveri, deve trovare il mezzo per guadagnarsi qualcosa, per pagarsi il suo vizio di fumare l'oppio (in quel periodo le famiglie cinesi abbienti permettevano ai loro figli, soprattutto ai maschi, di fumare l'oppio, un mezzo per tenerli più legati ai vincoli familiari e maggiormente sotto controllo). Il giovane tenta diversi lavori, ma li perde tutti, mentre la ragazza, data la situazione, deve continuare a fare la prostituta. I due, disperati, decidono di suicidarsi: la donna muore, mentre il giovane sopravvive. Il loro piano, quello di unirsi finalmente in un'altra vita, dunque fallisce. La donna, dopo aver atteso invano l'amato, decide di tornare sulla terra per ritrovarlo. Secondo una credenza cinese la durata di un giorno nell'aldilà equivale a cinquant'anni sulla terra. Così quando la protagonista torna a Hong Kong siamo già nel 1980. La città è completamente cambiata e la donna rischia di perdersi, se in suo aiuto non accorressero un simpatico giornalista e la sua ragazza, una fotoreporter. La protagonista mette allora un annuncio, per ritrovare il suo uomo, sul giornale in cui lavora il giovane casualmente incrociato per strada.

"Il mio film è un melodramma: essenzialmente una storia di fantasmi vissuta da gente comune; una storia che mi ha offerto l'opportunità di esprimere il mio punto di vista sull'amore. Ho cercato costantemente, nei miei film, di manifestare il mio pensiero: nel primo film che ho realizzato ho cercato di mettere a fuoco quella che mi sembra la volubilità dominante nei matrimoni d'oggi. Nel mio secondo ho analizzato il modo di vivere di un gruppo di giovani di Hong Kong. La struttura di quest'ultimo film mi ha permesso di mettere a confronto le tradizioni sentimentali e romantiche del passato con le relazioni casuali, che invece si instaurano oggi." (Stanley Kwan)

Regia: Stanley Kwan (Kwan Kam Pang).
Sceneggiatura: Lee Pik Wah, Chiu Dai AnPing.
Fotografia: Bill Wong.
Scenografia: Ma Kwong Wing.
Montaggio: Cheung Yiu Chung.
Musica: Michael Lai.
Suono: Kwong Wai Hung.
Interpreti: Anita Mui, Leslie Cheung, Alex Man, Emily Chu, Irene Wan, Patrick Tse, Wong Yu, Hui Ying Hong, Lau Kar Wing, Tam Siu Hung, Chu Sui Tong.
Produzione: Golden Way Films Limited, 8 Hammer Hili Road, Kowloon, Hong Kong.
Vendita all'estero: Golden Communications Company Limited, 47 Greek Street, London W1V 5LQ Tel.: 014391431 Telex: 25828 GOLCOM.