Zan Boko

Questo film racconta la scomparsa di un piccolo villaggio dell'Africa Nera, che viene assorbito da un agglomerato urbano in piena espansione. Una comunità rurale caratterizzata da un proprio ritmo di vita e da una specifica visione del mondo sta per essere brutalmente travolta e per perdere la sua identità. Con l'universo urbano che si insedia su questo antico territorio rurale, compaiono nuovi valori, i rapporti sociali cambiano e i destini individuali e collettivi sono determinati da nuovi fattori. Il film getta uno sguardo ad un tempo sensibile e critico su questa trasformazione.

"Presso numerosi popoli africani esiste una pratica che è l'inumazione della placenta dopo la nascita di un bambino; questa inumazione, che è contornata da un rituale secolare scrupolosamente rispettato, costituisce il primo contatto del bambino con la terra nutrice, territorio degli avi e degli spiriti protettori della comunità. L'inumazione simbolizza dunque integrazione del neonato nella tradizione, nella storia e nella cultura del gruppo sociale al quale ormai appartiene e crea un patto quasi sacro di alleanza con la terra." (Gaston J.M. Kabore)

Regia e sceneggiatura: Gaston J.M. Kabore.
Fotografia: Sékou Ouedraogo.
Montaggio: Andrée Davanture, MarieJeanne Kanyala.
Musica: Georges T. Ouedraogo.
Suono: Issa Traoré, Joanny N. Traoré.
Interpreti e personaggi: Joseph Nikiema (Tinga), Colette Kabore (Nopoko), Celestin N. Zongo (Yabre), Hyppolyte Wangrawa (guardiano), JeanFrançois Ouedraogo (Roger Tougouri), Georgette Salambéré (Simone).
Produzione: Gaston J.M. Kabore.