COME LADRO. ANCHE LADRO DI ANIME (prima parte della trilogia: INVENTARIO DEGLI INVENTARI)

Straniero, viandante, nomadi, ladro, assassino, prigioniero, la fuga, fughe... La tour de la prison, inventario della prigione, inventario degli inventari, altrove la vita, la vita dove, ma la vita no, mercato, offerta, lo scambio... Sono questi i possibili titoli. Ma la prigione è il mondo. E "percepire l'altro, ogni essere umano immagine di se stessi come una prigione in cui abita un prigioniero, con tutto l'universo attorno". E ancora, "un viaggio è un frammento d'inferno", ma c'è chi sta fermo in casa, rinchiuso, sulla propria sedia ma viaggia ugualmente, come può, come riesce. Inventario di un sogno, dei sogni, illusioni ... Una volta credevo che, speravo, sognavo ... Adesso, ma è difficile, impossibile, non onesto, dire adesso. Io amo i grandi progetti, la vita come progetto. Il progetto fallito, ma in realt` non esiste fallimento. Questo primo film, un prologo, Come ladro. Anche ladro di anime, è parte di una trilogia in video e pellicola o trittico a cui sto lavorando e che vorrebbe inglobare più cose possibili, un progetto di più ore di visione in tre puntate: appunto, un Inventario degli inventari di fronte a una impossibile resa dei conti. Una sorta di via Crucis, se si può pensare a Cristo, anche. Raccontare per contrappunti, paralleli, diversit`, contrapposizioni, dualismo, opposizione, divergere e convergere, affinit` e differenza. Registrare il respiro, l'ansimo, il grido taciuto, il gemito, il singhiozzo, il gesto accennato, il sorriso, il riso, l'urlo che alla fine prorompe ma è subito soffocato. Fissare l'altrove e qui, un altro mondo altra vita ma più che altro la speranza la ricerca, ma anche la fuga le fughe e il ritorno possibile oppure obbligato. Ascoltare chi non parla, chi non ha imparato a parlare, chi non è andato a scuola. Tracciare un itinerario probabile, ancora confuso e sempre: inventario di quello che c'è o crediamo ci sia o vorremmo. La ragazza straniera che sta con orrore tra gli altri, la donna del mare che si fa fotografare, l'uomo che rema sulla sua barca, fermare le immagini, il tempo, strappare alla vita, rubare, ricreare nell'artificio quello che hai appena intravisto o vissuto o creduto di avere vissuto, sognato può darsi. Il film della ricerca dell'Identit`. Africa, Europa, Italia, Olanda, Belgio, Francia, Grecia, Amarynthos, Gao e Mopti, Dordrecht, Casalborgone, Chiavari, Torino... Altrove e qui, una volta e ora, con me e contro di me, in me e fuori di me, chi sono io, chi sei tu, chi sono loro ma è concesso, è possibile dire io dire tu dire gli altri. La domanda. Il delirio, tanti deliri, cercare un ordine, balbettare un discorso, il principio, il punto zero, partire dal punto zero, ritrovarsi a zero. E alla fine, "Partirò e andrò", lui lei disse. È partito, è partita un mattino presto, non c'era ancora il sole... "Il sole, il sole, dammi il sole!" mormorava lui lei... (Tonino De Bernardi).

Regia, sceneggiatura, fotografia e montaggio: Tonino De Bernardi.
Produzione: Tonino De Bernardi con l'aiuto dell'Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza di Torino.