Nazione: Italia
Anno: 1989
Durata: 100'


Un criminale salva la vita alla bambina di un giovane poliziotto, e, dopo aver commesso una rapina con omicidio, pretende da questi di aver protezione. Superando il conflitto tra riconoscenza e senso del dovere, il poliziotto decide di aiutare il criminale e quindi di nasconderlo nella sua casa, mentre moglie e figlia sono via. Arriva subito anche la donna del criminale. Con i due entra in casa la Trasgressione, cioè la menzogna, il disordine e la complicit`. Morale, pudore, etica professionale, nel giro di pochi giorni, sotto la spinta di intense emozioni, diventano per il poliziotto concetti lontani. La storia punta su questo inquietante ménage a tre e sulle implicazioni che ne derivano.

"Nella vita di ognuno di noi c'è in agguato la tragedia, come ben sapevano i greci dell'antichit` e come, purtroppo sempre più spesso, sperimentiamo noi moderni.
'Io ti ho dato una vita, e ora ne voglio una in cambio: la mia', dice il criminale al giovane poliziotto. E come nella tragedia dell'Alcesti di Euripide (citata in didascalia all'inizio del film), anche qui si tratta di una gioia (la figlia salvata) che comporta una pena (il ricatto del criminale). 'Non si può accettare l'una senza l'altra...', sentenzia il criminale. E in un'emblematica partita a scacchi: 'Importante è stare al gioco', vince chi sta al gioco. Il gioco è l'accettazione della vita, anche se è un gioco tragico nel quale le parti possono essere ribaltate. E infatti il poliziotto vive progressivamente, di fronte agli eventi che si compiono e si accavallano, il ribaltamento del proprio modo di essere e di pensare, ritrovandosi simile al suo antagonista. L'impatto con l'illecito, ovviamente, non è senza traumi e comporta un dannatissimo momento della verit`, cui lo guida cinicamente il suo indesiderato compagno. Ma tutto si compie nonostante tutto. Perché questa è la tragedia, quando ti colpisce.
Dal travaglio, tuttavia, si può anche uscire arricchiti. Il poliziotto infatti nel finale non segue più ciò che 'dovrebbe' fare, ma solo ciò che la coscienza gli suggerisce." (Corrado Franco)

Biografia

regista

Corrado Franco

Corrado Franco, 33 anni, torinese, nel 1980 ha realizzato il suo primo lungometraggio a soggetto Al riparo da sguardi indiscreti, che ha vinto il Premio Speciale della Giuria al Festival Internazionale di Bruxelles. Nel 1983 ha diretto il telefilm per la RAI L'ultima corsa. Nel 1986 ha costituito la società di produzione Sherpa Film e nel 1989 ha diretto e prodotto Corsa in discesa.

FILMOGRAFIA

Al riparo da sguardi indiscreti (1980), L'ultima corsa (1983), Corsa in discesa (1989).

Cast

& Credits

Regia: Corrado Franco.
Soggetto e sceneggiatura: Corrado Franco, liberamente ispirato al racconto Debt of Honor di Cornell Woolrich.
Fotografia: Luca Bigazzi, Carlo Rainero.
Musica: Adriano Maria Vitali.
Montaggio: Giorgio Venturoli.
Interpreti e personaggi: Rüdiger Vogler (criminale), Bruno Stori (ispettore di polizia), Debbie Jones (donna del criminale), Patrizia Terreno (moglie dell'ispettore), Astrid Raber (figlia dell'Ispettore), Michele Di Mauro e Alberto Olivero (colleghi dell'ispettore), Pietro Guzzo (uomo acqua minerale), Giuseppe Storiano (complice del criminale), Nanni Tormen (barista).
Produzione: Corrado Franco per Sherpa Film, in collaborazione con Rete Italia e con il concorso finanziario del Ministero del Turismo e dello Spettacolo.
Vendita all'estero: Flying Colours srl, via C. Alberto 53, Roma. Tel. 732294 738404, fax 733993.
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