Nazione: Italia
Anno: 1946
Durata: 78'


Nella rappresentazione della Tosca di Puccini si inserisce un episodio della resistenza di Roma poco prima dell'arrivo delle truppe alleate. Le due vicende sono continuamente intrecciate, ma predomina quella di attualit`. Il tenore, che aveva nascosto in casa un paracadutista inglese e che canta la Tosca in stato di arresto, sar` salvato al momento della morte di Cavaradossi dalla intelligenza e prontezza di spirito dei macchinisti e della fidanzata, che con lui sostiene la parte di Tosca.

Segnalazioni cinematografiche C.C.C., vol. XX, 1946

È bravo Carmine Gallone. Ha fatto anche lui il suo film come gli americani, con la stessa serena ingenuit`, la stessa baldanzosa incuria del verosimile, lo stesso imbrogliato lavorio d'effetti per arrivare al lieto fine con giuste nozze e bandiere spiegate delle Nazioni Unite.
Direi che in certo senso li supera, perché non c'è nemmeno da aspettare d'esser fuori dal cinema per accorgerci che vuol darcela ad intendere. Si capisce a volo che tutta la faccenda di Davanti a lui tremava tutta Roma non sta in piedi, con quelle S.S. germaniche, piuttosto sbrigative in realt` se ce ne rammentiamo bene, le quali, invece, pazientano che si dia all'Opera tutta la Tosca prima d'arrestare il tenore sospettato, nientemeno, di dar ricetto e man forte a un paracadutista inglese con radio da campo a disposizione, e ordini decisivi per i partigiani, nell'imminenza dell'offensiva.
Il tenore, alla fine, scappa. Ma ce ne vuole! Bisogna che, prima, i macchinisti, gli elettricisti, gli attrezzisti del teatro, mobilitati al completo sotto gli occhi di mezza compagnia d'armati, accomodino il motore di un camion, vadano fuori a far benzina, preparino una botola nel palcoscenico, mettano k.o. una sentinella per procurarsi, non si sa mai, anche un mitra. Con dei tedeschi a quel modo, in via Tasso o all'Hotel Regina ci sarebbero capitati soltanto i curiosi del luogo.
Anche l'analogia fra la Roma di Scarpia e la Roma di Kesserling si vede subito che è tirata per i capelli, e il parallelo tra i due disgraziati idilli quello vecchio del libretto e quello di adesso del copione risulta a prima vista escogitato apposta per rimettere a giorno il lamento di lei che visse d'arte, visse d'amore, non fece mai male ad anima viva e poi, il Signore te la rimunera così, nonché la di lui canora disperazione nel rimembrare giusto in punto di morte, i dolci baci, le languide carezze, le belle forme che disciogliea dai veli.
Alla robusta voce del cantante pensa Gino Sinimberghi. Anna Magnani provvede le belle forme e basta.

Carlo A. Felice, "Film", n. 32, 1946


In Davanti a lui tremava tutta Roma io facevo una particina, il macchinista del teatro che aveva segato certe assi del palcoscenico e faceva fuggire gli attori prima che arrivassero i tedeschi. Combinavo la fuga della Tosca e degli altri. Perché era una specie di Tosca sull'occupazione tedesca, negli ambienti dell'opera. Quando Gallone doveva girare gli veniva sempre il mal di testa: "Cachet! Cachet! Dio mio, che mal di testa!". Poi di colpo saltava su e il mai di testa se lo scordava, non ce l'aveva più. Ricordo che mi ha fatto ridere, come ha fatto ridere tutto il pubblico, il fatto che la Magnani cantasse l'opera, con la voce della Tebaldi, mi pare. Mi ricordo le risate alla prima! Gallone dirigeva in modo molto scolastico, da Centro Sperimentale diciamo, spiegava molto. Cercava sempre, pasticcione, non trovava mai i punti sul copione. Cambiava molto sul momento: "Allora qui facciamo così invece di così...". Era un periodo che andavano molto i film cantati.

Tino Scotti in L'avventurosa storia del cinema italiano, a cura di F. Faldini, G. Fofi, Feltrinelli, Milano 1979

Biografia

regista

Carmine Gallone

Cast

& Credits

Regia e soggetto: Carmine Gallone.
Sceneggiatura: Gherardo Gherardi, Carmine Gallone, Gaspare Cataldo.
Fotografia: Anchise Brizzi.
Scenografia: Gastone Medin.
Musica: Giacomo Puccini.
Montaggio: Nicolò Lazzari.
Interpreti e personaggi: Anna Magnani (Ada), Tito Gobbi (Marco), Gino Sinimberghi, Edda Albertini, Hans Hinrich, Tino Scotti.
Produzione: Excelsa Film.
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