Anno: 1969
Durata: 167'


L'anarchico Osugi Sakae fu assassinato l'episodio è reale da un ufficiale nel 1923, insieme ad una delle compagne della sua vita, Noe. Il tempo narrativo del film oscilla tra quel fatale 1923 e il 1969 (e viceversa, con salti, tappe intermedie e andirivieni continui), anno in cui un'altra coppia di giovani militanti militanti del libero amore e militanti della lotta politica, come la coppia Osugi/Noe cerca di riscoprire le matrici di quella lontana rivolta l'eros e di quel massacro. Eiko e Wada fanno come rivivere ai redivivi per la finzione cinematografica Osugi/Noe (e a Itsuko, l'altra donna legata all'avventura dell'anarchico) le loro stesse ansie e angosce. Eiko, microfono alla mano, interroga la defuntapresente Noe, testimone di un passato atroce che ancora rispecchia l'atrocit` del presente. E Itsuko, vestita secondo la moda anni '20, prende uno di quei treni avveniristici così frequenti oggi a Tokyo per poi rientrare nel passato a bordo di un riksciò che la scarica davanti alla casa di Osugi. Assistiamo poi, nella teatralizzazionemimesi del passato messa in atto da Eiko e Wada, alla quadruplice iterazione della morte di Osugi, in forme e luoghi diversi, essendo essa il culmine di un'esperienza contraddittoria nella quale Eiko e Wada cercano di rintracciare almeno un filo di verit`, politica ed erotica insieme. Da chi è stato ucciso Osugi? Dalla sua donna? O dalla sua amante? O si è suicidato? O è stato effettivamente ucciso da un poliziotto, come vorrebbe la verosimiglianza storica ?

Sergio Arecco in Dizionario universale del cinema, a cura di Fernaldo Di Giammatteo, Editori Riuniti, Roma 1984, p. 340


Il rivoluzionario giapponese Osugi Sakae è la figura centrale del film di Yoshida Yoshishige Erosu purasu gyakusatsu. L'anarchico Osugi si opponeva alla propriet` privata e, dato che la monogamia rientrava in questa categoria, era un fautore del libero amore. In un periodo della sua esistenza egli ebbe una relazione continuativa con tre donne diverse: Hori Yasuko, Masaoka Itsuko e Ito Noe. Quest'ultima venne assassinata assieme a Osugi dalla polizia militare, durante il periodo caotico successivo al grande terremoto del 1923.
Yoshida narra la storia di questo personaggio storico intersecandola alla rappresentazione della vacuit` con cui la gioventù contemporanea insegue il libero amore. La figura centrale di tale sottointreccio è una studentessa che sta conducendo una ricerca sul periodo Taisho (19121926) e in particolare sul libero amore praticato da Osugi. Ad un certo punto la studentessa intervista una giovane donna, che si immagina sia nata dal legame fra Osugi e Ito Noe ma che ovviamente non è nata più di cinquant'anni prima. Lo svolgimento surreale di questa scena suggerisce che gli eventi storici possono essere filtrati attraverso l'immaginazione di questa studentessa, avvicinandosi dunque all'attualit` contemporanea.
Yoshida ritrae Osugi come una figura malinconica, ridotta all'inattivit` politica dalla tenace oppressione del periodo in cui viveva. Per Osugi la rivoluzione non andava considerata semplicemente in termini di riforma politica, ma significava anche la completa liberazione di tutte le emozioni umane. In una scena con Sakai Toshihiko, un rivoluzionario socialista, Osugi dichiara: "Voglio arrivare al culmine dell'esistenza. In quell'istante potremo cogliere l'estasi della libert`. Abbiamo bisogno di coraggio individuale e dello scoppio di uno sciopero generale provocato da un fervore appassionato. Solo allora i lavoratori saranno veramente liberi dalla schiavitù millenaria. Solo allora potranno diventare i protagonisti della storia e dei suoi valori".
Sakai replica in modo canzonatorio (creando un gioco di parole a partire da sei, che in giapponese significa vita, ma anche sesso): "Non puoi essere serio, mio caro Osugi. Ciò che stai dicendo non va al di l` della sessualit` e della letteratura. Sembra che tu stia propugnando una filosofia di vita (sei), ma qualcuno sostiene che il sei a cui ti riferisci sia il sesso".
Nella scena successiva Osugi spiega a Masaoka Itsuko la sua idea di libero amore.
"Devo averti detto le stesse cose quando mi sono innamorato di te. Ho una moglie, Yasuko, una donna all'antica, senza istruzione, ma che ha il temperamento adatto per essere moglie di un rivoluzionario. L'ho investita di molti oneri. La amo. Come amo te, allo stesso modo".
"Tu ami anche Noe allo stesso modo. E questo non mi crea problemi. Sono veramente felice per te".
"Bene, credo che noi quattro potremo andare d'accordo. Ma dobbiamo rispettare tre condizioni".
"Quali?".
"Primo, tutti devono essere finanziariamente indipendenti. Secondo, dobbiamo vivere in case separate. Terzo, dobbiamo rispettare la libert` di ciascuno e ciò include, naturalmente, la libert` sessuale".
Itsuko non replica.
"Ho molti amici prosegue Osugi ma nessuno di loro si è mai sentito trascurato dato che io mi rapporto a tutti nello stesso modo. Anche il nostro amore potr` vivere sulle stesse basi di eguaglianza e libert`".
Per la studentessa e per lo stesso regista, l'esistenza pericolosa condotta da Osugi nella societ` Taisho fu generata da queste idee, idee per cui veniva persino criticato da rivoluzionari come Sakai Toshihiko. Sebbene il suo pensiero politico non sia più valido, le sue idee sul libero amore hanno ancora una loro attualit`, se viste in relazione all'emancipazione economica della donna. Ma mentre Osugi pensava che il reciproco riconoscimento di un'esistenza indipendente avrebbe portato alla libert`, le donne coinvolte non accettavano questa situazione, che provocava in loro intensa gelosia. La rivalit` fra le donne culminò nel ferimento di Osugi, a opera di Ito Noe. Questo avvenimento costituisce il climax del film e Yoshida lo tratta in modo surreale, dimostrando la sua originalit` e nel contempo sollevando un problema importante.
Se è un fatto storico che Masaoka Itsuko (ma questo non è il suo vero nome) colpì Osugi procurandogli serie ferite, nel film si avanza l'ipotesi che la donna attaccò solo la visione rivoluzionaria dell'amante. A questo proposito, l'ipotesi che sia stata Ito Noe a ferirlo è plausibile, dal momento che era stata maggiormente influenzata dalle sue idee. Itsuko inoltre suggerisce che Osugi era conscio della portata delle loro azioni, e allora si può supporre che egli, con l'aiuto delle due donne, abbia tentato di suicidarsi proprio per questi motivi.
La rivoluzione è il rovesciamento del sistema costituito. Ma coloro che prendono il potere divengono come i loro predecessori e dunque non si attua alcun cambiamento. Di conseguenza, se un rivoluzionario cerca di inseguire la rivoluzione a tutti i costi, alla fine deve negare se stesso. Il medesimo discorso vale per il libero amore. Rifiutando un monopolio del sesso, ci si assicura la libert` sessuale. Ma in seguito ci si trova in una situazione in cui vi è libera competizione sessuale. Nonostante Osugi sostenesse di amare le tre donne allo stesso modo, non fu in grado di realizzare veramente tale assunto. Anche se visse questa situazione, dal punto di vista delle sue idee era come se un uomo ricco monopolizzasse più donne, mentre uno povero aveva Oroblemi a trovarne una. Questa insistenza sulla libert` sessuale portò a una lotta disperata fra le donne: Itsuko ferì la moglie di Osugi, Yasuko, mentre Noe in seguito si scagliò contro entrambe, ferendole. Questa lotta le rese sempre più desiderose di possesso esclusivo, ovvero di un monopolio dell'oggetto amato, un desiderio che si pensava avessero abbandonato.
Questo atteggiamento è particolarmente vero per Noe, che ricercò la liberazione più delle altre. Come disse lo stesso Osugi, Noe uscì vincente dalla competizione e assunse il ruolo della moglie, ma questo era ciò che egli detestava maggiormente, dato che il possesso di un essere umano contraddice la libert`. Nel periodo in cui Noe raggiunse il desiderio più esasperato per il possesso esclusivo, fu anche ossessionata dalla visione della propria morte unita a quella di Osugi, un modo per esorcizzarla, dal momento che al culmine di una scena surreale la donna ci ricorda che nella verit` dei fatti storici fu proprio lei ad essere uccisa assieme a Osugi. Inoltre, nella scena in cui Noe bacia sulla fronte Osugi ormai morto, la donna rivela che il suo desiderio di possesso per l'altro era vissuto con pari intensit` da Osugi e che dunque aveva dovuto ucciderlo per liberarsi da tale vincolo. La libert`, per Noe, poteva essere raggiunta solo a scapito di quella di Osugi e questa non è altro che una contraddizione. Se ogni individuo insiste a voler raggiungere una libert` assoluta ne scaturir` solo una violenta competizione in cui le persone forti vinceranno e quelle deboli soccomberanno. E non sapremo mai quando i deboli si vendicheranno. Entra a questo punto in campo l'idea "tutti gli uomini sono uguali". Le parole "libert`" e "eguaglianza" sono spesso pronunciate insieme, come fossero inseparabili, eppure sono concetti contraddittori.
La teoria del libero amore propugnata da Osugi fu messa in pratica col pretesto di vivere un uguale amore per più donne. Ma in realt` si trasformò ben presto in una libera competizione amorosa che portò a una catena di dispute egoistiche e di atti vendicativi che inevitabilmente limitò le parti in causa. In breve, il desiderio di maggiore libert` condusse a una condizione esattamente opposta.
Il desiderio di uscire vittorioso, o per lo meno di non essere superato dagli avversari, probabilmente stravolse il valore dell'oggetto conquistato. Noe si è probabilmente chiesta perché dovesse darsi così da fare pur di conquistare l'amore di Osugi e nel contempo perché egli fosse così importante. E dunque forse la donna giunse a ferire Osugi più per il desiderio di monopolizzare il suo amore che non per essere libera. Il suo atto, probabilmente, è anche una manifestazione della vanit` competitiva di una donna che vuole superare la sua avversaria, Itsuko, i cui sentimenti verso Osugi erano veramente possessivi.
Quando Yoshida analizza il concetto di libert`, arrivando alla conclusione che a un certo punto esso può trasformarsi esattamente nel suo opposto, ciò non distoglie i protagonisti del film dai loro obiettivi. Quando essi realizzano che la libert` assoluta è nel contempo un'assoluta autonegazione, la loro unica risorsa sembra essere il suicidio o un comportamento autodistruttivo.
L'analisi di Erosu purasu gyakusatsu potrebbe concludersi qui se non fosse per il sottointreccio del film, che affronta il problema del libero amore vissuto da alcuni giovani d'oggi. In questo caso si tratta di un atteggiamento fatuo, vuoto dal momento che una volta arrivati alla relazione sessuale, essi smarriscono ogni sogno di ricevere qualcos'altro dal loro partner Per ogni individuo l'altro sesso non è un mero oggetto sessuale, ma anche un ideale di ordine domestico, una fonte di onore o gloria, un senso di sicurezza, un sostegno psicologico o spirituale, e così via; e tutti questi sogni o ideali probabilmente si cristallizzano nell'emozione amorosa. E così il sesso libero è connesso alla perdita di ideali nei confronti del partner Tale problema è più importante di quello relativo alla libera competizione in amore, e a ciò allude nella prima parte del film Tsuji Jun, poeta bohémien e primo marito di Ito Noe. [...]
I grandi temi affrontati nei precedenti film di Yoshida tornano in Erosu purasu gyakusatsu, in cui si pone questa domanda: cosa rimane quando è negata ogni idea di libert` e di relazione idealizzata? La risposta è Eros, che spinge gli individui verso un desiderio di libert` sconfinata che porta al l'auto neg azione. In alcuni suoi film, Yoshida aveva ritratto donne in crisi che temevano di smarrire i loro ideali. Poi ci aveva mostrato un aspetto della vita moderna: la perdita di fiducia negli altri, l'individualismo e la costante diminuzione di coesione all'interno della famiglia e della societ`. Infine, in Erosu purasu gyakusatsu, attraverso il ritratto di Ito Noe, una donna spinta dall'ideale appassionato di una libert` totale, Yoshida ci pone la terrificante domanda: come sar` la civilt` futura senza più ideali nelle relazioni umane?

Sato Tadao, Currents in Japanese Cinema, Kodansha International, Tokyo 1982, pp. 939

Biografia

regista

Yoshishige Yoshida

Cast

& Credits

Regia e soggetto: Yoshida Yoshishige.
Sceneggiatura: Yamada Masahiro, Yoshida Yoshishige.
Fotografia: Hasegawa Genkichi.
Scenografia: Ishii Kyomori.
Montaggio: Watanabe Shiro.
Musica: Ichiyanagi Toshi.
Interpreti e personaggi: Okada Mariko (Ito Noe), Hosokawa Toshiyuki (Osugi Sakae), Kusunoki Yuko (Masaoka Itsuko), Takahashi Etsushi (Tsuji Jun), Yagi Masako (Hori Yasuko).
Produzione: Gendai Eigasha, A.T.G.
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