8° FESTIVAL INTERNAZIONALE CINEMA GIOVANI
Proposte: Indipendenti

FISH-EYES. OVVERO UN INTERVENTO IN RITARDO PER IL CONVEGNO CINEMA INDIPENDENTE IN OCCASIONE DI CINEMA GIOVANI 1989


Nazione: Italia
Anno: 1990
Durata: 55'


Ciò che sta alla base di questo lavoro, al di l` dell'intento polemico, è un antico e grande amore per il cinema. In particolare il cinema cosiddetto classico. Quel cinema che sempre di più (a parte lodevoli e isolatissime eccezioni) è visibile solo attraverso la mediazione invadente dell'elettrodomestico catodico. Mediazione invadente: taglio laterale e verticale delle inquadrature, sovrapposizioni di marchi e i vituperatissimi spot. Orari incredibili (e fluttuanti: per la disperazione di chi voglia videoregistrare qualcosa!), improvvise sparizioni o spostamenti. Ma, anche, come qualcuno ha detto "il più grande cineclub di massa".
"Rispettando" quest'impostazione forzata, Fisheyes esplora, attraverso la tecnica del collage video (in questo caso rispettosa comunque, a differenza di ben noti altri, dei tempi e dei ritmi interni ai film citati), il problema della produzione delle immagini e della loro corretta visibilit`. Senza rinunciare, in qualit` di autore, a qualche coup de théâtre per arricchire il contesto. Ma si sa, è una malattia (Alberto Signetto).

Nel collegare e sviluppare le impressioni, il film, almeno a prima vista, è legato più di ogni altra cosa alla razionalit` e alle forme di genere più banale. Esso sembra rendere immediatamente visibile l'anima e fare del pensiero un vissuto. In realt` l'interpretazione di ogni singolo gesto dipende dalla chiarezza dei mezzi a disposizione dello spettatore: la comprensione dell'azione cresce quanto più l'azione è indifferenziata (esattamente come nel teatro, dove tale caratteristica è ritenuta altamente drammatica). La forza espressiva aumenta quindi con la povert` di espressione, e la struttura per generi non è nient'altro che l'indicatore che rende più evidente, irrigidendola, la tipicit` della vita stessa (Robert Musil da Osservazioni su una nuova drammaturgia del film, marzo 1925).

Biografia

regista

Alberto Signetto

Alberto Signetto (Córdoba, Argentina, 1954) si occupa di cinema e comunicazione dal 1970. È tra i fondatori della cooperativa Artkino (distribuzione cinematografica: Wenders, Lang, Wajda, Sanders e altri) e, nel 1984, della società di produzione cinematografica e televisiva Rosebud Company. Due anni dopo è direttore per l'Italia di Eurovip (European Video Indipendent Producers), con sede a Bruxelles. Lavora come regista dal 1982. Dal 1992 collabora con la cooperativa Index.

FILMOGRAFIA

Cogliere un paese (1983), Weltgenie (1988), Fish-Eyes (1990), Gli ultimi giorni dell'Umanità (1991), The Final Kick (1994), Milano, 25 aprile 1994 (1994), Riflessioni sull'alluce (1995), Govi a Gavi (1996/1997), "... who dreamt and made incarnate gaps in Time & Space through images juxtaposed" (1998), Architetture olivettiane a Ivrea (1999), Escuela de Langa - Appunti per un film (1998/2000), Operazione S/F (2000), Don't Forget (2000), Venti anni prima, i cieli della Grecia (doc, 2004).

Cast

& Credits

Regia: Alberto Signetto.
Produzione: Rosebud Company, via Cavour 35, Torino.
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