8° FESTIVAL INTERNAZIONALE CINEMA GIOVANI
Retrospettiva - Nuovo cinema giapponese degli anni '60

MURI SHINJU. NIHON NO NATSU

JAPANESE SUMMER: DOUBLE SUICIDE
di Nagisa Oshima
Nazione: Giappone
Anno: 1967
Durata: 98'


Nejiko è una ragazza di diciotto anni. Per caso incontra "Uomo". Lui desidera morire, cosa che Nejiko non riesce a capire. Lo porta su una spiaggia e cerca di sedurlo, ma "Uomo" non reagisce. Arriva un gruppo di banditi che cominciano a scavare nella sabbia. Nejiko e "Uomo" vengono presi e portati in una casa abbandonata. […] Mentre Nejiko tenta inutilmente di fuggire, impaurita dalla strana atmosfera della stanza, un giovane studente entra per rubare un fucile: è "Ragazzino" che viene preso immediatamente da uno dei banditi. Fra loro c'è "Giocattolo", che ha con sé un fucile, e "TV". Nonostante i tentativi di Nejiko, nessuno sembra voler fare all'amore con lei. "TV" informa che c'è in città un criminale straniero armato di fucile. La notizia eccita "Ragazzino". "Uomo" chiede a "Giocattolo" di ucciderlo. Allora "Ragazzino", ormai su di giri, scarica il fucile su "Uomo", ma i proiettili non esplodono. "Uomo" dice al ragazzo che aspetterà mezz'ora perché venga riparato il fucile, se "Ragazzino" intende ancora ucciderlo. Allora Nejiko decide in questa mezz'ora di fare all'amore con "Uomo". Questa volta "Uomo" accetta, ma essi vengono disturbati dalla notizia che i capi della banda sono stati arrestati dalla polizia. […] Nejiko, "Uomo", "Giocattolo", "TV" e "Ragazzino" escono dalla casa e raggiungono il luogo dove lo straniero si nasconde. Vogliono unirsi a lui. Sono circondati dalla polizia. Nejiko strizza l'occhio allo straniero per sedurlo ma non ci riesce. Nel sole accecante dell'estate, "TV" spara alla fine allo straniero. "Ragazzino" è colpito da un proiettile vagante. "TV" è ucciso da "Uomo". Nejiko e "Uomo" sono gli unici sopravvissuti.
"Uomo" abbraccia con forza Nejiko e comincia a sparare violentemente sui poliziotti. "Uomo" finalmente accetta Nejiko sotto l'esplodere dei proiettili, ma in quel momento i colpi della polizia li colpiscono entrambi.

AA.VV., Nagisa Oshima, Mostra Internazionale del Nuovo Cinema, Pesaro 1971, Quaderno informativo n. 27, p. 85


Oshima Nagisa, in questo film, descrive l'immagine di una certa città del Giappone caduta nel panico a causa di alcuni maniaci assassini che vi si sono radunati ad uno ad uno, provenendo da luoghi diversi. Il regista, con questa descrizione, spera che il Giappone apra gli occhi sulla propria realtà. Si pone cioè in condizioni analoghe a quelle dei profeti biblici che annunciano a gran voce la distruzione della civiltà depravata. [...]
Ciò che in questo film può provocare una sensazione di disagio, sono le azioni e le parole del personaggio chiamato Otoko ("Uomo"), interpretato da Sato Kei. Questi avendo abbandonato di nascosto il proprio paese è quel che si dice una persona "svanita nel nulla". Quando vede la silhouette di un cadavere disegnata sull'asfalto dell'autostrada o quando trova un foro scavato, della stessa forma, in un terreno brado ai margini del fiume, egli vi si sdraia sopra. La premonizione di morte, in lui, è più intensa che negli altri e sembra che egli sia ossessionato da un pensiero: "In che modo sarà ucciso?". Se si trattasse soltanto dell'immagine di una persona ossessionata dall'idea di come dovrà morire, questo ci sarebbe già familiare, come ad esempio nel film Yukoku (Patriottismo) di Mishima Yukio. Ma credo che in questo film si veda per la prima volta una persona ossessionata dall'idea di come sarà uccisa. Non è possibile non restarne sconcertati.
Otoko crede nell'esistenza di una persona che lo ucciderà; quando per la prima volta si troverà faccia a faccia con costui, pensa che nell'occhio dell'altro potrà vedere iniziare a formarsi la propria immagine. Quando vede una persona assetata di sangue non fugge via, ma al contrario, proprio allora, fa in modo di rendere chiaro che è proprio lui quello che deve essere ucciso, e si avvicina. Questo modo di agire è a dir poco eccentrico, ma in realtà potrebbe anche essere un fatto naturale.
Ci piace infatti vedere le atrocità della guerra del Vietnam, o le fotografie degli effetti devastanti della bomba atomica. Ci piace vedere le rivolte dei negri d'America o le grandi scene di massacro nei film di "yakuza". Se si sente dire che in giro c'è un pazzo furioso che spara sulla gente, subito i curiosi ed oziosi fanno ressa per vederlo. Questo accade perché, in quell'occasione, ci si crea semplicemente l'illusione di essere in un'oasi di sicurezza tutta per noi; ma se in realtà si rimovesse questa illusione, si può supporre che ognuno di noi si comporterebbe come questo strano personaggio chiamato "Uomo".

Sato Tadao, "Kinema Junpo", numero speciale, ottobre 1967

Biografia

regista

Nagisa Oshima

Nagisa Ōshima (Tamano, Giappone, 1931 - Fujisawa, Giappone, 2013) è considerato uno dei maestri del cinema giapponese. Esponente della cosiddetta nuberu bagu, ha raccontato le contraddizioni della società nipponica del secondo dopoguerra, in cui il crescente materialismo si affiancava alla rigida osservanza di regole secolari, generando ossimori e conflitti insanabili. Tra i suoi titoli più importanti, Racconto crudele della giovinezza (1960), Il cimitero del sole (1960), Notte e nebbia in Giappone (1960), La cerimonia (1971), Ecco l’impero dei sensi (1976), vero caso mediatico a causa degli espliciti contenuti sessuali, L’impero della passione (1978), premio per la migliore regia a Cannes, e Furyo (1983), vincitore di un Bafta per la migliore colonna sonora. Ha chiuso la carriera con Tabù - Gohatto (1999), presentato in concorso a Cannes. Nel 2009 il Torino Film Festival gli ha dedicato una retrospettiva completa.

FILMOGRAFIA

Seishun zankoku monogatari (Racconto crudele della giovinezza, 1960), Taiyō no hakaba (Il cimitero del sole, 1960), Nihon no yoru to kiri (Notte e nebbia in Giappone, 1960), Etsuraku (Il godimento, 1965), Muri shinju: Nihon no natsu (Japanese Summer: Double Suicide, 1967), Koshikei (Death by Hanging, 1968), Gishiki (La cerimonia, 1971), Ai no korīda (Ecco l’impero dei sensi, 1976), Ai no bōrei (L’impero della passione, 1978), Merry Christmas Mr Lawrence (Furyo, 1983), Max mon amour (Max amore mio, 1986), Gohatto (Tabù - Gohatto, 1999). 

Cast

& Credits

Regia: Oshima Nagisa.
Sceneggiatura: Tamura Tsutomu, Sasaki Mamoru, Oshima Nagisa.
Fotografia: Yoshioka Yasuhiro (Scope).
Luci: Sano Takeharu.
Scenografia: Toda Jusho.
Montaggio: Uraoka Keiichi.
Musica: Hayashi Hiraku.
Suono: Nishizaki Hideo.
Assistente alla regia: Yasui Osamu.
Interpreti e personaggi: Sakurai Keiko (Nejiko), Sato Kei ("Otoko", [Uomo]), Toura Rokko ("Terebi", [TV]), Mizoguchi Shunsuke (braccio destro di "Terebi"), Tenoyama Taiji ("Omocha", [Giocattolo]), Tamura Masakazu (il ragazzino), Komatzu Hosei ("Oni", [Orco]), Kanze Hideo ("Oniisan", [Fratello]), Fukuda Yoshiyuki ("Kareshi", [Signor Lui]), Ashida Tetsuo ("Himeji", [nome di una città giapponese]), Ozawa Bunya ("Matsuyama", [nome di città]), T. Clay (il "Demone dal fucile").
Produzione: Nakajima Masayuki per Sozosha.
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