Nazione: Giappone
Anno: 1967
Durata: 103'


L'l1 febbraio 1967 un gruppo di liceali giunge a Tokyo per sostenere l'esame di ammissione a varie facolt` universitarie. Uno di loro, Nakamura, durante le prove d'esame, sente di essere sessualmente attratto da una ragazza che siede al posto n. 469. Si confida col compagno Ueda, con cui riesce a scoprire il nome della ragazza: Mayuko. Finiti gli esami, non sapendo cosa fare, Nakamura e Ueda, insieme ad altri due ragazzi, si mettono a girovagare per la citt` in cerca del locale "Lawrence" a Shinjuku. Per strada incontrano Otake, un loro ex insegnante, con la sua donna, Takako. Eccitati da Takako seguono la coppia, finché incontrano tre ragazze, anch'esse reduci dagli esami: Sanae, Tomoko e Kaneda (quest'ultima coreana). Otake porta tutti quanti in un locale dove comincia a cantare canzoni sconce. Mentre i ragazzi si sentono sempre più eccitati, Nakamura pensa con insistenza alla ragazza incontrata durante gli esami, Mayuko. Usciti dal locale, dopo che i ragazzi e le ragazze si sono sistemati in una locanda, Nakamura, recatosi a casa di Otake, trova quest'ultimo steso a terra, ubriaco, mentre il gas fuoriesce dalla stufa. Nakamura si mette a cantare una canzone sconcia e non fa nulla per aiutare Otake. La mattina successiva le ragazze, disgustate dalle avance dei ragazzi, si recano da Otake. L'uomo è morto. Nakamura, interrogato dalla polizia, sostiene che la stufa era accesa quando aveva visto Otake l'ultima volta. Il gruppo di amici si ritrova alla stazione di Ueno. I ragazzi, eccitati nel vedere le compagne in lacrime, immaginano di violentarle. Scoperto poi dove abita Mayuko, la ragazza che ha colpito Nakamura, si recano a casa sua. Con loro è anche Kaneda, la ragazza coreana, che si mette a cantare una canzone sconcia. Alcuni ragazzi, eccitati, conducono Kaneda in una casa vicina e la violentano. A casa di Mayuko Nakamura e i suoi amici confessano alla ragazza di averla violentata nelle loro fantasie. Mayuko invita Nakamura a mettere in atto quello che ha osato semplicemente pensare.
La giornata volge al termine. I ragazzi cantano le canzoni di Otake come in delirio, mentre conducono Mayuko nell'aula universitaria che è stata il teatro di molte delle loro fantasie sessuali. La ragazza viene fatta distendere su una cattedra. Nakamura, dolcemente, comincia a stringerle il collo...


Proprio in questi giorni viene riproposto nelle sale il film Nihon no yoru to kiri (Notte e nebbia del Giappone, 1960) di cui Nihon shunka ko è una versione "1967". In un periodo privo di ideali politici, un gruppo di giovani vaga di qua e di l`, come fosse alla ricerca di un nemico reale da combattere a mani nude. Man mano che la storia procede vengono messi a nudo i pensieri più intimi di questi ragazzi. Da un punto di vista drammatico queste due opere non presentano alcuno spunto originale; tuttavia, per l'odio e il rancore che esprimono nei confronti dell'epoca marcia in cui sono ambientate, possiedono entrambe una forza non indifferente. Al contrario della gioventù di Nihon no yoru to kiri, composta da un'élite di studenti che si ritengono all'avanguardia, quella di Nihon shunka ko è formata da un piccolo gruppo di semplici studenti, pieni di desideri erotici repressi che non hanno altra arma se non le parole di una canzone popolare sconcia. Questa differenza corrisponde al cambiamento avvenuto nella societ` durante i sette anni che dividono la realizzazione dei due film. Tre studenti che devono affrontare l'esame di ammissione all'Universit` vanno a zonzo per una Tokyo coperta di neve e si imbattono in un gruppo di dimostranti che manifestano contro il "Kigensetsu" (il giorno dell'imperatore). Questi dimostranti issano una bandiera che ha il caratteristico "sol levante" della bandiera nipponica, colorato però di nero, e avanzano silenziosamente e mesti tenendo alta sopra le teste un'urna. Durante l'inverno le giornate di Tokyo raramente sono fredde e nevose, e si può ben dire che sia stata una gran fortuna riuscire a realizzare le riprese proprio durante quella giornata di neve. La sensazione di gelo, che quella neve autentica trasmette, trasforma in un'immagine particolarmente intensa il risentimento di quegli studenti che hanno dipinto di nero il sole della bandiera giapponese. I tre protagonisti probabilmente nutrono un sentimento d'invidia nei confronti dei dimostranti, ma nello stesso tempo provano anche del disprezzo e dello sdegno. Questa contraddizione viene colta nelle azioni e nei movimenti dei giovani che sembra si guardino attorno timidamente, conversando sottovoce.
Che cosa sono queste canzoni sconce che si sentono nel film? Non sono altro che motivi di persone sconfitte, fallite, ma sono anche le canzoni di guerra di questi individui che sono stati sconfitti. Sono canzoni di critica immaginaria contro persone "in criticabili". Inoltre sono canzoni con le quali gli stessi sconfitti cercano complicit` fra i loro simili. In una locanda, il professore delle scuole superiori, interpretato dall'attore Itami Ichizo, insegna delle canzoni sconce, a cui mescola motivi di guerra, ai sette studenti, ragazzi e ragazze, compagni di Araki Ichiro. La scena è molto bella, così come lo sono la bandiera col cerchio nero all'inizio del film, i dipinti appesi alle pareti della locanda, e, in generale, tutti gli effetti simbolici, i colori, le immagini, che hanno un significato ben definito e una forza particolarmente intensa. Il lavoro dello scenografo Toda Jusho è stato di grande importanza per la riuscita dell'opera. Fra le cose più fresche e vivide del film ci sono infatti il sole nascente della bandiera giapponese che emerge di continuo; la splendida casa in stile occidentale dove abita la ragazza che nell'immaginazione dei ragazzi viene violentata, e quindi la scena della stessa ragazza che, in abiti coreani, canta una canzone sconcia manifestando così il suo appartenere al gruppo degli sconfitti.

Sato Tadao, "Kinema Junpo", numero speciale, aprile 1967

Biografia

regista

Nagisa Oshima

Nagisa Ōshima (Tamano, Giappone, 1931 - Fujisawa, Giappone, 2013) è considerato uno dei maestri del cinema giapponese. Esponente della cosiddetta nuberu bagu, ha raccontato le contraddizioni della società nipponica del secondo dopoguerra, in cui il crescente materialismo si affiancava alla rigida osservanza di regole secolari, generando ossimori e conflitti insanabili. Tra i suoi titoli più importanti, Racconto crudele della giovinezza (1960), Il cimitero del sole (1960), Notte e nebbia in Giappone (1960), La cerimonia (1971), Ecco l’impero dei sensi (1976), vero caso mediatico a causa degli espliciti contenuti sessuali, L’impero della passione (1978), premio per la migliore regia a Cannes, e Furyo (1983), vincitore di un Bafta per la migliore colonna sonora. Ha chiuso la carriera con Tabù - Gohatto (1999), presentato in concorso a Cannes. Nel 2009 il Torino Film Festival gli ha dedicato una retrospettiva completa.

FILMOGRAFIA

Seishun zankoku monogatari (Racconto crudele della giovinezza, 1960), Taiyō no hakaba (Il cimitero del sole, 1960), Nihon no yoru to kiri (Notte e nebbia in Giappone, 1960), Etsuraku (Il godimento, 1965), Muri shinju: Nihon no natsu (Japanese Summer: Double Suicide, 1967), Koshikei (Death by Hanging, 1968), Gishiki (La cerimonia, 1971), Ai no korīda (Ecco l’impero dei sensi, 1976), Ai no bōrei (L’impero della passione, 1978), Merry Christmas Mr Lawrence (Furyo, 1983), Max mon amour (Max amore mio, 1986), Gohatto (Tabù - Gohatto, 1999). 

Cast

& Credits

Regia: Oshima Nagisa.
Sceneggiatura: Tamura Tsutomu, Sasaki Mamoru, Tajinna Toshio, Oshima Nagisa.
Fotografia: Takada Akira (Scope/ Eastmancolor).
Luci: Nakamura Akira.
Scenografia: Toda Jusho.
Montaggio: Uraoka Keiichi.
Musica: Hayashi Hikaru.
Suono: Nishizaki Hideo.
Assistente alla regia: Yasui Osamu.
Interpreti e personaggi: Araki Ichiro (Nakamura Toyoaki, studente), Iwabuchi Koji (Ueda Hideo, studente), Kushida Kazumi (Hiroi Katsumi, studente), Sato Hiroshi (Maruyama Koji, studente), Tajima Kazuko (Fujiwara Mayuko), Itami Ichizo (prof. Otake), Koyama Akiko (Tanigawa Takako), Yoshida Hideko (Kaneda Sachiko, studentessa), Masuda Hiroko (Ikeda Tomoko, studentessa).
Produzione: Nakajima Masayuki per Sozosha.
Menu