Anno: 1965
Durata: 96'


Scelta come ragazza di piacere per l'esercito giapponese, durante la guerra sinogiapponese, Harumi viene inviata in Manciuria, presso una piccola guarnigione di frontiera. Durante il giorno va a letto con la truppa, la sera con i sottufficiali e la notte con gli ufficiali. Ben presto Harumi si innamora, ricambiata, di un soldato semplice, Mikami. Un giorno, per stare con lei, Mikami si allontana di soppiatto dal suo posto ma viene scoperto e messo agli arresti. Mentre Mikami è in prigione, Harumi viene torturata dal tenente Narita, pazzo di gelosia. Quando i Cinesi attaccano la guarnigione, Mikami viene scarcerato. Harumi va alla sua ricerca e lo trova solo e ferito. Poi vengono catturati dai Cinesi che si prendono cura delle ferite di Mikami. I Cinesi devono ritirarsi ed offrono a Mikami la possibilit` di seguirli, ma l'uomo rifiuta così viene abbandonato in una grotta, insieme a Harumi. Una pattuglia giapponese li ritrova. Mikami viene arrestato come disertore, Harumi rispedita a prostituirsi.
Harumi supplica il tenente Narita di far scarcerare Mikami. Il tenente Narita invece di esaudire il desiderio di Harumi ordina al sergente di prendere tre uomini, far uscire Mikami di prigione e ucciderlo in una zona deserta. Ma gli uomini si rifiutano di uccidere Mikami. Prima che possa farlo direttamente il sergente, si ha un altro attacco dei Cinesi.
Durante la battaglia Mikami e Harumi si ritrovano. La ragazza implora Mikami di fuggire insieme. Ma Mikami si fa dare la bomba a mano (di cui la ragazza si era impossessata in precedenza) e le manifesta il desiderio di uccidersi per trovare una morte onorevole, preferibile all'infamia di disertore. Mentre Mikami aspetta che la bomba gli scoppi in mano, Harumi gli getta le braccia al collo. Quando la bomba esplode, di lei restano soltanto i sandali.

AA.VV., Cinema giapponese degli anni '60 , Mostra Internazionale del Nuovo Cinema, Pesaro 1972, Quaderno informativo n. 42, pp. 734

Shunpu den, diretto da Suzuki Seijun e prodotto dalla Nikkatsu, è un film che ha suscitato un certo interesse. Suzuki è un regista di film curiosi e disperati, nei quali spesso mostra sentimenti eccentrici e anormali. Anche quest'ultimo lavoro differisce completamente dallo stile semplice e chiaro di Akatsuki no dasso (Diserzione all'alba, 1950) di Taniguchi Senkichi, un film antibellico e a favore della giustizia, che si basava sullo stesso soggetto originale. Il film di Suzuki è molto più ombroso e osceno, eccede nel sadomasochismo, ma benché l'intera struttura sia un po' scricchiolante e lacunosa, alla fine, dall'interno di questo insieme estetico disordinato, filtra un certo senso di amarezza spirituale. Nella versione di Taniguchi Senkichi veniva affermata la verit` antimilitarista e antibellica enfatizzando il ruolo dell'odioso ufficiale Ozawa Ei. Nel finale, il soldato Ikebe Ryo e la prostituta Yamaguchi Yoshiko, mentre stanno fuggendo attraverso il deserto, muoiono sotto la raffica di mitragliatrice sparata selvaggiamente dall'ufficiale. Nella versione di Suzuki Seijun, il tenente Tamagawa Isao è ancora più sadico di Ozawa Ei, come si vede ed esempio nella scena in cui spoglia la donna, ma, in parallelo a tale sadismo, è ritratto anche il masochismo della prostituta e del soldato. I due alla fine si suicidano insieme con una granata, mentre l'uomo grida: "Lunga vita all'imperatore!". In precedenza, l'uomo stava per essere giustiziato segretamente da un sottufficiale "per salvaguardare l'onore del reparto": nel momento in cui il sottufficiale alza con decisione la sciabola, l'uomo si volta improvvisamente sollevando il volto verso il suo carnefice. L'attore che interpreta il soldato è Kawachi Tamio e la sua espressione, in quel momento, è eccezionale. È l'ideale espressione estetica della riprovazione che nasce da una condizione miserabile e oscura.

Sato Tadao, "Bungetsu", n. 4, aprile 1965

Biografia

regista

Seijun Suzuki

Suzuki Seijun (Tokyo, Giappone, 1923) studia cinema presso l'Accademia di Kamakura e inizia a lavorare come assistente alla regia. Debutta nel 1956 e diventa celebre per i suoi film del genere «yakuza» innovati e parodistici. Dopo La farfalla sul mirino (1967) viene espulso dalla casa di produzione per cui lavora, la Nikkatsu, e riprende a girare solo nel 1977, anche se il grande ritorno al cinema è con Zigeunerweisen (1980), che testimonia un talento artistico raro nel cinema giapponese. Nel 1991 è premiato a Berlino con Yumeji (1991) e con Pistol Opera è presente a Venezia nel 2001.

FILMOGRAFIA

Ore ni Kaketa Yatsura (High- Teen Yakuza, 1962), Yaju no seishun (Youth of the Beast, 1963), Hana to doto (The Flower and the Angry Waves, 1964), Shunpu den (Story of a Prostitute, 1965), Tôkyô nagaremono (Deriva a Tokyo, 1966), Kenka erejii (Elogia della Lotta, 1966), Koroshi no rakuin (La farfalla sul mirino, 1967), Hishu monogatari (Tale of Sorrow and Sadness, 1977), Ana no kiba (The Fang in the Hole, 1979), Tsigoineruwaizen (Zigeunerweisen, 1980), Kageroza (Heat-Haze Theater, 1981), Kapone oi ni naku (Capone Cries a Lot, 1985), Yumeji (1991), Kekkon (1993), Pisutoru opera (Pistol Opera, 2001), Operetta tanukigoten (Princess Raccon, 2005).

Cast

& Credits

Regia: Suzuki Seijun.
Soggetto: Tamura Taijiro
Sceneggiatura: Takaiwa Hajime.
Fotografia: Nagatsuka Kazue.
Luci: Takashima Masahiro.
Scenografia: Kimura Takeo.
Montaggio: Suzuki Akira.
Musica: Yamamoto Naozumi.
Interpreti e personaggi: Kawachi Tamio (Mikami), Nogawa Yumiko (Harumi), Tamagawa Isao (il tenente Narita), Hatsui Kotoe, Ozawa Shoichi, Matsuo Kayo, Imai Kazuko, Wakaba Legumi.
Produzione: Nikkatsu.
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