Anno: 1961
Durata: 87'


Mizuta, un losco individuo, si rivolge a Okami per assoldare un killer professionista che elimini la giovane Mana. La ragazza, che vuole vendicare la morte del padre avvenuta in circostanze misteriose, sta infatti raccogliendo prove contro di lui. Okami mette Mizuta in contatto con una gang di otto killer. Dato che si deve scegliere il migliore di loro, viene ingaggiata una gara: l'incarico verr` affidato a chi riuscir` a centrare, con un colpo di pistola, il berretto del vincitore di una corsa di cavalli. Ma la scelta alla fine non cade su nessuno degli otto professionisti, bensì su Ishida, un abile tiratore dilettante.
Gli otto killer sdegnati, decidono di far fuori Ishida, ma per errore uccidono il loro agente Okami. Ishida nel frattempo, colpito dalla bellezza innocente della vittima predestinata, Mana, indaga sul passato di Mizuta. Scoppia anche un amore segreto e pericoloso fra Ishida e uno degli otto killer, la bella Nagisa. Raccolte delle prove compromettenti contro Mizuta, Ishida si precipita a casa di Mana, ma la ragazza è sparita, rapita da Mizuta e dalla banda dei killer con l'eccezione di Nagisa. Ishida riesce a raggiungere la banda, che viene accerchiata da una squadra di poliziotti prontamente giunta sul luogo. Catturati i furfanti, si scopre che Ishida è in realt` un poliziotto in incognito.


Al suono dell'imponente preludio del Guglielmo Tell fanno la loro comparsa, uno dopo l'altro, alcuni tiratori scelti che colpiscono la mela posata sul capo di un ragazzo. Mentre ci si chiede il significato di questo prologo, ecco apparire il titolo del film. È un titolo con un ritmo, una grafica e un design particolarmente belli. A guardarlo, insieme al prologo, sembra promettere un film interessante e subito risveglia il nostro interesse per la storia che sta per essere raccontata.
Un appaltatore, che ha fatto fortuna grazie a delle frodi, decide di assoldare un killer per eliminare la segretaria privata dell'editore capo di una rivista scandalistica, venuta a conoscenza del suo segreto. L'agente dei killer ha intenzione di affidare l'incarico a colui che risulter` il più abile tra il gruppo degli otto killer, ma la gara di tiro al bersaglio viene vinta da un giovane sconosciuto a cui viene così assegnato l'incarico dell'omicidio. Ma questo giovane s'innamora, a sua volta riamato, della giovane donna che dovrebbe uccidere e deve così fronteggiare gli otto killer.
Così descritto, il film potrebbe far pensare a una violenta storia di gangster; si tratta invece della parodia di uno "sporco imbroglio" dove il talento della rappresentazione di Shinoda Masahiro colpisce profondamente, così come la sceneggiatura di Terayama Shuji. L'idea del film riporta alla mente in più punti Zazie dans le metro (Zazie nel metro, 1960) di Louis Malle. La gang, che porta pericolose armi da fuoco, cammina fianco a fianco accalcandosi sullo schermo, è la sua morale a guidare la storia. Nei recenti film giapponesi non c'è nulla di insolito, ma in questo caso si dipinge con uno stile volutamente illogico una realt` altrettanto illogica, entrando in questo modo in contatto con l'universo di Malle.
I film di gangster non dovrebbero essere accolti favorevolmente, tuttavia qui, fin dall'inizio, mentre si viene condotti nella dimensione favolistica di un mondo perverso, viene alla luce uno spirito critico che ha preso a prestito la forma della parodia.
L'agire umano supera la teoria e progredisce liberamente e rapidamente nello spazio come nel tempo. Le ellissi sono numerose e il lavoro della cinepresa si rivela, di tanto in tanto, eccezionale nella sua originalit`. Il senso cinematografico e l'immaginazione di Shinoda Masahiro si rivelano nell'acutezza e nella rapidit` di questo film sorprendentemente veloce. Un abile talento lo si può riconoscere anche in soli dieci minuti, ben sapendo che c'è comunque il rischio che questo talento si abbandoni al virtuosismo, giaccia nell'inoperosit` o ritorni alla normalit`. Il merito del film sta nell'aver saputo costruire delle sensazioni cinematografiche a partire dalla realt` rappresentata. Lasciano tuttavia un po' a desiderare le scene in interni, nonostante la scrupolosa e sensibile elaborazione di spazi convenzionali, e la direzione degli attori, forse anche a causa dell'inesperienza di questi ultimi. La scena in cui l'appaltatore (Sugai Ichiro) parla con il capo redattore della rivista scandalistica (Nishimura Akira), nel bel mezzo di un combattimento di galli e di nascosto agli ospiti, i quali erano stati invitati col pretesto di una festa di compleanno, non è particolarmente riuscita e manca di vivacit`. Inoltre è un peccato che l'armonico andamento del film declini nella seconda met` e che sia considerevolmente lenta la scena di suspense durante la quale gli otto killer finiscono per sparare al loro agente che avevano scambiato per il giovane protagonista.
Questo film, per il tono elevato dello stile, non è come le opere che descrivono con crudo realismo il mondo dei killer, bensì ne è fino in fondo una parodia. Il gusto del divertimento di Shinoda emerge con piacere facendoci scoprire nel cinema giapponese un'opera insolitamente personale. Shinoda ha saputo coltivare il proprio talento con successo.

Oka Toshio, "Kinema Junpo", n. 280, marzo 1961

Biografia

regista

Shinoda Masahiro

Cast

& Credits

Regia: Shinoda Masahiro.
Sceneggiatura: Terayama Shuji.
Fotografia: Kosugi Masao.
Luci: Izumikawa Yoshio.
Scenografia: Umeda Chiyoo.
Musica: Yamamoto Naozumi.
Suono: Tanaka Toshio.
Interpreti e personaggi: Kawazu Yusuke (Ishida), Iwashita Shima (Mana), Honoo Kayoko (Nagisa), Sugai Ichiro (Mizuta), Uchida Ryohei, Watanabe Fumio, Mizushima Hiroshi, Morozumi Keijiro, Mitsui Koji, Hirao Masaki, Kosaka Kazuya.
Produzione: Shochiku.
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