Nazione: UK
Anno: 1964
Durata: 85'


Inseguiti dai fan, Paul, John, George e Ringo prendono un treno per Londra, dove sono attesi per uno spettacolo televisivo. Sono accompagnati dal loro manager Norm, preoccupatissimo, dal suo assistente Shake e dal nonno di Paul. Il nonno semina apposta ovunque spunti di discordia, tanto per aggravare le preoccupazioni di Norm. A Londra, i ragazzi prima vanno in un club invece di restare nel loro albergo, e poi continuano a sparire durante le prove. Finalmente, spronato dal nonno, che sottolinea gli inconvenienti dell'essere un idolo degli adolescenti, Ringo scompare. Dopo una ricerca frenetica, tutti e quattro tornano allo studio, e lo spettacolo viene completato. Tutto ricomincia da capo, non appena i quattro partono per la loro scrittura successiva.

Biografia

regista

Richard Lester

Nato a Filadelfia, USA, nel 1932. Nel 1955, dopo alcune esperienze come regista televisivo, Lester lascia gli Stati Uniti per trasferirsi in Gran Bretagna, dove diventerà uno dei registi più caratteristici e più importanti degli anni '60. Il suo nome è indissolubilmente legato ai fasti musical-cinematografici della swinging London, non solo perché dirige sue film interpretati dai Beatles (Hard day's Night e Help!), ma in quanto è il regista che meglio rende l'atmosfera al tempo stesso divertente e trasgressiva, allegra e impegnata che fa di Londra il punto di riferimento per i giovani di tutto il mondo.

I suoi film sono realizzati con grande cura formale (la stessa che fa di Lester uno dei più apprezzati registi pubblicitari del periodo) e con un attento sento dello spettacolo; contemporaneamente, si prestano a considerazione più profonde. È il caso di The Mouse on the Moon, divertente racconto di fantapolitica; di The Kneck, sull'anticonformismo giovanile che sconquassa la vecchia Gran Bretagna; e soprattuto di How I Won the War, interpretato da John Lennon, violenta satira antimilitarista. Negli anni '70, Lester ironizza su un classico della letteratura d'appendice (The Three Musketeers), prende in giro la nobiltà decaduta (Royal Flash), dirige Sean Connery  valorizzandone la recitazione in due storie agrodolci (Robin e Marian e Cuba). Dopo aver diretto due episodi (i migliori) del kolossal di successo Superman, è tornato alla regia con Get Back!, ottimo film-concerto sulla tournée mondiale dell'ex-Beatke Paul McCartney (Stefano Della Casa).

FILMOGRAFIA

The Running, Jumping and Standing Still (Il film che corre, salta e sta fermo) cm, 1959

It's A Trad, Dad!, 1961
The Mouse on the Moon (Mani sulla luna), 1963
A Hard Day's Night (Tutti per uno), 1964
The Knack (Non tutti ce l'hanno), 1965
Help! (Aiuto!), 1965
A Funny Thing Happened on the Way to Forum (Dolci vizi al foro), 1966
How I Won the War (come ho vinto la guerra), 1967
Petulia (Id), 1968
The Bed Sitting Room (Il monolocale), 1969
The Three Mosketeers -  The Queen's Diamonts (I tre moschettieri), 1973
The Three Mosketeers - Milady's Revenge (Milady), 1974
Juggernaut (id.), 1974
Royal Flash (Royal Flash - L'eroico fifone), 1975
Robin and Marian (Robin e Marian, 1976)
The Ritz (id.), 1976
Butch Cassidy and Sundance: the Early Days (Il ritorino di Butch Cassidy e Kid), 1978
Cuba (id.), 1979
Superman II (id.), 1980
Superman III (id.), 1984
Finder Keepers (Il treno più pazzo del mondo), 1985
Get Back! (id), 1991


Dichiarazione

regista

"I Quattro stavano crescendo ed il mondo si accorgeva di loro; il cinema, allora il più diffuso dei mass media, fu efficace e potente veicolo di un rivoluzionario modo di comunicare e di essere. Walter Shenson, il produttore, riuscì a combinare in modo dirompente la miscela Beatles, Lester, Owen: la struttura semidocumentaristica si rivelò perfetta cornice nella quale inscrivere la irriverente vitalit` dei Quattro, contenitore duttile per le invenzioni di una fetta di societ` che cominciava a prendere coscienza di sé, rifiutando con allegria i valori precostituiti. È sorprendente scoprire quante intuizioni si sono concretizzate in quel film: stilistiche, con l'uso continuo di inquadrature e punti di vista inconsueti, legate da un montaggio certo debitore alla Nouvelle Vague, libero però dalle implicazioni ideologiche che accompagnarono le opere francesi, e narrative, dalla invenzione di quello che verr` poi chiamato videoclip (Can't Buy Me Love e I Should Have Know Better ne sono insuperati esempi) ad una libert` di racconto che fa della trama un pretesto e non un fine. La complicit` tra i poco più che ventenni Beatles e il quarantenne Lester origina così un'opera del tutto sincera, priva forse della complessit` di molto del cinema contemporaneo, capace tuttavia di fornirci una istantanea genuina e veritiera di un momento irripetibile, la cui onda lunga ancora lambisce il nostro modo di essere." (Marco I. Zambelli, All You Need Is Beatles in Beatles, a cura di F. Bianchi, G. Castaldo, M.I. Zambelli, Reggio Emilia, Comune di Reggio Emilia, 1988, p. 33)

Cast

& Credits

Regia: Richard Lester.
Sceneggiatura: Alun Owen.
Fotografia: Gilbert Taylor.
Montaggio: John Jympson.
Scenografia: Ray Simm.
Costumi: Julie Harris.
Direzione musicale: George Martin.
Canzoni: John Lennon, Paul McCartney.
Suono: H.L. Bird, Stephen Dalby.
Interpreti: John Lennon (John), Paul McCartney (Paul), George Harrison (George), Ringo Starr (Ringo), Wilfrid Brambell (il nonno), Norman Rossington (Norm), John Junkin (Shake), Victor Spinetti (il direttoreregista televisivo), Kenneth Haigh (l'uomo della pubblicit`), Anna Quayle (Millie), Deryck Guyler (il sergente di polizia), Richard Vernon (un viaggiatore pomposo), Michael Trubshawe (il direttore del club), Eddie Malin (il cameriere).
Produzione: Walter Shenson per la Proscenium Films
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