9° FESTIVAL INTERNAZIONALE CINEMA GIOVANI
Retrospettiva - Nuovo cinema inglese 1956-1968
How I Won the War
di Richard Lester
Il tenente Goodbody, che è ufficiale nonostante le sue umili origini, è posto al comando del terzo squadrone del Quarto Moschettieri. In Egitto, gli è affidata una missione importante: penetrare per 300 miglia nelle linee nemiche per allestire un campo da cricket che impressioni le personalità che attraverseranno la zona alla fine degli scontri. Abbandonato dai suoi uomini, Goodbody vaga sconsolato nel deserto, finché non li ritrova. La squadra si mette in marcia verso il proprio obiettivo. Abbatte un aereo nemico, che si rivela poi inglese; recupera il rullo per il campo da cricket quando viene rubato da una squadra di italiani giocatori di calcio; non riesce a far saltare un deposito di munizioni tedesco. Ogni volta, muore almeno uno degli uomini. Quando il campo è finito, le personalità non ne sono per nulla impressionate. In un'altra fase della guerra, Goodbody, durante un attacco notturno sul Reno, viene fatto prigioniero da Odlebog, che comanda sull'ultimo ponte rimasto in piedi sul Reno. I due diventano amici e, quando la vittoria degli alleati appare inevitabile, Odlebog, invece di far saltare il ponte, lo vende a Goodbody, subito prima di essere schiacciato dai carri armati nemici. Dopo la guerra, Goodbody organizza una rimpatriata per i suoi uomini nella sua casa nei sobborghi. Ma si presenta solo il Moschettiere Malinconico, forse l'unico sopravvissuto.
"Come Heller in Catch 22, Lester non vuole solo convincerci dell'orrore della guerra, ma costringerci a una specie di complicità in questo orrore. Quando ridiamo all'assurdità degli eccessi patriottici di Goodbody, e quando gli incidenti si trasformano bruscamente da farsa in tragedia, è come se noi, ridendo quando avremmo dovuto arrabbiarci, ne condividessimo la responsabilità morale… Il film ha i suoi momenti migliori quando fa la parodia di altri film di guerra: il tema di Lawrence d'Arabia fornisce un contrappunto ironico ai vagabondaggi di Goodbody nel deserto, e la sua patetica mezza dozzina di uomini avanza faticosamente mentre una versione fischiata di Colonel Bogey si fa più forte nella colonna sonora. Ma per lo più, si ha la sensazione che Lester abbia addentato un boccone troppo grosso per lui." ("Monthly Film Bulletin", n. 406, novembre 1967, p. 169)
Biografia
regista
Richard Lester
Nato a Filadelfia, USA, nel 1932. Nel 1955, dopo alcune esperienze come regista televisivo, Lester lascia gli Stati Uniti per trasferirsi in Gran Bretagna, dove diventerà uno dei registi più caratteristici e più importanti degli anni '60. Il suo nome è indissolubilmente legato ai fasti musical-cinematografici della swinging London, non solo perché dirige sue film interpretati dai Beatles (Hard day's Night e Help!), ma in quanto è il regista che meglio rende l'atmosfera al tempo stesso divertente e trasgressiva, allegra e impegnata che fa di Londra il punto di riferimento per i giovani di tutto il mondo.
FILMOGRAFIA
The Running, Jumping and Standing Still (Il film che corre, salta e sta fermo) cm, 1959
Cast
& Credits
Sceneggiatura: Charles Wood, dal romanzo di Patrick Ryan.
Fotografia (Eastman Colour): David Watkin.
Montaggio: John Victor Smith.
Scenografia: Philip Harrison, John Stoll.
Costumi: Dinah Greet.
Musica: Ken Thorne.
Suono: Les Hammond.
Effetti speciali: Eddie Fowlie.
Interpreti: Michael Crawford (Goodbody), John Lennon (Gripweed), Roy Kinnear (Clapper), Lee Montague (Transom), Jack MacGowran (Juniper), Michael Hordern (Grapple), Jack Hedley (il Moschettiere Malinconico), Karl Michael Vogler (OdIebog), Ronald Lacey (Spool), James Cossins (Drogue), Ewan Hooper (Dooley), Alexander Knox (il generale americano), Robert Hardy (il generale britannico), Sheila Hancock (l'amica di Mrs. Clapper), Charles Dyer (l'uomo con i pantaloni penzolanti), Bill Dysart (il paracadutista), Paul Daneman (il comandante), Peter Craven (l'ufficiale di stato maggiore), Jack May (Toby), Richard Pearson (il vecchio di Alamein), Pauline Taylor (la donna nel deserto), John Ronane (il marconista), Norman Chappell (il soldato di Alamein), Bryan Pringle (il giornalista), Fanny Carby (Mrs. Clapper).
Produzione: Richard Lester, Denis O'Dell per la Petersham Films.