Nazione: UK
Anno: 1967
Durata: 110'


Il tenente Goodbody, che è ufficiale nonostante le sue umili origini, è posto al comando del terzo squadrone del Quarto Moschettieri. In Egitto, gli è affidata una missione importante: penetrare per 300 miglia nelle linee nemiche per allestire un campo da cricket che impressioni le personalità che attraverseranno la zona alla fine degli scontri. Abbandonato dai suoi uomini, Goodbody vaga sconsolato nel deserto, finché non li ritrova. La squadra si mette in marcia verso il proprio obiettivo. Abbatte un aereo nemico, che si rivela poi inglese; recupera il rullo per il campo da cricket quando viene rubato da una squadra di italiani giocatori di calcio; non riesce a far saltare un deposito di munizioni tedesco. Ogni volta, muore almeno uno degli uomini. Quando il campo è finito, le personalità non ne sono per nulla impressionate. In un'altra fase della guerra, Goodbody, durante un attacco notturno sul Reno, viene fatto prigioniero da Odlebog, che comanda sull'ultimo ponte rimasto in piedi sul Reno. I due diventano amici e, quando la vittoria degli alleati appare inevitabile, Odlebog, invece di far saltare il ponte, lo vende a Goodbody, subito prima di essere schiacciato dai carri armati nemici. Dopo la guerra, Goodbody organizza una rimpatriata per i suoi uomini nella sua casa nei sobborghi. Ma si presenta solo il Moschettiere Malinconico, forse l'unico sopravvissuto.

"Come Heller in Catch 22, Lester non vuole solo convincerci dell'orrore della guerra, ma costringerci a una specie di complicità in questo orrore. Quando ridiamo all'assurdità degli eccessi patriottici di Goodbody, e quando gli incidenti si trasformano bruscamente da farsa in tragedia, è come se noi, ridendo quando avremmo dovuto arrabbiarci, ne condividessimo la responsabilità morale… Il film ha i suoi momenti migliori quando fa la parodia di altri film di guerra: il tema di Lawrence d'Arabia fornisce un contrappunto ironico ai vagabondaggi di Goodbody nel deserto, e la sua patetica mezza dozzina di uomini avanza faticosamente mentre una versione fischiata di Colonel Bogey si fa più forte nella colonna sonora. Ma per lo più, si ha la sensazione che Lester abbia addentato un boccone troppo grosso per lui." ("Monthly Film Bulletin", n. 406, novembre 1967, p. 169)

Biografia

regista

Richard Lester

Nato a Filadelfia, USA, nel 1932. Nel 1955, dopo alcune esperienze come regista televisivo, Lester lascia gli Stati Uniti per trasferirsi in Gran Bretagna, dove diventerà uno dei registi più caratteristici e più importanti degli anni '60. Il suo nome è indissolubilmente legato ai fasti musical-cinematografici della swinging London, non solo perché dirige sue film interpretati dai Beatles (Hard day's Night e Help!), ma in quanto è il regista che meglio rende l'atmosfera al tempo stesso divertente e trasgressiva, allegra e impegnata che fa di Londra il punto di riferimento per i giovani di tutto il mondo.

I suoi film sono realizzati con grande cura formale (la stessa che fa di Lester uno dei più apprezzati registi pubblicitari del periodo) e con un attento sento dello spettacolo; contemporaneamente, si prestano a considerazione più profonde. È il caso di The Mouse on the Moon, divertente racconto di fantapolitica; di The Kneck, sull'anticonformismo giovanile che sconquassa la vecchia Gran Bretagna; e soprattuto di How I Won the War, interpretato da John Lennon, violenta satira antimilitarista. Negli anni '70, Lester ironizza su un classico della letteratura d'appendice (The Three Musketeers), prende in giro la nobiltà decaduta (Royal Flash), dirige Sean Connery  valorizzandone la recitazione in due storie agrodolci (Robin e Marian e Cuba). Dopo aver diretto due episodi (i migliori) del kolossal di successo Superman, è tornato alla regia con Get Back!, ottimo film-concerto sulla tournée mondiale dell'ex-Beatke Paul McCartney (Stefano Della Casa).

FILMOGRAFIA

The Running, Jumping and Standing Still (Il film che corre, salta e sta fermo) cm, 1959

It's A Trad, Dad!, 1961
The Mouse on the Moon (Mani sulla luna), 1963
A Hard Day's Night (Tutti per uno), 1964
The Knack (Non tutti ce l'hanno), 1965
Help! (Aiuto!), 1965
A Funny Thing Happened on the Way to Forum (Dolci vizi al foro), 1966
How I Won the War (come ho vinto la guerra), 1967
Petulia (Id), 1968
The Bed Sitting Room (Il monolocale), 1969
The Three Mosketeers -  The Queen's Diamonts (I tre moschettieri), 1973
The Three Mosketeers - Milady's Revenge (Milady), 1974
Juggernaut (id.), 1974
Royal Flash (Royal Flash - L'eroico fifone), 1975
Robin and Marian (Robin e Marian, 1976)
The Ritz (id.), 1976
Butch Cassidy and Sundance: the Early Days (Il ritorino di Butch Cassidy e Kid), 1978
Cuba (id.), 1979
Superman II (id.), 1980
Superman III (id.), 1984
Finder Keepers (Il treno più pazzo del mondo), 1985
Get Back! (id), 1991


Cast

& Credits

Regia: Richard Lester.
Sceneggiatura: Charles Wood, dal romanzo di Patrick Ryan.
Fotografia (Eastman Colour): David Watkin.
Montaggio: John Victor Smith.
Scenografia: Philip Harrison, John Stoll.
Costumi: Dinah Greet.
Musica: Ken Thorne.
Suono: Les Hammond.
Effetti speciali: Eddie Fowlie.
Interpreti: Michael Crawford (Goodbody), John Lennon (Gripweed), Roy Kinnear (Clapper), Lee Montague (Transom), Jack MacGowran (Juniper), Michael Hordern (Grapple), Jack Hedley (il Moschettiere Malinconico), Karl Michael Vogler (OdIebog), Ronald Lacey (Spool), James Cossins (Drogue), Ewan Hooper (Dooley), Alexander Knox (il generale americano), Robert Hardy (il generale britannico), Sheila Hancock (l'amica di Mrs. Clapper), Charles Dyer (l'uomo con i pantaloni penzolanti), Bill Dysart (il paracadutista), Paul Daneman (il comandante), Peter Craven (l'ufficiale di stato maggiore), Jack May (Toby), Richard Pearson (il vecchio di Alamein), Pauline Taylor (la donna nel deserto), John Ronane (il marconista), Norman Chappell (il soldato di Alamein), Bryan Pringle (il giornalista), Fanny Carby (Mrs. Clapper).
Produzione: Richard Lester, Denis O'Dell per la Petersham Films.
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