Nazione: Italia
Anno: 1991
Durata: 85'


Una televisione privata ha indetto un premio di centottanta milioni per mettere in scena il racconto La ragazza del mattino di un famoso scrittore. Vince il premio una giovane filmmaker, Luce, sostenuta dai critici che per l'occasione si reca a Roma. E mentre il produttore Gerri cerca di far decollare economicamente l'operazione, la regista, miope e visionaria, cerca il personaggio chiave del racconto. Ma il produttore è perseguitato dai creditori e non riesce ad aumentare il budget, e la regista non riesce a staccarsi dalle sue visioni e dalla figura materna. Così l'oggetto del desiderio viene continuamente spostato nella giostra di difficolt` per scontare almeno i centottanta milioni del premio, sulla carta fino a che la sceneggiatura non sar` ultimata, e per rendere verosimile l'intreccio del film. Quando la situazione precipita e Luce è costretta a rinunciare al film, pur avendo riconosciuto il personaggio chiave che era lì tra loro, sotto gli occhi di tutti, resta però il testamento della madre: nuova e paradossale speranza per Gerri, e per Luce riconoscimento della propria crescita e monito a resistere.

"L'Aria in testa come velleitarismo di un certo modo di essere ma anche come lampo dell'immaginazione. Immaginazione, non fantasia (v. Gramsci).
L'Aria in testa come recitar cantando, e stonando, allegria di naufragi. Una jam session: perché quanti avevo fatto recitare senza laurea d'accademia (monache, barboni e detenute) mi accusavano di non avere io lo stesso coraggio. Era un conto che dovevo chiudere a costo di perderci. E poi perché credo negli scivolamenti, nel grezzo necessario più che nel levigato non necessario. E quanto più possibile ognuno reciti se stesso, meglio la propria controfigura.
Critica del sottobosco 'creativo' ma anche ironia: intelligenza dello sforzo di storicizzare ogni esperienza, anche quelle che sembrano nascere puramente per caso. Un poeta in forma di madre che qui non fa poesia ma racconta ad una bambina come si può decifrare l'esistenza: naturalmente secondo un codice cifrato.
Dei video periodicamente interrompono il racconto come schegge pubblicitarie qui in omaggio all'informe e al latente, e anche a tutti i sognatori di scritture automatiche, tutto ciò che non può venir detto o è ancora in forma di appunto. Luoghi della miopia vedente e del materno (ancora Cassandra?). Opera semibuffa perché il codice sarebbe la sitcom, la screwball attraversata dal demenziale, se tutto ciò bastasse. Dedicato a Roma: dove ho vissuto esattamente ciò che con Dirce Bezzi ho raccontato, naturalmente giocando con i simboli, ma nemmeno poi tanto. Dedicato ad Adriano Belli che dopo avermi fatto pubblicit` accanto a Tanner e De Oliveira pensava fossi la regista ideale per girare La ragazza del mattino senza immaginare che non ne sarei proprio stata capace ed ora è contento che il suo soggetto sia diventato ugualmente un personaggio tra gli altri. E dedicato a tutti gli emigranti, a tutti gli spostamenti (compresi quelli retorici, i cosiddetti detournements), a tutte le iniziazioni.
L'Aria in testa come viatico iniziatico." (Emanuela Piovano)

Biografia

regista

Emanuela Piovano

Nata a Torino nel 1959, si è laureata in lettere con una tesi in Storia e Critica del Cinema. Ha collaborato con l'Archivio Cinematografico della Resistenza, con il Politecnico di Varese e la Rai. Ha curato la realizzazione del film Processo a Caterina Ross di Gabriella Rosaleva ed altri lavori della stessa autrice. Con l'associazione Camera Woman ha realizzato, sempre all'interno del carcere femminile, una serie di video-lettere, che hanno creato notevole interesse nelle situazioni in cui sono state proposte e dal cui progetto è nato il film evento del 1990 Le Rose blu.

FILMOGRAFIA

Senza fissa dimora (video, 1987), Camera oscura (video, 1988), Epistolario immaginario (video, 1988), Video-lettera dal carcere (video, 1988), Milonga De La Nina (video, 1989), Le rose blu (35mm, 1990), L'aria in testa (35mm, 1991).

Cast

& Credits

Regia: Emanuela Piovano.
Sceneggiatura: Emanuela Piovano, Dirce Bezzi.
Fotografia: Roberto Romei.
Scenografia: Caterina Faina.
Musica: Guido Cenciarelli.
Suono: Cinzia Rossi.
Montaggio: Anita Cacciolati.
Interpreti e personaggi: Emanuela Piovano (Luce Stravirata), Dirce Bezzi (Chiara Primavera), Ennio Pontis (Gerri Panzanò), Mariella Tortora (Maritornes Panzanò), Nazzareno Neri (Vito Lo Yucca).
Direttore di produzione: Fulvio Pontis.
Produzione: A.I.P. S.r.l., via Properzio 4, Roma, tel. 6874677, fax 6874677.
Distribuzione: Airone Cinematografica S.r.l., largo Olgiata 15, Roma, tel. 3789550, fax 3788200.
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