NIGHT MUST FALL

Danny, cameriere di bella presenza, capita nella villa di campagna di Mrs. Bramson, una vecchia signora invalida che vive con la figlia Olivia, dopo aver messo incinta la sua domestica, Dora. La signora vuol conoscere le intenzioni del giovane al riguardo, Danny la corteggia con molte attenzioni e lei, incantata dal suo fascino, lo invita a restare con il pretesto di rinfrescare alcune stanze; si fa poi chiamare "mamma" e insieme ricreano un clima di giochi infantili. Anche Olivia, annoiata da un fidanzato senza slanci, si lascia sedurre dai modi, nel suo caso aggressivi, dell'ospite della madre. Dora, intanto, non senza perplessità, segue il gioco di Danny con le padrone. Sullo sfondo della villa, ai margini del bosco, fa la sua apparizione la polizia che alla ricerca del cadavere di una donna non più giovane, comincia a dragare lo stagno. L'assassino è proprio Danny. Richiamata dalla madre per la sua relazione con Danny, Olivia abbandona la villa. Poco dopo, anche Dora se ne va. Rimasto solo con Mrs. Bramson, Danny giuoca con lei ma quando la vecchia signora vuoi smettere, lui si sente scacciato e quindi decide di punirla. Al ritorno di Olivia dalla città, la madre è morta e Danny, chiuso in bagno, è ormai in preda alla lunga notte della follia.

"La prima versione di Night Must Fall (1937) aveva avuto un grosso successo di pubblico e di critica. Questo era dovuto soprattutto alla splendida interpretazione di Robert Montgomery nel ruolo di Danny, uno psicopatico tratteggiato in maniera avvincente. ... Ma, dato il suo background intellettuale, costantemente interessato a importanti problemi, si capiva che Reisz era riluttante a realizzare una nuova versione di un film che aveva un solo scopo e un tema di puro intrattenimento. Perciò pensò di trasformare il melodramma di base in uno studio psicologico che avrebbe dovuto anche rivelare certe strutture sociali nell'ambiente dell'assassino. Probabilmente anche in questo film così come in Saturday Night and Sunday Morning, si sarebbero potuti toccare temi importanti mettendo a fuoco un personaggio centrale che fosse contemporaneamente vittima e aggressore. Quest'idea aveva un grande fascino per Albert Finney e così, ancora una volta, spronati dai 'motivi più puri' e 'dalle più alte intenzioni', i due si misero a lavorare al nuovo soggetto con grande eccitazione." (Georg Gaston, Karel Reisz, Boston, Twayne Publisher, 1980)

Regia: Karel Reisz.
Sceneggiatura: Clive Exton, daila commedia di Emlyn Williams.
Fotografia: Freddie Francis.
Operatore: Gerry Fischer.
Montaggio: Fergus McDonell, Philip Barnikel.
Musica: Ron Grainer.
Scenografia: Lionel Couch, Timothy O'Brien.
Interpreti: Albert Finney (Danny), Mona Washbourne (Mrs. Bramson), Susan Hampshire (Olivia), Sheila Hancock (Dora), Martina Wyldeck (l'ispettore Willet), Michael Medwin, Joe Gladwin, John Gill.
Produzione: Albert Finney, Karel Reisz per la Memorial Enterprise.