Nazione: Italia
Anno: 1991
Durata: 44'


Cos'è nella vita di un uomo il "tempo di riposo"? Un'interruzione volontaria, una pausa, oppure una smagliatura, un incidente, capaci di creare nel tempo di lavoro (o di vita?) un'intermittenza, una zona vuota, a postulare almeno metaforicamente il principio del non ritorno, della devianza, dell'uscita di scena? In Tempo di riposo, un video di 44 minuti che potrebbe, a piacere del regista Daniele Segre e del protagonista Carlo Colnaghi, estendersi a film di lunghezza standard o agevolmente tradursi in pièce teatrale, è in questione proprio il pendolarismo tra un dentro (la norma, la normalit`, il controllo, ma anche l'essere controllati) e un fuori (l'anomia, il guasto, la refrattariet`, il sottrarsi ai codici), descritti come terreni limitrofi e forse complementari dell'avventura del vivere e della sua rappresentabilit`. Un ex attore, il quarantaseienne Carlo Colnaghi, legato negli anni '60 al laboratorio del Piccolo Teatro di Milano, viene riconvocato oggi dalla macchina da presa di Segre a raccontare di sé e delle tappe che hanno segnato la sua vicenda esistenziale e professionale. Ne esce un monologo duro, serrato, impietoso e allo stesso tempo umanissimo, che molto dice di chi ne è insieme il soggetto e l'oggetto, ma ancora più di quel perimetro potente e terribile che è lo spazio scenico, luogo magico e misterioso, capace di contenere e rendere visibile l'interdetto senza addomesticarlo, senza esorcizzarlo. Fornito di una solida partitura e di un riconoscibile impianto narrativo che lo sottraggono alla gabbia stretta del cinema di documentazione e, tanto più, all'illusione del cinema verit`, Tempo di riposo è un testo filmico sfaccettato e dai molti livelli. Da interrogare con lo stesso coraggio e la stessa inquieta intensit` con cui, come opera, interroga e aggredisce il suo pubblico.

Biografia

regista

Daniele Segre

Daniele Segre (Alessandria, 1952) ha iniziato la sua carriera come fotografo, prima di esordire nella regia con il documentario Perché droga nel 1976. Ha quindi pubblicato il libro fotografico Ragazzi di stadio e fondato la casa di produzione I Cammelli. Nel 1983 ha diretto il lungometraggio di finzione Testadura, presentato in concorso a Venezia, a cui sono seguiti, tra gli altri film, Manila Paloma Blanca, Vecchie, Mitraglia e il verme, Conversazione a Porto, Morire di lavoro, Lisetta Carmi - Un’anima in cammino, presentato a Venezia nel 2010, e Sic Fiat Italia, presentato al Torino Film Festival 2011, dove nel 2014 ha portato Il viaggio di Carlo, ritratto dell’attore Carlo Colnaghi e nel 2015 Morituri.

FILMOGRAFIA

Perché droga (coregia/codirector Franco Barbaro, mm, doc., 1976), Ragazzi di stadio (mm, doc., 1980), Testadura (1983), Vite di ballatoio (mm, doc., 1984), Manila Paloma Blanca (1992), Come prima, più di prima, t’amerò (mm, doc., 1995), Sto lavorando? (mm, doc., 1998), Via due macelli, Italia - Sinistra senza unità (2000), Volti - Viaggio nel futuro d’Italia (tv, doc., 2002), Vecchie (2002), Mitraglia e il verme (2004), Conversazione a Porto (doc., 2006), Morire di lavoro (doc., 2008), Lisetta Carmi - Un’anima in cammino (mm, doc., 2010), Je m’appelle Morando - Alfabeto Morandini (mm, doc., 2010), Sic Fiat Italia (doc., 2011), Il viaggio di Carlo (cm, doc., 2014), Morituri (2015), Nome di battaglia donna (doc., 2016), Ragazzi di stadio, quarant’anni dopo (doc., 2018)

Cast

& Credits

Regia: Daniele Segre.
Interpreti: Carlo Colnaghi.
Produzione: I Cammelli s.n.c. Cammelli Factory s.c.r.l., via Cordero di Pamparato 6, Torino, tel. 747948.
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