Capolavoro della maturit`, Dieu sait quoi è una meditazione poetica sull'opera di Francis Ponge, uno scrittore che da sempre è indissociabile dalla fascinazione per il "mondo muto" che attraversa il cinema di Pollet. "È il cinema sparecchiato come una tavola e rimesso a nudo. Il cinema in cui le pietre, l'acqua, il fuoco, le cose tornano a nuova vita, vivono un'esistenza non ancora vista né ascoltata..." (Pascal Bonitzer, 1996).
"Ci ho messo trent'anni per poter riaffermare la stessa libert` di Méditerranée. Per me, questo linguaggio è qualcosa che va da sé. Viva il montaggio e il meccanismo dei sogni imbevuti d'inconscio!... Viva il montaggio, la sera, proprio prima di addormentarsi. Un montaggio illuminante come per i sogni, in cui non c'è altra logica che quella dell'inconscio" (J.-D. Pollet, 1996).
Biografia
regista
Jean-Daniel Pollet
Jean-Daniel Pollet (La Madeleine, Francia, 1936 - Cadenet, Francia, 2004), cineasta difficilmente assimilabile a una scuola o tendenza, ha deciso al liceo di fare il regista e da quel momento si è dedicato al cinema con alterne fortune: basti pensare a La ligne de mire (1960), mai mostrato al pubblico e pesantemente attaccato dalla nouvelle vague, o, al contrario, allo stesso Méditerranée, accolto invece come un capolavoro dai «Cahiers du cinéma». Il sodalizio artistico con Claude Melki, l’impegno durante il maggio francese, la frequentazione degli ambienti del Cinema Nôvo brasiliano sono tutti elementi che rientrano nel cinema di Pollet, scomparso nel 2004 dopo una lunga e proficua carriera. Nel 1998 il Torino Film Festival gli ha dedicato una retrospettiva completa.
FILMOGRAFIA
Cast
& Credits
Sceneggiatura: Jean-Daniel Pollet dall'opera di Francis Ponge.
Fotografia: Pascal Poucet.
Suono: Antoine Ouvrier, Jean-Daniel Pollet.
Musica: Antoine Duhamel.
Montaggio: Françoise Geissler.
Missaggio: Philippe Lemenuel.
Scenografia: Françoise Geissler.
Voce: Michael Lonsdale.
Produzione: Raoul Roeloffs per Speedster Productions.